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Recensione Starlink: Battle for Atlas – Giochi nello spazio

Il ritorno dei toys-to-life, per la prima volta su Nintendo Switch

Le stelle cadenti

Non sono solo questi purtroppo i nei: il caricamento a inizio partita risulta un po’ troppo lungo, considerando le dimensioni del software di gioco, e se ascoltiamo l’audio attraverso un paio di cuffie, non saremo molto soddisfatti della resa acustica, a meno che non ci troviamo in un luogo assolutamente silenzioso. Starlink si differenzia da altri esponenti del genere per la possibilità di liberarsi completamente dal supporto fisico: gioco, navi, piloti e armi sono tutti utilizzabili e acquistabili anche in digitale.

In questo modo si perde un elemento tattile e ludico molto importante, oltre che soprattutto per i più piccoli e gli appassionati del genere, ma aumenta notevolmente la versatilità del pacchetto, in particolare su Switch. Ammettiamo che portare sempre con sé tutti i personaggi e le navi non è il massimo della comodità, anche se rende molto più immediato il cambio di equipaggiamento.

In modalità TV, i compromessi tecnici purtroppo si notano in modo più marcato: se sul piccolo schermo di Nintendo Switch la qualità è piuttosto buona, ma non perfetta come si sarebbe potuto sperare, è tutta un’altra musica su TV. Le maggiori dimensioni evidenziano una ridotta qualità delle texture, oltre che una resa poco realistica delle superfici liquide. La resa visiva rimane comunque buona, anche in fatto di sottotitoli, potendo variare le loro dimensioni; infine le variazioni e sfumature cromatiche delle ambientazioni sono molto accese e rendono il gioco piacevole.

In definitiva, Starlink: Battle for Atlas è decisamente un gioco che riporta in auge i toys-for-life in un momento della produzione videoludica distante dall’uscita della prima generazione di questi aggeggi. Sembra però che questo “effetto sorpresa” abbia fatto dimenticare la cura vera e propria per altri dettagli, di certo non resi sommariamente, ma comunque con alcune imperfezioni non giustificate dalla piattaforma su cui gira il titolo. Di questo titolo, apprezzeremo lo sforzo di aver fatto tornare alla memoria i giocattoli dei videogiochi, un tentativo riuscito, ma non del tutto.

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Francesca Sirtori

Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti. Non fatevi ingannare dal faccino. Datemi un argomento e ne scriverò, come da un pezzo di plastilina si ottiene una creazione sempre perfezionabile. Sed non satiata.

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