La situazione negli aeroporti è tutt’altro che rosea: si sta velocemente tornando al numero di prenotazioni di voli pre Covid e anche gli scali europei più efficienti stanno riscontrando problemi. L’overbooking, i tagli del personale e gli scioperi delle ultime settimane fanno sì che molti passeggeri siano costretti a perdere il volo. Ma come ci si può tutelare e chiedere il rimborso del volo?
Le migliori app per richiedere il rimborso di un volo aereo
Dopo due anni di emergenza sanitaria, il traffico aereo sta riprendendo ritornando quasi ai livelli pre Covid. Secondo l’ente europeo di monitoraggio del traffico aereo, quest’estate il traffico aereo raggiungerà il 95% dei livelli del 2019. Dall’altro canto, però, specialmente nel 2020, il traffico è stato ridotto al minimo – facendo perfino decollare aerei vuoti per assicurarsi gli slot dell’Unione Europea – e molti paesi europei hanno dovuto ricorrere a tagli del personale. Wired Italia, infatti, riporta che 200.000 lavoratori europei dell’aviazione sono stati licenziati durante la pandemia.
Il veloce ritorno alla normalità, quindi, si sta trasformando in situazioni da incubo all’interno degli aeroporti. Moltissimi voli subiscono ritardi, una buona quantità viene cancellata, e alcuni passeggeri rimangono a terra a causa dell’overbooking.
Ma se il vostro volo dovesse subire ritardi o cancellazioni, dopo una lecita arrabbiatura iniziale, non dovete disperarvi. Esistono infatti diversi servizi che si occupano di gestire tutta la parte burocratica per ottenere rimborsi o risarcimenti, anche in caso di bagaglio smarrito. Tutto questo perché l’Unione Europea tutela i viaggiatori con un regolamento che stabilisce i diritti dei consumatori ad esempio per i rimborsi e voli alternativi.
I diritti dei passeggeri aerei dell’UE si applicano se:
- Il volo avviene all’interno dell’Unione Europea;
- Se arriva in UE con provenienza da un paese fuori dall’Europa e una compagnia aerea dell’UE;
- Se il volo parte dall’UE con destinazione in un paese fuori dall’Europa, ed è gestito da una compagnia aerea dell’UE o extra UE.
- Se i passeggeri sono stati informati della cancellazione del volo meno di 14 giorni prima della data prevista.
- Se il ritardo è pari o superiore alle tre ore. Non si applica un rimborso per cancellazione o ritardo causati da una circostanza straordinaria, come condizioni meteo avverse o l’impatto tra il velivolo e i volatili.
Airhelp, il servizio più utilizzato per il rimborso del volo
La procedura per il rimborso o risarcimento di un volo aereo però può essere complessa e lunga. Proprio per questo sono nate diverse piattaforme che si prendono l’onere di svolgere tutta la parte burocratica, in cambio di una piccola percentuale del rimborso in caso di esito positivo.
Una delle piattaforme più famose – se non la più nota – è Airhelp, utilizzata da più di 15 milioni di utenti e che vanta di oltre 350 addetti e consulenti. Il servizio è disponibile in 30 paesi e 17 lingue, compreso ovviamente l’italiano. Il sito, completo e ben fatto, si affianca a un’applicazione per smartphone estremamente utile per avviare la procedura in mobilità, magari quando si è ancora in aeroporto in preda al panico. In caso di esito negativo, non dovrete pagare nulla ad Airhelp, mentre la piattaforma chiederà una percentuale fissa in caso di rimborso avvenuto.
Noproblemflights.it funziona allo stesso modo, ovvero inserendo i propri dati dal sito e attendendo l’esito del rimborso. La piattaforma, in caso di successo, trattiene il 25% del risarcimento, Iva inclusa. Lo stesso vale per SkyGenius.it, altro portale per i rimborsi, che in questo caso trattiene il 25% + Iva, e in caso di citazione in giudizio della compagnia aerea non ci saranno altre trattenute. Questo perché nel caso in cui la compagnia aerea non rispondesse entro 6 settimane, come previsto dal regolamento europeo, si può passare allo step successivo, ovvero il tribunale.
Non è così per altri servizi, come Risarcimentovolo.it, che trattiene il 25% del totale – Iva inclusa – ma in caso di citazione in giudizio contro la compagnia aerea, sarà trattenuto il 45% Iva inclusa. Il pro di Risarcimentovolo.it è che copre anche i rimborsi contro i tour operator o in caso di vacanza rovinata.
Gli altri servizi che non trattengono una percentuale sul rimborso
Tra gli altri servizi troviamo Rimborsoalvolo.it, un portale dedicato alla tutela dei passeggeri, che si occupa di sbrigare la parte burocratica in caso di volo in ritardo, cancellato, imbarco negato e bagaglio smarrito. Come per le altre piattaforme, non serve far altro che inserire i propri dati e la documentazione necessaria per avviare la pratica, e poi attendere l’esito del rimborso. Rispetto ad altri, non trattiene alcuna percentuale sul rimborso.
Un’altra piattaforma è Rimborsovoli.it, che funziona in un modo simile e nel sito ufficiale – nella sezione FAQ – dichiara di essere completamente gratuita e di non trattenere alcuna percentuale sul rimborso ottenuto. Su Trustpilot vanta più di 500 recensioni, con una media di 4.8 su 5 stelle.
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Infine troviamo Sosvolo.com, che non trattiene alcuna percentuale, e come le altre piattaforme basa il proprio compenso sulle spese legali riconosciute da parte delle compagnie aeree, in caso di successo. Nonostante l’assenza di trattenute possa essere una cosa positiva dal punto di vista del passeggero, bisogna considerare che il compenso della piattaforma arriverà solo in sede giudiziale, quindi è lecito pensare che questi servizi puntino ad andare in causa invece di risolvere il problema in breve tempo, come le piattaforme che prendono un compenso diretto dal rimborso ottenuto dal cliente.
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