Se dovessimo spiegare a un marziano piombato sulla Terra (e desideroso di conoscere le nostre bizzarrie) la bufala perfetta, non avremmo dubbi. E gli racconteremmo quella, recentissima, che riguarda Roberto Burioni e il vaccino anti Covid.
Perché? Perché racchiude in sé tutte le caratteristiche – forzature e ingenuità comprese – della fake news. Ovvero lo scaturire da argomenti di stretta attualità (qui ce ne sono addirittura due), il partire da un elemento di verità ma estrapolandolo dal contesto e piegandolo alle proprie esigenze. E il propugnare a voce alta una tesi del tutto insostenibile, con buona pace della logicità. Oltre all’accanimento contro un uomo simbolo, che per le sue posizioni intransigenti – forse esibite talvolta con eccesso di tracotanza – si è attirato non pochi nemici.
Ma ricostruiamo la bufala su Roberto Burioni e il vaccino anti Covid.
Roberto Burioni, il vaccino anti Covid e la bufala in agguato
Roberto Burioni, noto virologo e immunologo, è spesso ospite della trasmissione di Rai 3 Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio. Dove, con linguaggio semplice e accessibile a tutti, illustra i benefici delle vaccinazioni contro il Coronavirus.
Sarebbe sufficiente una sommaria conoscenza di Burioni, e dei suoi modi diretti (talvolta ruvidi, forse), per essere certi della sua assoluta e intransigente posizione nei confronti dei vaccini. E del suo radicale rifiuto dell’ideologia, chiamiamola così, no vax.
Eppure, la volontà di gettare discredito attraverso scoop clamorosi si fa beffe della logica. Anche perché, come abbiamo ricordato in più di un articolo, siamo in un momento di passaggio. Nel quale l’attenzione – e la proliferazione di fake news – si stanno spostando dal Coronavirus al vaiolo delle scimmie.
Insomma: c’erano troppi elementi, come vedremo, per non farsi sopraffare dalla tentazione di confezionare una bufala.
Burioni e i vaccini: vaiolo delle scimmie sì, Covid no
Nella puntata di Che tempo che fa di domenica 29 maggio, Roberto Burioni avrebbe pronunciato una “strana frase”.
L’immunologo ha detto: “Contro il vaiolo abbiamo un vaccino estremamente efficace, quindi… Non è il Covid, ecco, contro il quale il vaccino…” Qui, malauguratamente, la frase di Burioni, a cui si sovrappone la voce di Fazio, sfuma.
Non fosse mai successo. Perché su tutti i social è stato uno scatenarsi di esperti di lettura labiale (o del pensiero). Che hanno diffuso la frase, aggiungendo però un finale fantasioso. Secondo cui Roberto Burioni avrebbe dichiarato, su Rai3 in prima serata, che contro il Covid “il vaccino non serve”.
La replica di Burioni
Lo stesso Burioni si è preso la briga di commentare alcuni post e tweet, riscrivendo la frase incriminata ma aggiungendo in maiuscolo le parole davvero pronunciate. “Non è il Covid, ecco, contro il quale il vaccino NON L’AVEVAMO”.
D’altronde, chi può pensare che Roberto Burioni neghi l’efficacia del virus anti Covid in diretta televisiva, davanti a milioni di spettatori?
Nicola Porro e la voglia di sensazionalismo
Beh, in questo senso c’è una curiosità in più, e non è di poco conto.
Siamo ormai abituati al fatto che, tralasciando di considerare la verità, chi abbia interesse a diffondere una fake news non badi a quanto sia credibile la frottola che va diffondendo. E i numeri, purtroppo, spesso premiano questo atteggiamento.
Spiace, tuttavia, che abbia imboccato la medesima strada anche Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale e conduttore di Matrix.
Porro ha dedicato all’ipotetica rivelazione di Burioni ben due articoli, apparsi sul proprio sito personale. Nel primo, il giornalista parla appunto di “strana frase”. Motivando il suo stupore con argomentazioni che onestamente fanno arrossire. “Li chiamano momenti-verità. Sono barlumi di sincerità, quasi dei lapsus, che possono scappare persino ai più accaniti propagandisti di un’ideologia, di una religione.”
Il resto dell’articolo è tutto in bilico tra un tono dubitativo e uno sensazionalistico.
Nel secondo pezzo, Nicola Porro non può che pubblicare il tweet di Burioni, col quale l’immunologo gli dà un’affettuosa tirata d’orecchi. Ma anche in questo caso il giornalista non rinuncia a insinuare un residuo, minimo dubbio. Scrive Porro: “Ora Burioni su Twitter svela l’arcano: ‘Caro Nicola Porro – scrive – io ho per lei perpetua gratitudine e simpatia (non scherzo e lo sa) e accetto anche, essendo un personaggio pubblico, le sue critiche feroci. Ma qui ho detto: Non è il Covid contro il quale un vaccino non l’avevamo’. Non essendo verificabile, non possiamo che fidarci e riportarlo pari pari. Sarà davvero così?”
- Editore: Rizzoli
- Autore: Roberto Burioni
- Collana: Saggi italiani
Bufale e qualità dell’informazione
Certo, è davvero così. E i pochi secondi di video, che peraltro è stato inserito proprio nel secondo articolo di Porro, confermano quanto dice Burioni.
La lotta contro le fake news sembra ancora lunga. Se una notizia infondata viene propagata da eccitati utenti dei social, ma nel contempo anche da un giornalista professionista a caccia di clic, si fa ancora più urgente un appello. Quello a informarci, a verificare, a non divulgare nessuna notizia di cui non si abbia piena certezza. E la certezza non la fornisce l’emotività, bensì il grado di scientificità della fonte.
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