Samsung Galaxy Note 20 recensione
Samsung Galaxy Note 20 ci ha fatto compagnia per due settimane. In questo lasso di tempo abbiamo cercato di capire cosa fosse cambiato rispetto a quel Note 10 che ci aveva conquistato lo scorso anno. Con nostra grande sorpresa quasi nulla ma questo non è necessariamente un male. Ne parliamo nel dettaglio in questa recensione.
Samsung Galaxy Note 20 vs Galaxy Note 10
Per riuscire a spiegarvi adeguatamente il nostro punto di vista dobbiamo prima di tutto capire cosa è cambiato sul fronte hardware.
Samsung Galaxy Note 20 | Samsung Galaxy Note 10 | |
Display | 6,7″ Dynamic AMOLED | 6,3″ SuperAMOLED |
CPU e GPU | Exynos 990 e Mali-G77 MP11 | Exynos 9825 e Mali-G76 MP12 |
RAM/Memoria | 8/256 GB | 8/256 GB |
Connettività | WiFi 6, Bluetooth 5.1, NFC, GPS | WiFi 6, Bluetooth 5.0, NFC, GPS |
Reti | 5G | 4G |
Fotocamera posteriore | 12 + 64 + 12 MP | 12 + 12 + 16 MP |
Fotocamera frontale | 10 MP | 10 MP |
Batteria | 4300 mAh | 3500 mAh |
Sistema operativo | Android 10 | Android 10 (aggiornato dopo il lancio) |
Ricapitolando: abbiamo un display più grande (ma anche dimensioni più generose), un nuovo processore, la connettività 5G e un comparto fotografico potenziato. Cambia infine la batteria che passa da 3500 mAh a 4300 mAh.
Meno portatile ma più spazio a disposizione
Di Galaxy Note 10 avevamo apprezzato prima di tutto le dimensioni compatte. In un mondo fatto di smartphone sempre più ingombranti, il telefono di Samsung aveva fatto un passo indietro per favorire la portabilità e l’utilizzo con una sola mano.
Con Note 20 però questa strada è stata abbandonata. Ci troviamo tra le mani un dispositivo più abbondante, con un modulo fotocamera sporgente ed un display più generoso. Questa volta infatti abbiamo a disposizione ben 6,7″ pollici con pannello SuperAMOLED che supporta HDR10+ e una risoluzione di 1080 x 2400 pixel.
Rispetto al predecessore però lo schermo è piatto. Non c’è quella curvatura che aveva caratterizzato la generazione dello scorso anno. Un male? Si e no. Da un lato gli smartphone con display curvo guadagnano qualcosa in termini di compattezza ed immersività, dall’altro la visione non è sempre perfetta e la superficie risulta soggetta a qualche tocco accidentale.
Quindi qual è meglio? Beh, è una questione molto soggettiva ma, a nostro avviso, lo schermo piatto si sposa meglio con l’utilizzo del pennino, vero cavallo di battaglia della serie Galaxy Note.
Quello che invece non ci ha del tutto convinti è la frequenza di aggiornamento. Niente 120 Hz adattivi come sul fratello maggiore. Considerando il prezzo – 979 euro per la variante 4G e 1.079 euro per quella 5G – ci saremo aspettati almeno uno schermo a 90 Hz, ormai presente anche su dispositivi meno impegnativi.
Le differenze con Note 10 non terminano qui. Prima di tutto cambia la posizione dei tasti che ora si trovano tutti sulla destra. Invertita anche la posizione della S-Pen e dello speaker, mentre lo slot per la SIM rimane sul profilo posteriore.
Rimangono invariati invece il forellino centrale, che fa spazio al sensore da 10 MP, e il lettore d’impronte posto sotto al display.
Finita la comparativa estetica torniamo alla domanda iniziale: cosa cambia? Sicuramente Samsung Galaxy Note 20 è meno portatile ed ergonomico del modello 2019. Una scelta fatta probabilmente per ridurre il divario con la variante Ultra – da 6,9″ – ma che in realtà rende i due dispositivi un po’ troppo simili. Insomma, le dimensioni compatte di Note 10 ci sono mancate.
Abbiamo però guadagnato spazio per svolgere le attività più comuni, dalla navigazione alla visione di contenuti video. In più abbiamo la S Pen che riesce a scorrere senza difficoltà su tutto il display, senza rotondità che la mettano in crisi.
Difficili lamentarsi.
- La precisione di S Pen incontra la potenza di Galaxy Note20. Grazie alla versatilità del Bluetooth, il controllo...
- Prestazioni avanzate con 8GB di RAM e il potente processore Exynos 990. Puoi archiviare migliaia di foto e video ad alta...
- L'ampia batteria intelligente da 4300 mAh assicura un utilizzo prolungato senza preoccupazioni. Con la Ricarica...
Samsung Galaxy Note 20 recensione: con il 5G è meglio
Sul fronte delle performance non è cambiato praticamente nulla. Siamo di fronte ad un top di gamma che, esattamente come lo scorso anno, garantisce ai consumatori il massimo delle prestazioni. L’Exynos 990 vi supporta in ogni occasione anche senza continua a non garantire la stessa efficienza dello Snapdragon.
Questo ci porta al tema dell’autonomia che continua ad essere l’aspetto meno soddisfacente della serie Note. Nonostante una batteria maggiorata non abbiamo rilevato grossi miglioramenti. Arrivate a fine giornata, questo sì, ma non aspettatevi altro.
Un piccolo suggerimento: dategli tempo. I primi giorni l’abbiamo visto abbandonarci a metà pomeriggio chiedendoci come fosse possibile visti gli 800 mAh aggiuntivi. Poi l’intelligenza artificiale ha iniziato a compiere il suo dovere, imparando dalle vostre abitudini per ottimizzare i processi. Dopo 10 giorni di utilizzo continuativo siamo riusciti ad arrivare a mezzanotte con un buon 19% di autonomia nonostante chiamate, messaggi, email e persino un po’ di gaming.
La pazienza qui è la chiave.
Le caratteristiche tecniche di Galaxy Note 20 ovviamente non si esauriscono qui. Sul fronte connettività abbiamo il Bluetooth 5.1, il WiFi 6, l’NFC e la porta USB-C. Come accennato prima ci sono due versioni: quella 4G e quella 5G. Noi abbiamo provato quest’ultima ed è indubbiamente la scelta che vi consigliamo di fare se:
1) vivete o frequentate spesso un’area coperta dal nuovo standard;
2) non avete intenzione di cambiare smartphone il prossimo anno.
Con 100 euro in più sarete pronti per il futuro. Perché non approfittarne?
La S Pen è ancora il suo cavallo di battaglia
Tra le domande che ci vengono poste più frequentemente c’è un grande classico: Note 20 o S20? Sono così simili da rendere la scelta estremamente difficolta ma c’è un elemento che ci fa spesso propendere per Galaxy Note ed è la S Pen.
Può sembrare un piccolo dettaglio, un accessorio superfluo, ma non è così. La S Pen è stata rinnovata per portare la latenza a soli 24 ms che no, non sono i 9 ms della variante Ultra, ma è comunque un miglioramento significativo rispetto allo scorso anno. Lo stilo scorre fluido sullo schermo ed è perfetto per disegnare, fare schizzi, prendere appunti o anche solo navigare la One UI.
Non dovete preoccuparvi di nulla: si connette da sola allo smartphone, si ricarica in autonomia e non richiede manutenzione di nessun genere.
L’unica cosa che dovrete imparare sono le Air Gesture, ossia gesti che potete fare senza toccare lo schermo e che vi consentono di controllare Samsung Galaxy Note 20 anche a distanza. Ce ne sono più dell’anno scorso ma onestamente continuano a non entusiasmarci.
Il compagno ideale di S Pen è Samsung Notes, l’app per le note dell’azienda coreana. Ora abbiamo la possibilità di registrare l’audio e prendere appunti contemporaneamente. A cosa serve? Basta un tocco sul testo per trovare il punto della traccia sonora a cui quel pezzettino è collegato.
Possiamo anche raddrizzare il testo, convertire tutto i file come presentazioni PowerPoint e PDF e catalogare le note in diverse cartelle.
Sul fronte software però Android 10 con la One UI 2.5 ci offrono molto altro. L’interfaccia, completa e moderna, si trasforma grazie a Samsung DeX: basta collegarsi ad un monitor, via cavo o wireless, per avere la stessa grafica di un PC Desktop.
Abbiamo poi altre utili funzionalità come le scorciatoie nel menù laterale, la modalità di spatial awareness per condividere contenuti puntando il dispositivo, i temi per la personalizzazione e il collegamento con Windows per usare Note 20 su PC.
Insomma, non manca davvero nulla.
- La precisione di S Pen incontra la potenza di Galaxy Note20. Grazie alla versatilità del Bluetooth, il controllo...
- Prestazioni avanzate con 8GB di RAM e il potente processore Exynos 990. Puoi archiviare migliaia di foto e video ad alta...
- L'ampia batteria intelligente da 4300 mAh assicura un utilizzo prolungato senza preoccupazioni. Con la Ricarica...
Il comparto fotografico di Samsung Galaxy Note 20
Sono tre i sensori che compongono la fotocamera:
- il principale da 12 megapixel
- uno zoom 3x da 64 megapixel
- un grandangolo da 12 megapixel
Sulla parte frontale invece abbiamo un’unica fotocamera da 10 megapixel.
Se Galaxy Note 20 non può vantarsi di numeri da capogiro come il fratello maggiore Note 20 Ultra, può però sicuramente ritenersi un’ottimo smartphone fotografico.
Il suo modulo a tre fotocamere si comporta molto bene in quasi tutte le situazioni in cui lo abbiamo testato. Il sensore principale da 12MP è quello più convincente, con risultati degni di uno smartphone top di gamma. Non manca la cifra caratteristica di Samsung, saturazione e molto contrasto in tutte le immagini, che può piacere o meno, ma è sicuramente molto riconoscibile.
L’algoritmo di elaborazione delle immagini si fa sentire quando siamo davanti a scene ad alto contrasto, in cui sono presenti zone di ombre e zone di alte luci. In questi casi si nota una certa artificialità nelle zone di ombra, data da un’esposizione più mirata al controllo sulle alte luci e che quindi costringe lo smartphone ad un lavoro di recupero delle ombre. Nel complesso, però, il risultato offerto è bilanciato.
Come spesso accade fotografando con lo smartphone, la modalità macro è una delle migliori. Guardando il nostro fiore giallo possiamo vedere come i pistilli siano ben definiti e soprattutto come si stacchi dal fondo. Lo sfocato non sarà mai come quello ottenuto con un vero obiettivo dall’ampia apertura di diaframma ovviamente, ma è abbastanza piacevole.
Per mettere ancora più alla prova Galaxy Note 20 con la profondità di campo abbiamo realizzato anche qualche selfie. Ma è doveroso fare un appunto: invece di utilizzare la fotocamera frontale abbiamo sfruttato il pennino come comando remoto per lo scatto ed utilizzato la fotocamera principale. La qualità è infatti molto buona anche nel ritratto in controluce che vi mostriamo. Galaxy Note 20 ha gestito molto bene l’esposizione nonostante la situazione difficile. Lo sfocato è gradevole e il lavoro sui contorni è preciso: giusto qualche sbavatura tra i capelli, ma è comprensibile. In generale, comunque, Samsung continua ad avere qualche problema sulla gestione dell’incarnato in un ritratto.
Se la fotocamera principale si comporta molto bene, qualche problemino viene fuori utilizzando l’ottica grandangolare e il teleobiettivo. Osservando le fotografie della rastrelliera delle biciclette, possiamo notare le deformazioni ottiche del grandangolo e la minor definizione dello zoom se paragonate alla fotografia realizzata con la fotocamera principale. Salvo una reale esigenza il consiglio è di usare il più possibile il sensore principale.
Anche di notte Galaxy Note 20 può essere un valido alleato. Rispetto ad altri smartphone che abbiamo testato la tenuta al rumore è buona e anche la gestione del colore è naturale. Non manca neanche il giusto livello di definizione lungo tutto il fotogramma.
Samsung Galaxy Note 20 recensione: acquistarlo oppure no?
Samsung Galaxy Note 20 ci è piaciuto molto. È performante, ha un buon comparto fotocamera, monta un interfaccia ormai matura e ricca di funzioni ed è dotato della S Pen che è davvero un plus da non sottovalutare. La nostra versione poi è 5G e nella colorazione Mystic Green, opaca, discreta ed originalissima.
Se state cercando uno smartphone votato al business è un’ottima scelta, è ancora lui il principe della giungla. Non è però l’upgrade che ci aspettavamo: l’autonomia è ancora un po’ zoppicante e i 60 Hz a quel prezzo sono difficili da giustificare. Se volete investire parecchi soldi in uno smartphone vi consigliamo di valutare la variante Ultra.
Samsung Galaxy Note 20 5G
Pro
- Colorazioni top
- Prestazioni da top di gamma
- S Pen utilissima
- Software completo
- Ottimo comparto fotografico
Contro
- Niente 120 Hz
- Autonomia migliorabile
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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