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Sciopero AirItaly: 5 consigli su cosa fare

Milano, 28 Gennaio 2019AirItaly e altre compagnie aeree hanno annunciato scioperi del personale di volo. AirItaly prevede molti disagi per i viaggiatori che avranno un volo il 28 Gennaio. Per i passeggeri che arriveranno a destinazione con più di tre ore di ritardo, avranno diritto ad un risarcimento fino a 600 euro a persona. Sono inclusi anche tutti i viaggiatori dal volo cancellato senza un avviso di almeno 14 giorni prima della data di partenza.

AirHelp è la più importante azienda a livello mondiale che si occupa di aiutare i passeggeri ad ottenere un rimborso in caso di ritardi, cancellazioni e overbooking. In funzione ormai dal 2013, AirHelp ha aiutato già più di sette milioni di persone, accompagnandole durante la richiesta di risarcimento da parte delle compagnie aeree. Questa società è disponibile in 30 paesi, con sedi in tutto il mondo, 550 dipendenti e servizi di supporto in 16 lingue diverse.

AirHelp ha messo a disposizione cinque consigli per tutte le persone protagoniste di questi imprevisti.

I diritti dei passeggeri

Da aprile del 2018 la Corte di giustizia europea ha stabilito che gli scioperi delle compagnie aeree e del loro personale possono essere risarciti per legge, poichè non dovrebbe avvenire nessun cambio di programma senza previo preavviso della compagnia aerea.

Roberta Fichera, portavoce di AirHelp afferma:

“A partire da un ritardo di oltre cinque ore, la compagnia aerea è tenuta a rimborsare ai passeggeri l’intero prezzo del biglietto. In caso di ritardo superiore alle due ore e di distanza superiore ai 1.500 chilometri, la compagnia aerea che opera il servizio deve fornire pasti e bevande anche ai passeggeri in aeroporto, con la possibilità di effettuare due telefonate o inviare due fax o e-mail. Se necessario, le compagnie aeree devono anche fornire un alloggio e facilitare il trasporto. Consigliamo a tutti i passeggeri di richiedere questo servizio alla compagnia aerea. AirHelp aiuta i viaggiatori aerei a ottenere il giusto risarcimento e, quando necessario, porta le compagnie aeree in tribunale”.

Nella maggior parte dei casi però questo diritto non viene riconosciuto, infatti meno del 2% degli aventi diritto ottiene il risarcimento richiesto.

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