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Snapchat permette ai genitori di scoprire con chi chattano i ragazzi

Il nuovo Snapchat Family Center dà strumenti di monitoraggio a genitori e tutori

Snap offre ai genitori e tutori un nuovo strumento per garantire la sicurezza degli adolescenti sulla piattaforma: lo Snapchat Family Center. Gli adulti potranno sapere chi sono gli amici dei teenager e scoprire con chi hanno avuto interazioni, per scongiurare possibili rischi. Ma solo se ragazzi e ragazze accettano il controllo.

Snapchat Family Center, il nuovo strumento di sicurezza per gli adolescenti e le famiglie

“Il nostro obiettivo è quello di creare un set di strumenti progettati per riflettere le dinamiche delle relazioni del mondo reale e portare avanti la collaborazione e fiducia fra i genitori e gli adolescenti” dice Snapchat. E per farlo, lancia il Family Center, un tool per la ‘supervisione parentale‘.

Per attivarlo, sia i genitori/tutori che i teenager iscritti alla piattaforma dovranno accettare le condizioni. Una volta fatto, i tutori vedranno l’intera lista degli amici dei ragazzi su Snapchat. Inoltre, avranno accesso a un elenco degli account con cui hanno interagito i teenager negli ultimi sette giorni. Qualora vedessero account sospetti o preoccupanti, potranno riportarli al team di sicurezza del social.

I genitori quindi potranno rispondere all’eterna domanda parentale “Chi c’era con te?” anche nel mondo digitale dei social, pur senza avere alcun accesso alle conversazioni dei ragazzi. Offrendo delle maggiori garanzie di sicurezza senza intaccare la privacy dei minori.

snapchat family center come funziona min

Queste due opzioni saranno solo le prime del Family Center, che Snapchat intende allargare nel corso delle prossime settimane. Quando aggiungerà anche l’opzione di scoprire i nuovi amici dei figli e ulteriori possibilità di controllo sui contenuti mostrati.

Maggior attenzione alla sicurezza dei minori sui social

Negli ultimi mesi abbiamo parlato più volte di sicurezza dei minori e social, con Instagram che non molto tempo fa ha lanciato un simile Family Center. Notizie che sottolineano il rinnovato interesse per la tutela dei minori sulle piattaforme social. Che tuttavia è impossibile non collegare, almeno temporalmente, alla testimonianza di Frances Haugen nell’autunno scorso.

Uno dei punti salienti del suo intervento riguardava i documenti interni di Meta (allora ancora Facebook) riguardo ai danni potenziali per gli utenti più giovani. Il Congresso degli Stati Uniti aveva allora chiamato sia Facebook e Instagram, che altre piattaforme come TikTok e YouTube. E anche Snapchat stessa, per capire come tutelare i minori online.

All’epoca la vice presidente per le policy pubbliche globali di Snap, Jennifer Stout, aveva spiegato che “Snapchat è stato creato come antidoto ai social media”, distanziandosi dagli altri. Ma anche Snapchat non poteva esimersi da aumentare l’attenzione sull’argomento.

Snapchat Plus

Anche perché negli Stati Uniti, dove ha sede la maggior parte di queste aziende, il sentimento politico sta diventando chiaro. Una commissione in Senato ha approvato due leggi, una che impedisce la raccolta di dati dei minori dai 13 (età minima per accedere ai social) ai 16 anni senza il consenso esplicito di un tutore, una che prevede un pulsante per cancellare facilmente i dati dei minori dalle piattaforme.

Da parte sua, Snap ha dimostrato l’impegno alla tutela dei più giovani già a gennaio, limitando i suggerimenti di amicizia per i minori. E con il Family Center fornisce ulteriori strumenti ai genitori. Un trend che sembra seguito dalla maggior parte dei social. Ma solo il tempo potrà giudicare nell’efficacia.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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