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Sonos ha fatto causa a Google e ha vinto: ecco cosa succederà

L'azienda dice che dovrete regolare manualmente il volume per ogni altoparlante

Di recente Sonos ha fatto causa a Google e ha vinto. Scopriamo insieme cosa accadrà ora a tutti i vostri dispositivi smart.

Sonos e Google: ecco cosa succede

OnHub Google

Se avete altoparlanti smart di Google nella vostra casa, dovreste essere a conoscenza di una certa sentenza legale che sta per influenzare il modo in cui i vostri gruppi di altoparlanti funzionano. Dopo che la US International Trade Commission ha stabilito che stava violando i brevetti di Sonos, Google ha annunciato l’arrivo di soluzioni software che includono la “necessità di regolare ogni altoparlante individualmente invece di utilizzare il controller del volume di gruppo”.

Questo significa che gli utenti non saranno più in grado di regolare il volume di un gruppo di altoparlanti con il bilanciere del volume del loro smartphone. La colpa di questo cambiamento è collegata ad “una recente sentenza legale”.

In poche parole, quando la notizia della decisione sul brevetto è scoppiata, Sonos ha detto a Google che avrebbe dovuto “degradare o eliminare alcune caratteristiche del prodotto” per essere conforme ai brevetti. Tuttavia Google non l’ha fatto subito e Sonos ha deciso di fare causa.

I cambiamenti sono principalmente dei downgrade alla funzione audio multi-room di Google che consente di sincronizzare gli altoparlanti e farli suonare insieme. Ad esempio, anziché dire: “Hey Google, imposta il volume al 40% sugli altoparlanti del soggiorno”, dovrete cambiare il volume per ciascuno di essi. Per farlo dovrete utilizzare l’assistente vocale, l’app Google Home oppure un display Nest Hub.

Google dice anche che “un piccolo gruppo di utenti” avrà bisogno di utilizzare un’app specifica per impostare i loro dispositivi intelligenti e aggiornarli. Oltretutto l’azienda avverte che alcuni dispositivi necessiteranno di un aggiornamento all’ultimo firmware per continuare a funzionare.

AGGIORNAMENTO: In merito alla notizia, un portavoce di Google ha affermato:

Nonostante non siamo d’accordo con la decisione di oggi, apprezziamo che la International Trade Commission abbia approvato i nostri design rivisti. Non ci aspettiamo alcun impatto sulla nostra capacità di importare o vendere i nostri prodotti. Cercheremo di revisionarli ulteriormente e continueremo a difenderci dalle affermazioni di Sonos sulla nostra partnership e proprietà intellettuale. 

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Source
The Verge

Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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