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STOP alla soglia minima per pagamenti digitali: quanto costa offrire il POS

Da una ricerca di Osservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it, si è ridotto nettamente il canone mensile relativo al costo del POS per gli esercenti, ma non solo. Anche le commissioni si sono abbassate, in un periodo dove le polemiche legate alla soglia per i pagamenti elettronici hanno tenuto banco per quasi un mese.

I pagamenti con il POS hanno creato un dibattito scoppiettante

In realtà, a onor di memoria, i pagamenti tramite POS sono da sempre un argomento scottante in Italia. Una novità per agevolare i cittadini con i pagamenti elettronici è arrivata quest’anno con l’introduzione di sanzioni per esercenti e professionisti che non accettano pagamenti con carta.

La nuova normativa sarebbe dovuta entrare in vigore a gennaio 2023, ma è stata anticipata a giugno 2022, imponendo ai trasgressori una sanzione pecuniaria pari a 30,00€ che aumenta del 4% del valore della transizione per chi rifiuta un pagamento con la carta.

Nell’ultimo mese, il nuovo governo è tornato sull’argomento POS pensando di inserire una soglia minima per i pagamenti elettronici, inizialmente fissata a 60,00€ per poi essere cancellata dalla Manovra finanziaria.

La cosa aveva sollevato non poche polemiche tra i cittadini e la marcia indietro del governo Meloni ha comunque portato a una sorta di compromesso: niente più soglia, ma l’impegno per ridurre i costi per gli esecenti resta, probabilmente attuando un nuovo meccanismo di credito di imposta sulle commissioni.

L’indagine di Osservatorio ConfrontaCosti.it e di SOStariffe.it

Di fronte a un dibattito simile, Osservatorio ConfrontaCosti.it e SOStariffe hanno portato avanti una ricerca sui costi del POS e delle commissioni.

Lo studio ha preso in considerazione tutte le principali opzioni che aziende, esercenti e professionisti hanno per munirsi di POS, evidenziando i costi fissi e le commissioni applicate sulle transizioni. I dati emersi sono molto interessanti.

Tra il 2017 e il 2022 si è registrato un drastico calo dei costi del POS per gli esercenti italiani, sia sui costi fissi sia sulle commissioni. In particolar modo tra agosto e settembre 2022 i costi sono andati a ridursi ulteriormente.

In generale la spesa media iniziale da sostenere per il POS è di 28,00€, con un calo del 59% rispetto a cinque anni fa. Inoltre la spesa tende a differenziarsi se parliamo di POS Mobile (33,28€) o di un POS Fisso (9,29€).

Tuttavia esistono casi dove il POS non prevede alcuna spesa iniziale per gli esercenti, che possono ottenere il dispositivo senza alcun esborso ma sottoscrivendo un abbonamento mensile. In calo anche i costi periodici, che si attestano su un canone mesile medio di 8,93€.

Questi dati vanno sicuramente a favore del pagamento elettronico, con un calo di 49,00€ per la spesa iniziale e di quasi 10,00€ per il mesile.

Crollano le commissioni

In netto calo anche le commissioni. Per esempio il circuito PagoBancomat registra una commissione media pari all’1,23%, contro l’1,92% del 2017. Volendo essere più specifici con una distinzione tra POS Fisso e POS Mobile, il primo ha una commissione media che si attesta sull’1,2%, mentre il secondo su una commissione media dell’1,4%.

L’evoluzione del costo del POS nel breve periodo

Se nel lungo periodo (2017-2022) abbiamo assistito a un calo di commissioni e costi fissi, bisogna comunque ammettere che nel breve termine alcune pecentuali sono aumentate.

Prendendo come riferimento il periodo agosto-dicembre 2022, in Italia i costi del POS sono aumentati: se fino all’estate i costi fissi erano di 23,00€ per la spesa iniziale e di 6,00€ al mese per il canone medio, nell’arco di 5 mesi è stato registrato un aumento del 21% per i costi fissi e del 44% per il canone mensile.

Tuttavia la crescita dei costi fissi si accompagna a un calo costante delle commissioni: PagoBancomat si è attestato, come detto poco sopra, all’1,23%, mentre altri circuiti sono passai dall’1,73% all’1,35%.

Le simulazioni di ConfrontaConti.it e SOStariffe.it sul costo del POS

L’Osservatorio ConfrontaConti.it e SOStariffe.it hanno realizzato una serie di simulazioni per quantificare il calo percentuale registrato dalla spesa media da sostenere per l’utilizzo di un POS, prendendo in considerazioni tre profili diversi: libero professionista; negoziante; ristoratore.

Libero professionista

Si registra un calo della spesa legata al POS. Il calo va da un minimo del 38%, utilizzando un POS mobile ed effettuando solo transazioni tramite circuito PagoBancomat, a un massimo del 64%, con POS fisso e transazioni effettuate con altre carte.

Negoziante

Percentuali simili anche per il negoziante, che registra un taglio della spesa compreso tra il 33% e il 61%.

Ristoratore

Stesso trend per il ristoratore: il taglio della spesa legata all’utilizzo del POS è ancora una volta compreso tra il 33% e il 61% in base al tipo di POS utilizzato e alle carte con cui viene effettuato il pagamento da parte del cliente.  

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Autore

  • Maria Stella Rossi

    Mangiatrice seriale di biscotti e ghiotta di pizza, adoro scrivere da sempre, ancor prima di imparare a tenere per bene una penna fra le dita. Sono una grande appassionata di libri, telefilm, film, videogiochi e cucina, mentre il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a catturare ed addomesticare una Furia Buia. Ma anche continuare a scrivere non è poi così male come desiderio.

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