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Ecco la startup Sunday, che al ristorante ti fa pagare col qr code

Sarà più semplice e rapido per clienti e ristoratori

Ora che si può tornare in bar e ristoranti senza necessariamente indossare la mascherina, possiamo finalmente sbizzarrirci.

E magari allenarci al futuro, quando il denaro contante scomparirà a favore dei pagamenti con carte di credito o tramite app, oppure contactless. Portando con sé almeno tre benefici. Il primo e il secondo li conoscevamo già, e sono una maggior tracciabilità del denaro e tempi più serrati per i pagamenti. Pensiamo poi a quando il cameriere (o il commesso di un negozio) si scusa con noi, e comincia a contare una serie infinita di monetine che, ci rendiamo conto con terrore, stanno per finire nelle nostre tasche. Così impariamo a non esserci muniti del denaro che corrispondeva precisamente al conto.

Il terzo motivo lo abbiamo scoperto nei mesi del lockdown, ed è quello igienico. Al di là del gesto ormai consolidato e per alcuni duro da abbandonare, non è difficile pensare a quanti rischi di infezione in più ci sottoponga il continuo passaggio di mano in mano di banconote e monete.

Per allenarci ai pagamenti senza denaro contante, dicevamo, ci viene in soccorso Sunday, startup già attiva in diversi Paesi, e che ora è sbarcata anche in Italia. Scopriamo qualcosa in più su cos’è, e come funziona, il servizio della startup Sunday.

sunday startup

Sunday, la startup che ti fa pagare con il qr code

Ecco dunque anche in Italia Sunday, la startup che promette di far risparmiare sino a 15 minuti di tempo per ogni tavolo di ristorante. Ed ecco anche il sito in lingua italiana.

Sunday è già funzionante in diversi Paesi: è stata utilizzata da più di 3 milioni di persone, e sono oltre 6.000 gli esercizi (bar e ristoranti) che si sono iscritti alla piattaforma, in Paesi come Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Spagna, Portogallo e Canada.

Ma come funziona la startup Sunday?

Come funziona la startup Sunday

La startup Sunday rende pressoché istantaneo il pagamento del conto in bar e ristoranti.

Il suo funzionamento è davvero semplice, e iniziamo con lo svelare un segreto. Se finora l’abbiamo sempre chiamata startup e mai app, e perché un’app da installare sullo smartphone… non c’è.

La piattaforma della startup Sunday genera un codice qr univoco per ogni tavolo del bar o ristorante che si associa. Ogni volta che si fa un ordine, il relativo importo si può leggere nella piattaforma, visualizzabile con la scansione del qr code (ma, ripetiamo, la piattaforma non viene installata sul device). Una volta scansionato il codice, ci sono diverse possibilità. Tra cui quella di pagare il conto per intero o una parte che si sceglie. E quella, come vedremo, di lasciare una mancia.

Già immaginiamo sfide degne dell’O.K. Corral tra amici desiderosi reciprocamente di pagare l’intera cena o di offrire un giro di birre al bar.

Circuiti di appoggio

Non appena un cliente salda il conto, l’esercente riceve un biglietto alla cassa. Il pagamento può essere effettuato tramite Apple Pay, Google Pay o con carte di credito di qualunque circuito.

Come misura di protezione per baristi e ristoratori, Sunday si assume la responsabilità di rifondere i costi se un cliente dovesse lasciare il locale senza pagare.

Dai ristoratori ai ristoratori

La startup Sunday crea un circuito virtuoso per tutti. I pagamenti rapidi agevolano la vita dei consumatori: si pensi ad esempio ai tempi strozzati di uno spuntino in pausa pranzo, quando una percentuale notevole della finestra a disposizione la si sciupa in coda per saldare il conto, con l’occhio ansiosamente puntato sull’orologio. Il vantaggio, naturalmente, è anche degli esercenti, che possono concentrarsi di più sulla qualità del servizio.

Questo aspetto ha le sue ricadute positive. Lo dimostra il fatto che negli esercizi che hanno adottato Sunday, le mance sono cresciute del 40%. Anche perché nell’applicazione web i clienti trovano la funzione integrata che permette di lasciare la mancia.

Ma c’è di più: la spesa media è aumentata del 12%. Questo perché, complice la fretta, spesso si rinuncia al dolce, o magari a un digestivo.

Sunday, come si legge sul sito, è “realizzato da ristoratori per ristoratori”. La startup è nata infatti tra Francia e Stati Uniti, per opera dei fondatori della catena Big Mamma Victor Lugger e Tigrane Seydoux, assieme a Christine de Wendel, ex di ManoMano (negozio online di fai da te).

La parola all’azienda

Giuseppe Tamola, general manager per l’Europa, spiega il modello di business. Dice Tamola: “Siamo nati un anno fa per ragioni igieniche legate al lockdown e già presenti in otto Paesi. Nel giro di pochi mesi dalla fondazione abbiamo raccolto 124 milioni di dollari di funding negli Stati Uniti, e credo non sia poi così frequente.

Abbiamo il modello di business più semplice per i ristoranti: prendiamo semplicemente una piccola commissione su ogni transazione. Se i clienti lo amano e lo usano, riceviamo questa commissione, ma al ristorante non costa nulla. Per i consumatori, la web app non ha alcun costo e non richiede alcun download o registrazione, hanno solo bisogno di scansionare con loro smartphone il QR Code sul tavolo del ristorante”.

La startup Sunday piace e funziona: in Italia sono già più di 100 i marchi che hanno aderito all’iniziativa.

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Autore

  • Claudio Bagnasco

    Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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