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Sweet Home, l’incubo coreano – Perché guardarla?

Scopriamo insieme l'innovativa serie TV coreana di stampo horror

Se amate l’horror, i mostri e personaggi coraggiosi che tentano di sopravvivere ad uno strano virus, Sweet Home è probabilmente la serie TV che fa al caso vostro. In passato con la nostra rubrica ne abbiamo conosciute parecchie e ogni giorno ci rendiamo conto che il cinema asiatico sta facendo passi da gigante: che si tratti di film o serie TV, anche l’Occidente ne rimane ammaliato.

Scopriamo insieme questa serie originale Netflix e i vari motivi per cui dovreste assolutamente guardarla.

Sweet Home, l’incubo coreano – Perché guardarla?

Grazie alla nostra rubrica abbiamo avuto l’opportunità di conoscere molti kdrama che, in un modo o nell’altro, vi hanno conquistato – o almeno lo spero. Per non perdere di vista il cinema asiatico che continua ad espandersi e migliorare sempre di più, voglio parlarvi di una nuova serie TV andata in onda sulla piattaforma streaming di Netflix lo scorso dicembre.

La trama

Sweet Home è un kdrama di genere horror apocalittico ispirato all’omonimo webtoon (fumetto pubblicato sul web) realizzato da Kim Kan-bi e Hwang Young-chan. Il webtoon ha registrato circa 1,2 miliardi di visualizzazioni in rete, diventando così particolarmente conosciuto.

La serie è composta da dieci episodi della durata di 45 minuti circa ed è disponibile, come potete immaginare, in lingua coreana con i sottotitoli in italiano. La trama ci narra le vicende del solitario e giovane Cha Hyun-soo, il quale si trasferisce in un nuovo appartamento dopo la morte della sua famiglia in un incidente stradale.

L’appartamento in cui si trasferisce il ragazzo si trova all’interno di un gigantesco condominio, situato in un quartiere piuttosto famoso e popolare di Seul. La sua vita, fino a quel momento, è sempre stata tranquilla e forse anche troppo piatta.

Questa apparente pace però verrà interrotta all’improvviso, in seguito a strani avvenimenti che iniziano a verificarsi in tutta la città e nel condominio. Le persone intorno a Cha Hyun-soo iniziano a trasformarsi in mostri che prendono la forma dei loro desideri nascosti. Dopo aver rischiato di essere aggredito dalla sua vicina, il ragazzo e gli altri residenti devono fare il possibile per sopravvivere.

Come ben sapete sono una grande fan del cinema asiatico e in un modo o nell’altro sto sempre guardando qualche nuovo kdrama. L’aspetto interessante di questo genere di serie TV coreane è che ci sono prodotti adatti a chiunque: serie TV romantiche, di fantascienza, soprannaturali, adolescenziali e anche horror. Scegliete la vostra categoria preferita e di certo troverete un kdrama adatto a voi.

Oggi però parliamo di horror, con qualche sfumatura di splatter e atmosfera alla The Walking Dead.

Parola chiave: sopravvivere 

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Trovare prodotti horror e ben fatti non è assolutamente semplice. A volte si ha la qualità ma la storia risulta banale oppure tutto il contrario: si ha una storia interessante ma la qualità è davvero scarsa. Sweet Home rappresenta l’equilibrio perfetto tra trama intrigante e ottima qualità. Avendo solo una decina di episodi a disposizione, si può pensare che la storia si sviluppi in modo lento ma non è così.

Escludendo la prima mezz’ora di presentazione generale, la serie TV procede subito in modo dinamico e accattivante. Oltretutto ci mette in evidenza un particolare: i protagonisti devono sopravvivere. Trovarsi in una situazione come quella che ci viene presentata ha un non so che di ansiolitico poiché Cha Hyun-soo e gli altri personaggi si trovano rinchiusi all’interno di un edificio.

Da una parte risulta essere una cosa positiva proprio perché sono al chiuso, barricati e nulla può entrare. Dall’altra, invece, risultano come topi in gabbia e l’aspetto negativo di tutta la situazione è che non possono fare altro. Devono sopravvivere e fare il possibile per non trasformarsi.

Non è ben chiaro come si sia diffuso questo virus o se sia, a tutti gli effetti, un virus. Non è qualcosa che si trasmette respirando o tramite il sangue. Sappiamo solo che chiunque, in qualche modo, rischia di trasformarsi e che questi mostri non si possono uccidere.

Infatti quando una creatura si è completamente trasformata, possiede un’eccellente capacità di recupero e rigenerazione. La si può bloccare temporaneamente o anche fare a pezzi ma, in un modo o nell’altro, tornerà in vita. All’interno della serie parlano del fatto che si possano uccidere dando loro fuoco ma, come potete immaginare, non è poi così semplice.

Esiste però un momento in particolare in cui è possibile uccidere la persona che si sta trasformando prima ancora che si trasformi. Innanzitutto la serie TV ci mostra che chiunque venga “a contatto” con il virus mostra alcuni sintomi, come sangue dal naso. Da quel momento in poi inizia la cosiddetta “Golden Hour”, ovvero l’ora d’oro.

Questo arco di tempo è il periodo in cui la persona si sta gradualmente trasformando in un mostro. È quindi il momento opportuno per ucciderla poiché è più vulnerabile, non ha ancora tutte le capacità di un vero e proprio mostro e non è in grado di rigenerarsi se ferita gravemente.

Il problema, però, è che non tutti si trasformano completamente. Voi cosa avreste fatto al posto dei protagonisti?

Sweet Home: effetti speciali degni di nota 

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Sweet Home dimostra fin da subito di avere un grandissimo potenziale e lo si può notare nel momento in cui questi mostri iniziano a farsi vedere. Notiamo immediatamente l’attenzione al dettaglio e ai particolari, non solo da un punto di vista estetico ma anche da un punto di vista caratteriale e di movimento.

Alcuni mostri sono spaventosi perché risultano possenti, sono grossi e particolarmente robusti. Altri invece sono piccoli ma emettono suoni e versi in grado di farci rabbrividire. I personaggi all’interno della serie TV non devono sempre attaccare ma agire in modo strategico.

È necessario capire il punto debole di ciascun mostro e utilizzarlo a proprio vantaggio per riuscire a sopravvivere. Come abbiamo detto prima è impossibile, o quasi, ucciderli e dare loro fuoco è un’impresa complicata, specialmente perché la maggior parte della serie si sviluppa all’interno dell’edificio.

Dopo aver terminato la serie TV si nota con gioia quanto gli sceneggiatori e il regista si siano impegnati per offrire al pubblico un prodotto di altissima qualità. Questi effetti speciali sono ben realizzati, particolari e probabilmente i più interessanti che abbia visto negli ultimi cinque o sei anni.

Personaggi che lasciano il segno

Un altro punto a favore di Sweet Home sono assolutamente i personaggi principali. La serie ce li mostra praticamente tutti, in modo diverso e unico. Alcuni ci sembrano strani, altri interessanti: alla fine dei giochi riusciremo a capire chi vale davvero e chi, invece, dimostra solo di essere un codardo.

Ciò che ho apprezzato è la caratterizzazione di ogni singolo personaggio. Ovviamente alcuni vengono approfonditi più di altri, è piuttosto normale. Sarebbe complicato approfondirli tutti allo stesso modo con così pochi episodi ma gli sceneggiatori riescono comunque a permetterci di conoscere un piccolo ma importante lato di ognuno di loro.

Ci saranno personaggi ai quali ci affezioneremo con il cuore e altri, invece, che vorremmo eliminare con le nostre stesse mani.

Lo abbiamo detto e ripetuto mille volte ma continuerò a farlo perché, ovviamente, è necessario sottolineare certe cose. Guardare una serie TV in lingua originale, specialmente in coreano, non è semplice per coloro che non sono abituati e quindi sarà anche difficile capire se gli attori recitano bene o no. Ormai mi sono fatta una cultura piuttosto massiccia e posso assicurarvi che ogni attore riesce a dare il massimo, rappresentando al meglio il proprio personaggio.

Le doti recitative del protagonista e di altri personaggi mi hanno letteralmente lasciata a bocca aperta. Non vi dirò però a chi mi riferisco perché dovete vedere prima la serie.

Quindi, perché guardare Sweet Home?

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Trovo questo momento della rubrica sempre molto divertente perché vorrei potervi dire: “Guardatela e basta, ne varrà la pena”. Ovviamente non posso farlo quindi cambierò in modo semplice ma efficente la mia risposta.

Se siete amanti dell’horror, delle storie con un significato profondo, se amate i mostri e gli effetti speciali in grado di farvi venire i brividi e personaggi in grado di lasciare il segno anche solo con due battute, allora Sweet Home è la serie TV che fa al caso vostro – o meglio, il kdrama.

Non fatevi fermare dai sottotitoli, non fatevi nemmeno intimidire da questa nuova lingua e questi suoni mai sentiti prima d’ora. Vi posso assicurare che fare questo piccolo sforzo vi permetterà di scoprire un prodotto davvero eccezionale che potete trovare, come sempre, sulla nostra piattaforma streaming di fiducia: Netflix.

Sweet Home è probabilmente uno dei kdrama più innovativi che abbia mai visto, in cui azione e horror si tengono stretti per mano e ci accompagnano all’interno di un mondo desolato, abitato da creature che continuano a potenziarsi sempre di più.

Altri suggerimenti da Perché guardarla?

Se state cercando altre serie TV da guardare, vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra rubrica settimanale Perché guardarla? Qui vi spieghiamo per quale motivo dovreste assolutamente vedere un determinato prodotto, con tanto di trama, commenti personali e anche piccoli bonus.

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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Un commento

  1. Ho sempre avuto paura degli horror ma siccome amo serie e film coreani (anche giapponesi e cinesi), lo sto vedendo. Poi c’è Song Kang bello e sempre più bravo (vedi Navillera dove balla proprio lui). Anche tutti gli altri sono bravissimi, ogni personaggio è unico. Effetti speciali incredibili e naturalmente la lingua coreana, una delle più belle in assoluto, guai a doppiarla.

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