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Mark Zuckerberg: entro il 2030 ci teletrasporteremo

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teletrasporto zuckerberg

La promessa fatta da Mark Zuckerberg è di quelle destinate a lasciare il segno: grazie alla nuova generazione di sensori Oculus, entro il 2030 il “teletrasporto” sarà realtà.

Certo, è doveroso adoperare le virgolette. Perché non si tratterà letteralmente del trasporto istantaneo dei corpi umani nello spazio, come avveniva nella mitica serie televisiva Star Trek. Ma sicuramente di qualcosa di innovativo e suggestivo. Scopriamolo insieme.

2030: il teletrasporto targato Zuckerberg

Il CEO di Facebook, ospite lunedì 8 marzo del podcast The Information’s 411, ha fatto una dichiarazione epocale. “Entro il 2030”, ha detto Zuckerberg, “le nuove generazioni di Oculus permetteranno agli utenti di teletrasportarsi da un luogo all’altro senza muoversi dal divano. Non solo per giochi e intrattenimento, ma anche per lavoro. E questa evoluzione porterà enormi benefici anche all’ambiente, perché ridurrà in modo drastico le emissioni provocate da aerei e auto”.

“Ovviamente – ha proseguito Zuckerberg – continueranno a esserci automobili, aerei e tutto il resto. Ma più aumenta la possibilità del teletrasporto più potremmo limitare gli spostamenti fisici. Le persone in futuro vorranno viaggiare di meno, farlo in modo più efficiente ed essere in grado di andare in altri posti senza dover fare i pendolari”.

Un’idea coltivata a lungo

La dichiarazione di lunedì scorso sembra l’ultimo tassello di un percorso lungo e ben strutturato. Che ha iniziato a concretizzarsi nel 2006 col servizio TelePresence di Cisco. TelePresence permette di organizzare incontri e riunioni di lavoro mettendo attorno allo stesso tavolo virtuale persone dislocate in ogni angolo del pianeta.

Ma già nel 2010 a Cannes proprio un giovanissimo Zuckerberg, premiato come Media Person Of The Year, aveva affermato che “i nostri padri erano abituati al cinema, la nostra generazione ai video su YouTube. I nostri figli vivranno in modo naturale dentro le immagini virtuali”.

TelePresence

I visori Oculus

Ricordiamo che Oculus, azienda californiana nata nel 2012 e acquistata dell’azienda Facebook per la cifra record di 2 miliardi di dollari, produce visori VR (di realtà virtuale) che una volta indossati immergono in una realtà completamente diversa dalla nostra. Attualmente, i due maggiori ambiti di utilizzo dei visori VR sono il gaming e l’intrattenimento (oltre all’uso in ambito militare o per l’addestramento).

A ciascuno il suo (avatar)

Durante la puntata di The Information’s 411, il fondatore di Facebook si è posto un nuovo obiettivo: “Dare un avatar personale a tutti gli utenti, che permetta interazioni con altri avatar attraverso espressioni del viso molto realistiche”. 

Zuckerberg ha inoltre confermato l’uscita entro la fine del 2021, in collaborazione con l’italo-francese EssilorLuxottica, di un nuovo modello di occhiali smart, di cui vi abbiamo parlato in un altro articolo. Il CEO di Facebook ha però precisato che il prodotto “non avrà elementi di realtà virtuale completa e non mostrerà oggetti virtuali avanzati”.

Zuckerberg su Neuralink

Sempre nello stesso podcast, uno scatenato Mark Zuckerberg ha fatto una previsione. Affermando che i prodotti sviluppati dall’azienda Neuralink di Elon Musk si limiteranno a risolvere problemi inerenti al sistema nervoso o ad azionare protesi. “Non credo – ha detto Zuckerberg – che milioni di persone saranno disposte a farsi trapanare la testa per usare la realtà virtuale aumentata o comunicare direttamente con un pc”.

Durante la puntata è stato toccato anche un altro tema scottante: l’acquisizione per un miliardo di dollari di Ctrl-Labs da parte di Facebook. Ctrl-Labs è l’azienda produttrice di braccialetti che rilevano e interpretano i segnali neurali provenienti dal cervello.

Zuckerberg si è dichiarato convinto che questa modalità di collegare la mente umana a interfacce in grado di controllare computer e altri oggetti sia il futuro. E sia una via molto più praticabile di quella proposta da Neuralink.

Il mercato della realtà virtuale

La concorrenza di Facebook è agguerrita nell’ambito della VR: presto l’azienda taiwanese Htc metterà sul mercato nuovi tracker del visore Vive con prestazioni che si preannunciano superiori rispetto alla concorrenza. Si parla di un tracker facciale in grado di tracciare trentotto movimenti del viso, e uno capace di integrare oggetti del mondo reale in quello virtuale. I prodotti saranno disponibili negli USA già dal 24 marzo.

Sony ha poi annunciato per il 2022 il lancio del sistema PlayStation VR.

Inoltre, secondo indiscrezioni degli addetti ai lavori, anche Apple, Microsoft e Google starebbero lavorando a progetti di teletrasporto virtuale.

Insomma: la realtà virtuale è sempre più affollata.

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