TIM e Infratel Italia accelerano il piano di accensione della fibra nelle “aree bianche”. Il programma prevede il cablaggio in 8 regioni per fare fronte all’emergenza Covid-19. Sono già stati realizzati interventi in 241 comuni previsti dal piano, che diventeranno 310 entro maggio grazie all’attivazione di oltre 1.600 cabinet.
TIM e Infratel Italia premono sull’acceleratore per estendere la fibra
TIM e Infratel Italia, la società in-house del Mise (Ministero dello sviluppo economico), stanno accelerando lo sviluppo della banda ultralarga nel Paese per fare fronte all’emergenza COVID-19. Velocizzando così l'”accensione” di tutte le infrastrutture di accesso della rete pubblica in fibra ottica realizzate da Infratel Italia in 8 regioni. Le regioni interessate sono Abruzzo, Sardegna, Toscana, Puglia, Calabria, Lazio, Lombardia e Marche. Si tratta di aree bianche di intervento diretto da Infratel Italia e non in concessione. Ad oggi sono stati già realizzati interventi in 241 comuni che diventeranno 310 entro maggio grazie all’attivazione di oltre 1.600 cabinet.
L’iniziativa, che fa seguito all’accordo siglato lo scorso luglio, riguarda i comuni oggetto dell’intervento con il “modello diretto”, che ha l’obiettivo di realizzare le reti a banda ultralarga nelle cosiddette “aree bianche”. Chiamate così perché nessuna azienda ha intenzione di investire nella banda ultralarga nei prossimi tre anni. Beneficiari di questo intervento sono circa 1 milione di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni dei comuni interessati.
L’obiettivo è superare il divario digitale in Italia
La nuova road map, messa a punto da Infratel Italia e TIM, velocizza gli interventi infrastrutturali per la consegna delle dorsali in fibra ottica da parte di Infratel Italia. Accelera inoltre la successiva realizzazione dei rilegamenti fino agli armadi stradali e l’installazione delle componenti di elettronica da parte di TIM.
Il progetto prevede un acquisto rilevante da parte di TIM di infrastrutture di fibra spenta realizzate da Infratel Italia. Rappresenta quindi un esempio importante di sinergia tra pubblico e privato. Questo infatti è un grande passo in avanti per riuscire a superare il divario digitale nel nostro Paese, in coerenza con la strategia nazionale per la diffusione della banda ultralarga. TIM sta utilizzando tali infrastrutture per portare la fibra nei comuni individuati dal progetto realizzando reti in tecnologia FTTC (fiber to the cabinet, saranno 653) e FTTH (fiber to the home, 15).
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