L’Italia correrà in finale nella gara di ciclismo su pista di Tokyo 2020, grazie al quartetto azzurro composto da Consonni, Ganna, Lamon e Milan che ha appena sconfitto la Nuova Zelanda abbassando di oltre due secondi il primato mondiale. Particolarmente buona la performance di Filippo Ganna, che ha segnato la vittoria definitiva dopo una partenza in leggero svantaggio per gli azzurri.
Tokyo 2020: Italia in finale per il ciclismo su pista
La vittoria della squadra italiana contro i neo zelandesi è arrivata per un soffio, appena 90 centesimi hanno segnato il trionfo di Consonni, Ganna, Lamon e Milan, che ora si preparano per il gran finale, in cui affronteranno a viso aperto la potentissima Danimarca, attuale campione mondiale di questa disciplina. Sarà senza dubbio una gara senza esclusione di colpi, il cui esito è difficile da prevedere.
La reputazione di Filippo Ganna lo precede, d’altronde è merito suo se l’Italia è riuscita a spuntarla contro la Nuova Zelanda. Ma anche i suoi compagni sono ottimi atleti e ciclisti: Simone Consonni, Francesco Lamon e Jonathan Milan non hanno mai lasciato il circuito e sono più carichi che mai per l’ultima prova che le Olimpiadi di Tokyo 2020 hanno in serbo per loro.
“Non ci poniamo limiti, stiamo decollando – spiega Marco Villa, il commissario tecnico, dopo la semi finale – Era giusto che Filippo corresse la crono su strada anche se non era un percorso per lui, ma è il campione del mondo e non poteva mancare. Però non poteva mancare neanche qui in pista, dove lavoriamo insieme da otto anni per arrivare a questo bellissimo giorno. Le caratteristiche nei nostri ragazzi non ci permettono di partire forte, così siamo sempre obbligati a giocarci tutto nel finale. Sarà così anche stavolta”.
L’appuntamento quindi è per domani, quando il nostro quartetto di atleti scenderanno in campo per la finale. Non possiamo che attendere con trepidazione la loro performace.
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