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Di quella volta in cui un torneo di Minecraft ha lasciato Andorra senza Internet

Colpa dei ripetuti attacchi hacker

La bizzarra vicenda di cui vi daremo conto in questo articolo sembra la riedizione in salsa tech di quel vecchio adagio, secondo cui un battito di ali di farfalla sarebbe in grado di provocare un uragano dalla parte opposta del pianeta.

O la versione aggiornata delle frasi che tutti i genitori e nonni dicono a figli e nipoti piccoli, sul fare attenzione a giocare per non rischiare di combinare disastri.

È esattamente quello che è successo ai giocatori di un torneo di Minecraft, anche se non per colpa loro. Un passatempo online che è stato capace di mandare in tilt nientemeno che un intero stato (per quanto di dimensioni ridotte).

Ma cosa è accaduto, esattamente? Quali gli attori coinvolti, e chi sono i colpevoli?

Il torneo di Minecraft dalle conseguenze inattese

Ritrovarsi online per un torneo di Minecraft e lasciare senza Internet un principato autonomo: fatto.

Riavvolgiamo il nastro. Venerdì 21 gennaio era in programma su Switch un torneo di Minecraft. O meglio: il 21 gennaio era il secondo di una tre giorni dedicata al gioco.

Due elementi hanno fatto iscrivere alla competizione un elevatissimo numero di partecipanti. Intanto, il fatto che il gioco in questione era ispirato a Squid Game, la serie tv coreana campione di incassi (chiacchieratissima e citatissima, addirittura in chiave porno). E infatti l’inequivocabile nome dell’evento era SquidCraft Games.

 Inoltre il montepremi in palio, destinato al vincitore, era di certo allettante: 100.000 euro.

Ma le numerose adesioni al torneo di Minecraft hanno evidentemente attratto anche qualche malintenzionato, che ha tenuto sott’occhio la sfida e l’ha fatta deragliare.

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Evento record per Twitch

Twitch è la piattaforma di streaming, di proprietà di Amazon, che consente lo streaming di videogiochi.

SquidCraft Gamesè stato un evento epocale, e mai la piattaforma ha fatto registrare numeri simili. Non tanto per i 147 gamer provenienti dal Principato di Andorra, dalla Spagna e dal Sudamerica. Ma soprattutto perché SquidCraft Games è stato seguito da oltre un milione di spettatori. Numeri impressionanti. Fin troppo, forse.

Andorra in tilt

Durante la seconda giornata del torneo di Minecraft, ovvero venerdì 21 gennaio, i gamer di Andorra hanno iniziato a lamentare rallentamenti nella connessione.

Il problema si è poi ampliato, ed è stato ufficializzato da un messaggio di Andorra Telecom, che ha spiegato di cosa si trattasse.

L’attacco hacker

La comunicazione di Andorra Telecom è stata pubblicata su Twitter alle ore 22.02 del 21 gennaio. Il testo del cinguettio parla chiaro: “Ti informiamo che Internet sta subendo un attacco Denial of Service (DDoS). Di conseguenza, alcuni utenti potrebbero avere difficoltà a navigare in Internet. Lo stiamo affrontando”.

I giocatori di Andorra, intanto, venivano a poco a poco estromessi dal torneo di Minecraft, o meglio di SquidCraft Games, per l’instabilità del collegamento. Pare che solo 42 dei 147 giocatori iniziali siano rimasti a contendersi il montepremi.

Tuttavia, un messaggio come quello pubblicato da Andorra Telecom aveva tutto il tono di un preludio alla risoluzione del problema. Ma non è andata esattamente così, dal momento che nella giornata di sabato 22 gennaio addirittura l’intero Principato di Andorra è rimasto senza connessione Internet. In tilt l’unico provider dello Stato.

Ma il motivo dell’attacco?

La cosa certa è che un gruppo di hacker ha preso di mira il torneo di Minecraft su Twitch, con l’obiettivo di bloccarlo parzialmente. Obiettivo centrato.

Verrebbe facile pensare che a mandare a soqquadro la sfida sia stato qualche partecipante da altri Paesi, desideroso di sbarazzarsi della concorrenza dei gamer del Principato di Andorra. Però la tesi traballa, dal momento che i problemi alla Rete di sabato 22 si sono ripresentati identici nelle giornate di domenica 23 e lunedì 24.

Ogni giorno, da sabato 22 gennaio, in alcune porzioni della giornata una parte degli abitanti di Andorra è senza connessione.

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Gamer a caccia degli hacker

Tra i gamer che hanno dovuto rinunciare a competere a SquidCraft Games per colpa della connessione instabile c’è Auron, seguito da più di 11 milioni di follower. Ma peggio di lui hanno reagito altri due giocatori estromessi dalla competizione, che – come in un western – hanno offerto 10mila euro a chi fosse capace di trovare gli hacker responsabili del misfatto.

Periodo sfortunato per Minecraft, che alla fine dello scorso anno si era ritrovato al centro di un altro caso. Precisamente il 24 novembre del 2021, gli analisti di Alibaba avevano scoperto nel videogioco la grave vulnerabilità Log4Shell, che per alcuni esperti avrebbe potuto portare a un’“Apocalisse informatica”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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