Quando viaggiamo, abbiamo sempre qualcosa nelle orecchie: un podcast, un audiolibro, una playlist. Fanno passare il tempo in aereo, fanno riposare sui mezzi pubblici, e se ci spostiamo da soli ci tengono compagnia mentre camminiamo per la città. Dopo averle usate durante la recente trasferta a Berlino per IFA 2024, abbiamo capito che Urbanista Palo Alto, gli auricolari che vi raccontiamo in questa recensione, sono perfetti per chi come noi viaggia spesso per lavoro — e non vuole spendere troppo. Con la cancellazione del suono, prestazioni audio solide e una grande autonomia, potrebbero essere la scelta giusta per molti nomadi digitali. Ma con la concorrenza agguerrita nella fascia fra i 50 e i 100 euro, sono gli auricolari che fanno per voi? Vi aiutiamo a capirlo in questa recensione di Urbanista Palo Alto.
La nostra recensione di Urbanista Palo Alto
Negli ultimi mesi, alcune tecnologie che pensavamo spettassero solamente agli auricolari con prezzo a tre cifre sono arrivate su diversi modelli sotto ai 100 euro. Quindi non ci ha stupito che le Urbanista Palo Alto vantassero una tecnologia di cancellazione del rumore adattiva (ANC) che regola il livello di cancellazione fino a 45 dB. E visto il livello di qualità di altri auricolari del brand (come gli Atlanta, che abbiamo provato), ci aspettavamo un audio preciso e dettagliato. Ma visto il prezzo di 79 euro, questi auricolari ci hanno colpito in positivo.
Abbiamo aperto la confezione (che contiene anche anche degli cuscinetti in silicone di ricambio e un laccetto per la confezione) e poi siamo partiti per Berlino. E dobbiamo dire che i Palo Alto non ci hanno affatto deluso.
Design semplice ma solido
Questi auricolari e la loro custodia non vinceranno premi per il design più creativo: hanno una struttura piuttosto “classica”. Il che, però, non è affatto una critica: in questa fascia di prezzo la sostanza conta più del design. Anche la colorazione nera che abbiamo testato risulta semplice (trovate anche la versione bianca e quella lilla).
La custodia è un parallelepipedo stondato, con la porta USB-C in basso e il gancio per il laccetto sul lato destro. Aprendo la custodia (con un click piuttosto soddisfacente) troviamo i due auricolari saldamente ancorati con dei magneti.
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Gli auricolari risultano altrettanto semplici: uno stelo lungo giusto abbastanza per la scritta urbanista, una capsula ergonomica e gommini in silicone (per un totale di tre diverse dimensioni). Risultano però molto leggeri e davvero molto comodi. Sono realizzati in plastica, e Urbanista ci dice essere plastica riciclata.
La forma anatomica della capsula permette di aderire perfettamente alle orecchie (o, almeno, alle nostre orecchie) e restare ben saldi anche camminando di fretta per non perdere il treno a Berlino. E una volta tornati a casa, ci hanno anche fatto compagnia in palestra senza troppi problemi (anche se i corridori vorranno una soluzione dedicata). La certificazione IP54 certifica resistenza a polvere e spruzzi d’acqua, quindi non abbiamo avuto paura di sporcarli un po’ di sudore durante gli allenamenti.
Qualità dell’audio solida (e un po’ di personalizzazione)
Urbanista ha dotato questi auricolari di driver da 10 mm rivestiti in titanio, che ci sembrano davvero eccellenti nella riproduzione dei bassi, che anche nella configurazione di default prendono un po’ il sopravvento rispetto alle frequenze più alte. Utilizzando l’app per regolare l’equalizzatore, troviamo che aumentare il profilo dei bassi sia davvero coinvolgente per l’hip-hop: Kendrick Lamar ci scuote il cranio in Humble. Ma per il pop (Taylor Swift, Sabrina Carpenter) e il cantautorato italiano (per qualche ragione stiamo passando una fase Gino Paoli), meglio aumentare il tremble. Anche perché, pur con profilo sbilanciato verso le frequenze alte, i bassi restano ben percepibili.
Gli Urbanista Palo Alto si sono dimostrati meno versatili di quanto avremmo voluto durante i test di questa recensione: tracce complesse jazz e di musica classica non brillano. Ma il suono risulta molto preciso e ben calibrato per playlist più “moderne”, e il volume potente e chiaro per audiolibri e podcast. Non sono cuffie per audiofili (mancano anche i codec per lo streaming lossless, seppur c’è il Bluetooth 5.3), ma per il prezzo offrono buone prestazioni. E se ascoltate musica con bassi importanti, sono perfette per voi.
Recensione Urbanista Palo Alto: ANC e trasparenza
Urbanista ha fornito i Palo Alto di una buona cancellazione del rumore, fino a 45db. Se già di per sé gli auricolari isolano fisicamente piuttosto bene, per via dell’ottima aderenza, l’ANC fa un discreto lavoro. In aereo o sui mezzi pubblici non ci isolano completamente, ma rimuovono la maggior parte dei suoni fastidiosi. Anche ascoltando podcast (che non coprono il rumore esterno su tutta la frequenza come potrebbe fare una traccia musicale), siamo riusciti a seguire le voci dei presentatori sia in decollo che in atterraggio.
Potete regolare l’ANC su tre valori, anche se abbiamo trovato piuttosto precisa la modalità adattiva. Ci sono prodotti che fanno meglio, anche nella fascia di prezzo sotto ai 100 euro. Tuttavia, ci sembra che i Palo Alto assolvano al compito di ridurre il rumore e le distrazioni.
La modalità trasparenza ci sembra adeguata al prezzo: preferiremmo che il volume delle voci esterne fosse un poco più alto, ma è tutto sommato chiaro e comprensibile.
Microfoni e qualità delle chiamate
Gli auricolari utilizzano sei microfoni, cosa che non solo aiuta per l’ANC ma rende le chiamate davvero semplici. Anche in ambienti rumorosi dall’altro capo del telefono ci sentivano benissimo. Un po’ di fruscio trapela usandole su un monopattino elettrico o in bicicletta. Restano comunque utilizzabili anche in queste situazioni.
Comandi, app e connettività
Gli auricolari sono dotati di controlli touch e di un sensore di rilevamento in-ear, che mette automaticamente in pausa la riproduzione quando si rimuove un auricolare. Quest’ultimo ci sembra molto preciso: non abbiamo mai tolto un auricolare senza che la musica non si fermasse, e ogni volta che abbiamo rimesso le cuffie apposto la musica è ripartita.
Trovate i comandi touch sulla parte alta dello stelo. Basta toccarli una volta per fare play/pause o rispondere alle chiamate, mentre potete personalizzare dall’app cosa succede con la pressione lunga. Le possibilità non sono molte, ma la gestione dei controlli è precisa.
Dall’app Urbanista Audio potete gestire il profilo sonoro degli auricolari, attivare la modalità ANC o trasparenza, gestire gli aggiornamenti. Potete inoltre gestire la connessione multipoint, che permette di collegare gli auricolari a due dispositivi contemporaneamente, passando facilmente dall’uno all’altro. Una comodità extra, che fino a poco tempo fa era riservata ai dispositivi più costosi.
Autonomia ottima e ricarica completa
Se l’audio carico di bassi e l’ergonomia ci sono piaciute, l’autonomia è la migliore qualità di questi auricolari — e ciò che li rende perfetti per chi viaggia. La batteria capiente degli Urbanista Palo Alto e la tecnologia ultra-low power DSP per la connessione consento di arrivare a 8 ore di riproduzione senza ANC, che con la custodia di ricarica diventano 45 ore. Con l’ANC attiva, l’autonomia scende a 6 ore per gli auricolari e 33 ore totali. Nei nostri test, i risultati non erano lontani da quelli pubblicizzati da Urbanista: l’autonomia per il prezzo è semplicemente ottima.
Inoltre, la custodia si ricarica completamente in 90 minuti tramite pad wireless o cavo USB Type-C. Una ricarica rapida di 15 minuti fornisce 2 ore di ascolto. Trovare sia la ricarica rapida che quella wireless è davvero ottimo in questa fascia di prezzo. La ricarica wireless, però, non è magnetica e richiede una certa precisione per funzionare: controllate sempre che si accenda il LED sulla custodia.
Recensione Urbanista Palo Alto: valgono la pena?
Gli auricolari sono acquistabili sul sito ufficiale Urbanista al prezzo di 79 euro, mentre su Amazon potete già trovarle con un prezzo ribassato di qualche euro. Per questa cifra, offrono un profilo molto spostato sui bassi (cosa che piace a molti utenti), una discreta cancellazione del rumore e un’autonomia davvero buona. In nessuna di queste categorie primeggia, ma fornire un pacchetto completo ci sembra più importante in questa fascia di prezzo.
Fascia di prezzo che, tuttavia, offre alternative davvero eccellenti sotto i 100 euro (come potete vedere dal nostro articolo sui migliori auricolari). Ci sono auricolari che offrono funzionalità complete anche per qualche decina di euro in meno. Tuttavia, pensiamo che se amate i bassi potenti e viaggiate molto (e quindi avete bisogno di ANC e tanta autonomia), le Urbanista Palo Alto siano un’alternativa interessante. A un prezzo più che onesto per un paio di auricolari true wireless.
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