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La Polo compie 50 anni: storia della “piccola” di casa Volkswagen

Nel 2025 la Volkswagen Polo festeggia un compleanno importante e arriva il nuovo restyling

Nel 2025 Volkswagen celebra un importante traguardo: il cinquantesimo anniversario della Polo, un’auto che ha accompagnato generazioni di automobilisti, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’industria europea e mondiale. Con sei generazioni e oltre 20 milioni di unità vendute, è diventata molto più di una semplice utilitaria. E per festeggiare i 50 anni arriva un nuovo restyling. La sua storia.

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Golf I. Fonte: volkswagen.com

1974: le origini della Volkswagen Polo

La Volkswagen Polo nasce in un momento storico cruciale per il settore automobilistico europeo. Nel 1974 la Casa tedesca introduce la Golf, che ridefinisce immediatamente il concetto di hatchback compatta. Parallelamente, il gruppo sperimenta con l’Audi 50, un modello a trazione anteriore progettato per il segmento delle utilitarie, che però si rivela un fallimento commerciale a causa del prezzo elevato.

Volkswagen decide allora di sfruttare la base tecnica dell’Audi 50 per creare un modello più accessibile: nasce così la Polo, che viene presentata ufficialmente l’anno dopo, nel 1975.

La Polo MK1, così si chiama la prima generazione, si distingue per le sue dimensioni compatte (lunghezza 351 cm, larghezza 156 cm, altezza 134 cm) e il peso contenuto sotto i 700 kg. È un’auto progettata per rispondere alle esigenze del tempo: economica nei consumi, grazie ai motori quattro cilindri da 0,9 e 1,1 litri, e soprattutto versatile.

Esce anche una versione sportiva GT, con un motore 1,3 litri da 60 CV, offre prestazioni interessanti per l’epoca, raggiungendo una velocità massima di 154 km/h.

La Volkswagen Polo MK1 diventa rapidamente una delle scelte preferite dagli automobilisti europei, grazie al suo prezzo competitivo e alla sua praticità. Un’intuizione che si rivela un successo: l’auto risponde ai bisogni di un vasto pubblico, soprattutto in un periodo segnato dalla crisi petrolifera.

La seconda generazione nel 1981

La seconda generazione della Polo arriva nel 1981 – e rimane in produzione fino al 1994. Il nuovo modello ha un design più squadrato e funzionale, ispirato alle mini station wagon. La Polo II introduce anche una nuova idea di utilitaria, più pratica, più solida e più versatile.

Tra le novità più importanti della seconda generazione ci sono i motori più potenti e l’introduzione di tecnologie avanzate per l’epoca, come l’iniezione elettronica e il catalizzatore. Il modello G40, con il suo compressore volumetrico e un motore da 113 CV, è una pietra miliare nella storia delle utilitarie sportive.

Inoltre, la Polo II diventa un simbolo di emancipazione per molti cittadini della Germania Est durante la caduta del Muro di Berlino nel 1989. Per gli automobilisti che abbandonano le Trabant, la Volkswagen Polo diventa un simbolo di ritrovata libertà e modernità.

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Polo II. Fonte: volkswagen.com

1994: l’anno della “Baby Golf”

La terza generazione della Polo arriva nel 1994, segnando un’ulteriore evoluzione in termini di design, tecnologia e sicurezza. Cresciuta in dimensioni rispetto ai modelli precedenti, con una lunghezza di 371 cm, la Polo III abbandona il design da station wagon per adottare una carrozzeria a due volumi più moderna e accattivante.

Per la prima volta, poi, viene offerta una versione a cinque porte e viene così rinominata “Baby Golf”. Anche gli interni registrano un salto di qualità notevole, con materiali di alta qualità e finiture curate che fanno impallidire molte concorrenti dell’epoca. Inoltre, la terza generazione introduce dispositivi di sicurezza avanzati, come gli airbag, che iniziano a diventare standard nel segmento delle utilitarie.

Le motorizzazioni variano dal piccolo 1.0 da 50 CV al performante 1.6 16V da 125 CV della versione GTI, capace di superare i 205 km/h.

La terza generazione della Volkswagen Golf segna anche l’inizio della collaborazione tra Volkswagen e Seat, con la Polo III che condivide la piattaforma con la nuova Ibiza.

Volkswagen Polo si fa audace nel 2002

Con la quarta generazione, introdotta nel 2002, Volkswagen punta su un design più audace, caratterizzato dai quattro fari anteriori. Tuttavia, la scelta stilistica non incontra il favore del pubblico e la Polo IV viene considerata da molti un passo falso.

Nonostante le critiche all’estetica, dal punto di vista tecnologico vengono introdotte importanti innovazioni. Il motore diventa un 1.4 FSI a iniezione diretta e la versione GTI con motore 1.8 turbo da 150 CV, che nella variante più potente raggiunge i 180 CV.

Nel 2005 Volkswagen cerca quindi di rilanciare il modello con un restyling che semplifica il design del frontale, ma la quarta generazione rimane una delle meno amate nella storia della Polo.

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Polo IV. Fonte: volkswagen.com

2009: l’utilitaria ritorna in grande

Il 2009 vede l’arrivo della quinta generazione. A differenza della quarta, il nuovo modello viene accolto con entusiasmo grazie a un design moderno e aggressivo, sospensioni raffinate e interni di alta qualità. La Polo V conquista così il titolo di Auto dell’Anno 2010 e diventa anche un riferimento per il segmento delle utilitarie.

La quinta generazione introduce molteplici innovazioni tecnologiche, tra cui il cambio DSG a doppia frizione e sistemi di infotainment avanzati.

La versione R WRC, ispirata al modello da rally, rappresenta il culmine delle prestazioni sportive, con un motore 2.0 TSI da 220 CV e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6,4 secondi.

La sesta generazione verso il futuro

La sesta generazione della Volkswagen Polo, lanciata nel 2017, rappresenta un ulteriore salto evolutivo. Basata sulla piattaforma modulare MQB, questa generazione è più grande, più spaziosa e tecnologicamente avanzata rispetto alle precedenti.

La versione GTI, con un motore 2.0 TSI da 200 CV, conferma la vocazione sportiva del modello.

Con l’ultimo restyling del 2021, la Polo VI riceve ulteriori aggiornamenti tecnologici, confermandosi una delle utilitarie più avanzate e complete sul mercato. Nonostante l’arrivo di nuovi modelli elettrici, la Polo continua a rappresentare una scelta popolare per chi cerca un’auto compatta, affidabile e performante.

Ora manca solo il nuovo restyling pensato per celebrare i suoi 50 anni di storia.

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Polo V. Fonte: volkswagen.com

Qual è il futuro della Volkswagen Polo?

Con l’avvento dei veicoli elettrici, il futuro della Polo è incerto. Volkswagen non ha ancora annunciato una versione elettrica della Polo, ma non è escluso che il nome possa essere utilizzato per un nuovo modello a zero emissioni. Nel frattempo, la Polo continua a evolversi.

In cinquant’anni di storia, la Volkswagen Polo ha dimostrato di essere molto più di una semplice utilitaria. Ha saputo adattarsi ai cambiamenti del mercato, anticipando le esigenze degli automobilisti e diventando un simbolo di qualità, innovazione e versatilità.

Mentre si celebra questo importante anniversario, la Polo rimane un’icona senza tempo, pronta a continuare la sua evoluzione ancora per decenni a venire.

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Source
Volkswagen Polo

Autore

  • Ileana Dugato

    Il telecomando in una mano, il joystick nell’altra, un libro sul comodino e quattro ruote per sfrecciare con stile al volante con la sua playlist di fiducia in sottofondo. Ama digitare sulla tastiera, bere tisane e tifare Ferrari.

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