Ci sono pochi personaggi talmente famosi ed amati da avere una fama che li precede. Uno di questi è Chris Bangle, geniale designer statunitense, CEO della Chris Bangle Associates, amante dell’Italia e del Piemonte e grande nome nel panorama automobilistico mondiale.
Da sempre le idee, i lavori e le dichiarazioni di Chris Bangle dividono e fanno discutere.
E durante l’evento VTM che si è tenuto a Torino, come da previsioni, Chris Bangle ha spaccato le opinioni.
Nella splendida cornice del Teatro Regio del capoluogo piemontese, l’ormai italo-americano Bangle ha fatto conoscere al mondo le sue idee sul futuro della mobilità urbana, che deve completamente ribaltare le abitudini attuali, rivedere la forma e la funzione dell’auto.
Un futuro che deve rincorrere lo spirito dei tempi, lo Zeitgeist. Un futuro 90/10.
Confusi? Vediamo nel dettaglio il suo intervento, per capire e comprendere la sua idea di futuro della mobilità.
Chi è Chris Bangle?
Non possiamo parlare delle idee portate a VTM da Chris Bangle senza fare un piccolo passo indietro sulla sua carriera.
Classe 1956, nato a Ravenna (non quella Romagnola, quella in Ohio, Stati Uniti), Bangle iniziò la sua carriera di designer automobilistico nel 1981 entrando in Opel, ma è in FIAT che si fa conoscere al mondo.
Sua la firma su Alfa Romeo 145 e sulla celebre FIAT Coupè, auto con un design spigoloso, rigoroso ma estroso.
Diventa però celebre in tutto il mondo entrando in BMW nel 1992, e da direttore del design stravolge tutti i dogmi della Casa bavarese un decennio dopo.
Il periodo Bangle dei prodotti BMW è uno dei più originali e controversi nel panorama automobilistico mondiale. Le BMW “by Bangle” sono audaci, coraggiose e molto diverse dalle precedenti, e ancora oggi hanno una linea attuale ed interessante.
BMW Serie 5 E60, Serie 3 E90, Serie 1 E87, passando per la (in)dimenticabile Serie 7 E65.
Tutte automobili che viste oggi hanno qualcosa di speciale, una linea ardita, un design sportivo e dinamico.
Dopo le critiche al suo lavoro e la voglia di “rallentare” dalla vita frenetica dell’industria automobilistica, all’inizio degli anni ’10 si trasferisce a Clavesana, in Piemonte, in mezzo alle Langhe, dove fonda la sua azienda, la Chris Bangle Associates, e si impegna anche per valorizzare del territorio che lo ha adottato.
Sue sono infatti le Panchine Giganti sparse per tutto il territorio delle Langhe, un modo per attirare turisti da tutto il mondo.
Per questo ha scelto proprio il palcoscenico dell’incontro VTM di Torino per parlare della sua visione del futuro dell’auto.
Una città e un territorio a cui è particolarmente legato per aprire al mondo le sue idee.
Seguire lo Zeitgeist, lo spirito dei tempi
Visto il lunghissimo periodo di lavoro in Germania, l’influenza tedesca si vede spesso nelle idee e nel modo di parlare di Bangle, che tiene un discorso davvero ispirato sul palco del VTM di Torino.
“Il mondo dell’auto sta cambiando. Siamo in mezzo ad una tempesta perfetta.
La gente lavora da casa, quindi meno persone hanno bisogno dell’auto. Quindi, gli acquisti sono in diminuzione, così come le patenti conseguite.
E chi li biasima: con tutto quello che succede nel mondo, è difficile essere felici acquistando un’auto!”
“Il mondo sta cambiando, e con lui deve cambiare l’auto, il modo di possederla.
Noi abbiamo sempre visto l’auto in un modo solo, e continuiamo a vederla sempre nello stesso modo.
Ma non è lì che va lo Zeitgeist.”
Zeitgeist è un termine tedesco che, come molti nella lingua teutonica, raccoglie in sé un significato molto profondo.
Si può tradurre come “spirito dei tempi”, ciò che piace e scalda i cuori delle persone in tutto il mondo.
“Negli anni ’60 lo Zeitgeist era nell’auto, nell’auto sportiva. La prima Ford Mustang era Zeitgeist. Libertà, potenza, indipendenza.
Noi da quegli anni abbiamo continuato a pensare alle stesse idee, agli stessi ideali, senza mai cambiarli.
Ed ora ci scontriamo con la realtà: i soldi stanno dove sta lo Zeitgeist, e l’automotive ad oggi non è nello spirito dei tempi.”
L’errore con l’elettrico: applicarlo ad un concetto tradizionale
Per Bangle, l’elettrico può essere una delle soluzioni per il futuro dell’automotive, ma a suo parere si sta sbagliando il target.
“Tutti qui in questo evento VTM sappiamo che l’auto elettrica ha dei limiti. Batterie, autonomia, longevità.
Il problema maggiore però è che non stiamo innovando.”
“Ora si sta applicando la tecnologia dell’auto elettrica ai concetti tradizionali dell’auto: aerodinamica, veloce, velocissima anzi.
Lo Zeitgeist in questo momento è nelle emozioni. Viviamo nell’era delle Emoji, la gente vuole emozionarsi.
La risposta ad oggi del mondo dell’auto? Emozionarsi tramite delle prestazioni assurde ed accelerazioni da Formula 1. Ma il pubblico non vuole quello. Non interessa più la prestazione pura in un’auto!
“Anche il resto dell’auto è tradizionale: fatta con materiali tradizionali, forme tradizionali, tecniche di produzione tradizionali.
Per riuscire ad entrare nel nuovo mondo della mobilità bisogna cambiare piano di visione.
il Car Sharing sta prendendo sempre più piede, perché le persone non vogliono più pagare un bene che per il 90% della sua vita rimarrà inutilizzato. Pagano solo per il 10% dell’uso di un’auto, per andare da A a B, e basta.
Perchè allora non ridare dignità e trovare nuova importanza a quel 90% di tempo “buttato”?
Perchè non rendere quel 90% il centro della vita dell’auto?“
VTM Torino, ecco l’innovazione: l’auto 90/10
Ed è proprio su questo punto che Bangle vuole totalmente cambiare la percezione dell’auto.
Non si deve cambiare l’auto in quanto mezzo di trasporto, ma in quanto bene personale.
“Vi faccio un esempio: in Cina e Giappone, moltissimi utenti di servizi di Car Sharing prenotano le auto e percorrono 0 km. Perché? Perché cercano nell’auto un luogo personale, intimo, uno spazio solo per sé stessi.
Ed ecco che abbiamo trovato lo Zeitgeist, l’emozione viene da qui: dall’avere un posto personale, uno spazio proprio.”
“Da qui nasce il mio progetto 90/10, culminato al momento con il nostro prototipo RedSpace Reds.
Come vedete, è un’auto da città. Per un’auto da città, non serve che sia aerodinamica e adatta a fare lunghi viaggi.
Supera i 100 all’ora, ha un’autonomia sufficiente per una settimana di viaggio e soprattutto è pensata per essere vissuta anche da ferma, per sfruttare al massimo il 90 senza compromettere il 10.
Ho completamente cambiato il modo di vedere l’auto. La linea è strana, simpatica, sembra disegnata da un bambino… Cosa c’è di più emozionale di qualcosa che ci ricorda i bambini?”
La base della Reds ha una lunghezza identica a quella di una Smart, quindi è compattissima.
C’è però spazio per 4 persone all’interno.
Il tetto è più ampio del pianale, in modo da regalare agli occupanti ombra continua per non dover accendere sempre l’aria condizionata.
I vetri sono tanti, ampi, storti, e all’interno c’è spazio per lavorare, stirarsi le gambe, giocare ai videogiochi o chiacchierare con gli amici.
“Noi abbiamo sempre disegnato prima l’esterno e poi pensato all’interno.
In un mondo 90/10, invece, il tempo passato all’interno diventa molto più importante di quello passato all’esterno! Per questo il nostro focus deve cambiare.”
Rivolgendosi poi al pubblico della kermesse VTM presente (e debitamente distanziato) all’interno del Teatro Regio, chiede con forza: “Quand’è l’ultima volta che avete provato a pensare a cambiare il mondo dell’auto? Dobbiamo ritrovare la forza di rinnovare, di reinventare! Anche in fatto di materiali: all’interno, Reds usa materiali particolari, inusuali, e all’esterno è possibile montare pannelli fatti di materiali che assorbono gli inquinanti nell’aria!”
Bangle a VTM: ribaltare tutto per tornare ad andare avanti
Come si è intuito, Bangle non è intenzionato ad accontentarsi per il futuro dell’auto, anzi.
Secondo l’americano, infatti, l’unico modo per riuscire a far tornare in auge l’auto è cambiarla totalmente.
“Non dobbiamo più, non possiamo più pensare all’auto in maniera tradizionale. Per far tornare l’auto in cima ai desideri delle persone, dei giovani e dei meno giovani, dobbiamo totalmente rivoluzionarla.
Cent’anni fa nessuno avrebbe dato un euro alla diffusione dell’auto, invece oggi guardate dove siamo arrivati.”
Secondo Bangle durante il suo intervento all’evento VTM di Torino, c’è bisogno pensare di rivoluzionare non solo il mondo dell’auto ma le intere aziende, che devono ispirarsi alla legge della conservazione del momento angolare.
Se io faccio girare una trottola, e poi la ribalto, questa torna a girare in avanti quasi immediatamente.
Questo è ciò che il mondo dell’auto deve fare: rivoluzionarsi, ribaltarsi, ma poi ritornare in piedi e andare sempre bene avanti.
- Lewin, Tony (Autore)
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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