È tornato il festival di Sanremo in presenza. Tra novità e conferme, sorprese, commozioni e polemiche (poche quest’anno, almeno fino ad ora).
Anche se per qualcuno, come vedremo, non è stato facile vedere le gesta di Amadeus e Fiorello. Più in generale, l’inizio del refarming delle frequenze del digitale terrestre ha creato a diversi telespettatori alcuni problemi di ricezione.
Ecco allora che, per ovviare al disservizio, la Rai mette a disposizione una smart card gratuita per poter fruire dei propri canali via satellite.
Scopriamo di più su questa iniziativa, e vediamo perché alcuni telespettatori non hanno potuto sintonizzarsi sul Festival di Sanremo, che ha preso il via martedì 2 febbraio.
Facciamo infine il punto su come stanno cambiando le frequenze del digitale terrestre a partire dal gennaio del 2022.
La smart card gratuita della Rai
Le frequenze del digitale terrestre stanno cambiando. Il passaggio, iniziato lo scorso 3 gennaio per otto Regioni, si concluderà il prossimo 14 marzo.
Ma l’operazione, almeno inizialmente, può creare problemi di ricezione agli utenti. Per questo la Rai ha pensato a una smart card gratuita. E il motivo è ben spiegato nella pagina del sito ufficiale Rai tramite cui è possibile richiedere la card satellitare. Si legge: “Se durante il periodo di transizione verso la nuova Tv Digitale terrestre, a seguito dell’attuazione del nuovo Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze, hai difficoltà nella ricezione dei canali Rai, potrai continuare a vedere la nostra offerta via satellite attraverso l’utilizzo della Smart Card Satellitare Rai.”
Chiariamo che l’operazione della Rai è dovuta, perché la tv di Stato è tenuta – da contratto di servizio – ad assicurare la costante visibilità dell’intera programmazione su tutto il territorio nazionale.
Chi può richiedere la smart card gratuita
Può richiedere la smart card gratuita messa a disposizione dalla Rai chi ha problemi di ricezione. Dovrà però risiedere nelle zone che sono gradualmente coinvolte nella risintonizzazione delle frequenze secondo il piano nazionale di refarming.
La richiesta verrà presa in carico e un ente terzo individuato dal Ministero dello Sviluppo Economico si occuperà di verificare le effettive difficoltà di ricezione.
Come richiedere la card
La richiesta può essere fatta esclusivamente online. Occorrerà inserire i propri dati in un form, allegare un documento d’identità valido e scegliere come ricevere la card.
Se dopo le verifiche saranno riscontrate reali difficoltà nel ricevere i canali nella località segnalata, si avrà diritto alla smart card gratuita.
Dove ritirare la smart card gratuita
Le modalità di ricezione della smart card gratuita sono due. O alla sede Rai della propria Regione o presso il proprio domicilio. In questo secondo caso l’utente dovrà pagare le spese di spedizione, che sono state fissate a 11 euro per tutto il territorio nazionale.
Cosa fare una volta ottenuta la card
Una volta ricevuta la smart card gratuita (già attiva), occorre inserirla in un decoder o in una cam certificati, ovvero prodotti dalla società Digiquest. Indispensabile, naturalmente, anche la parabola, trattandosi di una ricezione satellitare.
Assieme alla smart card gratuita si riceverà una lettera con le indicazioni per acquistare un decoder o una cam certificati. L’acquisto del dispositivo sarà a carico dell’utente. Ricordiamo che anche nel 2022 è possibile fruire del bonus decoder, per quanto decurtato da 50 a 30 euro.
Completato il processo di refarming delle frequenze non dovrebbe più essere necessaria la card. Anche se, leggiamo nelle faq, “potrebbero comunque rimanere delle esigue porzioni di territorio non raggiunte dal segnale digitale terrestre”.
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Sanremo sì, ma non per tutti
Abbiamo parlato di problemi di ricezione dei canali Rai. Ne sanno qualcosa i telespettatori che non hanno potuto vedere la prima puntata del Festival di Sanremo, andata in onda martedì 2 febbraio.
Ma soprattutto i molti che, nei giorni precedenti, proprio a causa del refarming hanno segnalato diversi problemi. I principali? La mancata ricezione dei canali Rai (soprattutto Rai News 24) o dei telegiornali regionali. In quest’ultimo caso, una grande quantità di utenti si è ritrovata ad assistere a telegiornali di altre regioni.
Il refarming
La prima tranche del refarming, iniziato il 3 gennaio, si completerà il 14 marzo. E riguarderà otto regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna.
In queste zone, secondo un calendario che in alcuni casi suddivide anche una stessa provincia in più aree, verranno gradualmente spente le frequenze in 700 MHz, che saranno liberate a favore della tecnologia 5G.
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