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Digitale terrestre: da maggio cambiano le frequenze in cinque regioni

Ecco come risintonizzare la TV

Con il mese di maggio siamo entrati nell’ultima fase del refarming del digitale terrestre, che porterà all’adozione in tutto il nostro Paese del DVB-T2, ovvero dell’alta qualità.

Il processo era iniziato lo scorso 20 ottobre, col passaggio di alcuni canali Rai e Mediaset in Hd. Più precisamente, la fase iniziale aveva coinvolto solo alcuni canali, e non le emittenti per così dire ammiraglie. Nulla era dunque cambiato per Rai Uno, Rai Due, Rai Tre, RaiNews 24. E, sul versante Mediaset, per Canale 5, Italia 1 e Rete 4.

Era poi iniziato il refarming (riassegnazione), ovvero il passaggio dei canali sulle nuove frequenze del digitale terrestre.

Aveva fatto da apripista la Sardegna, tra il 15 novembre 2021 e il 4 gennaio 2022. Dopo di che, nell’anno in corso, era stata stabilita una calendarizzazione che va concludendosi proprio tra maggio e giugno.

Digitale terrestre: il calendario del refarming

Da gennaio a marzo, otto regioni hanno spostato il segnale sulle nuove frequenze del digitale terrestre. E cioè Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna.

Da marzo a maggio è stata la volta delle regioni del Centro adriatico e del Sud. Il refarming ha quindi toccato Abruzzo, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Ed eccoci alla tappa conclusiva del refarming delle frequenze del digitale terrestre. Dal primo maggio è la volta di Campania, Lazio, Liguria, Toscana e Umbria. Ovvero quella che il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiamato Area 1b.

La conclusione dell’intero processo sul territorio nazionale è prevista per il 30 giugno.

frequenze digitale terrestre

Cosa succede con il refarming

Ma il refarming delle frequenze del digitale terrestre, in concreto, in cosa consiste?

Si tratta del passaggio dal formato di compressione Mpeg-2 a quello Mpeg-4, ovvero a una qualità decisamente maggiore. Che permette di raggiungere una risoluzione massima Full Hd 1080i

Inoltre, il piano di riorganizzazione delle frequenze del digitale terrestre permette di liberare la banda 700 MHz, che sarà sfruttata dalla tecnologia 5G.

Il definitivo passaggio al nuovo digitale terrestre, il DVB-T2, avverrà solo nel gennaio del 2023, con lo spegnimento di tutti i vecchi canali a favore dei nuovi.

Cosa fare?

Come dovrà comportarsi, a partire da maggio, chi abita in una delle cinque regioni dell’Area 1b e possiede un televisore?

Non ci saranno grosse difficoltà per i residenti in Campania, Lazio, Liguria, Toscana e Umbria. Che tra l’altro, su una pagina del sito del Mise, possono inserire il nome del proprio comune e verificare il giorno preciso in cui avverrà refarming.

Il punto fondamentale, anzitutto, è questo: se prima della riorganizzazione delle frequenze si vedeva la TV in Hd, continueremo a vederla. Non avremo alcun bisogno di acquistare un nuovo apparecchio e nemmeno un decoder di ultima generazione.

La risintonizzazione dei canali

Anche in questo caso, sarà tutto molto semplice. Se l’apparecchio televisivo in proprio possesso ha la sintonizzazione automatica, non servirà nessun intervento da parte nostra. Viceversa, occorrerà una normale risintonizzazione manuale dei canali. Come effettuarla?

In poche mosse. Si preme il tasto Menu del telecomando, si entra nella sezione Canali e si deve selezionare Ricerca canali. È possibile che sia richiesto un codice pin di sblocco, che solitamente corrisponde a una di queste sequenze: 0000, 1111 o 1234. Ovviamente, alla prima sincronizzazione è possibile che lo si sia cambiato e se ne sia scelto uno facile da memorizzare. Poi si deve scegliere Ricerca automatica e avviare il processo. Il televisore farà partire l’operazione, alla fine della quel si dovrà semplicemente premere il tasto Exit.

I televisori che non supportano l’Hd

Se prima del refarming non vedevamo l’Hd, occorre invece cambiare apparecchio o decoder.

Come saperlo? Sintonizzandosi ad esempio sul canale 501, RaiUno Hd, che a refarming avvenuto si sposterà sul canale 1. Se il canale non si vede (nemmeno dopo la risintonizzazione) è l’ora di acquistare una nuova TV o un nuovo decoder.

Decoder DVB-T2 HD 1080p SINTONIZZAZIONE AUTOMATICA Decoder...
  • DECODER VENDUTO GIA' AGGIORNATO ALL'ULTIMA VERSIONE, NON EFFETTUARE NESSUN AGGIORNAMENTO IN FUTURO
  • CONTENUTO SPEDITO: Decoder DIGITALE TERRESTRE GX1 DVB-T2 AGGIORNATO nessun problema Canali Mediaset HD (è compatibile...
  • SINTONIZZAZIONE AUTOMATICA: PASSAGGI: 1)INSERIRE IL CAVO ANTENNA AL DECODER 2)INSERIRE CAVO HDMI O SCART AL DECODER E AL...

I due bonus

Per farlo è possibile giovarsi di due bonus governativi.

Il primo, del 2020, è cumulabile con quello più recente. Può fruirne solo chi ha un reddito inferiore ai 20.000 euro annuali e dà diritto a uno sconto di 30 euro (50 prima dell’introduzione del bonus 2021) per l’acquisto di un decoder o di un televisore compatibile col sistema Dvb-T2.

L’incentivo del 2021 è un bonus rottamazione, a favore di tutti i residenti in Italia purché in regola col pagamento del canone TV. Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo incentivo, che riguarda gli apparecchi acquistati prima del 22 dicembre 2018.

Il bonus 2021 dà diritto a uno sconto del 20%, per un massimo di 100 euro, sull’acquisto di un nuovo televisore. E scadrà il 31 dicembre 2022, salvo successivi rifinanziamenti che si sommeranno al plafond iniziale di 250 milioni di euro.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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