Airpeak S1: Sony spicca il volo

La voce era nell’aria da tempo e ora abbiamo la conferma: Sony col suo Airpeak S1 entra di peso nel mercato dei droni.

Il nuovo drone è, sinceramente, grande e caro. Con tutti i suoi buoni motivi per essere così. Partiamo dalla dimensione imponente, intuibile solo a guardarlo; non abbiamo ancora le dimensioni precise ma si sa che le eliche sono larghe 17 pollici quindi circa 43 cm l’una. Da un lato dovrebbe essere circa un metro e dall’altro poco meno.

La scelta della dimensione è di natura strategica; con l’Airpeak S1 Sony dichiara di immettere in commercio il più piccolo drone per… far volare le fotocamere Alpha o videocamera come la FX3. Da qui tutta una serie di conseguenze: fotocamera voluminosa e molto più pesante di una GoPro, per esempio, portano ad una gimbal più grande (e pesante) e quindi ad un aeromobile effettivamente imponente.

Airpeak S1 è il drone più leggero per sostenere fotocamere Sony Alpha o videocamere con la FX3

Va poi aggiunto che è inutile andare ad aggredire il mercato dei droni più piccoli ormai ben controllato da altre realtà. Con Airpeak S1 l’ecosistema Sony si arricchisce di un sistema proprietario per far volare le sue fotocamere, dando senso ad un drone così evidente.

Un corpo così grande permette caratteristiche di volo di rispetto per la sua classe. La velocità massima, senza carico e senza limitazioni, arriva a 90km/h. Il drone riesce a sostenere il volo con venti contrari fino a 72km/h.

L’autonomia di volo ufficiale, senza carico, raggiunge i 22 minuti mentre quella più pratica è attorno ai 12 minuti; in questo caso la configurazione di volo è stata quella con fotocamera α7S III e obiettivo FE 24mm F1.4 GM. 

Le prestazioni di volo dell’Airpeak S1 sono garantite da una coppia di telecamere interne; sono disposte in modo da avere una visione stereoscopica, configurazione che permette una basilare ricostruzione 3D dell’ambiente di volo. Le informazioni 3D aiutano il drone a rilevare gli ostacoli e a correggere il volo, anche in assenza di copertura GPS. Le gambe sono retrattili, quindi una volta in volo non ci saranno impedimenti visivi per le riprese.

Per un dispositivo tecnologico così impegnativo è importante poter disporre di un adeguato supporto software. Il drone Airpeak S1 può volare grazie piani di volo impostati tramite una piattaforma web. La precisione di volo è tale da poter ripetere lo stesso percorso più volte.

Pianificazione voli con Airpeak Cloud Service

Le prestazioni del drone, oltre alla potenza, sono garantite da un supporto software/hardware di livello professionale. Per il volo è necessario, al momento, disporre di un device Apple (iPad o iPhone) da abbinare al telecomando. Possiamo pilotare il drone da soli oppure, come accade nelle riprese più avanzate, con un operatore macchina che gestirà la gimbal e la fotocamera. Parlando di gimbal va fatto notare che Airpeak S1 viene fornito senza; tra gli accessori è presente la infatti gimbal dedicata Gremsy “T3 for Airpeak”, che dovrebbe avere un prezzo di circa €1500.

Parlando quindi di prezzi si stima che il valore di vendita, non ancora ufficiale, sia di circa €7500,00 con due paia di eliche, il telecomando, due batterie ed il caricabatterie. Sarà disponibile nell’autunno di quest’anno.

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