Come le aziende tech e del settore della moda stanno aiutando il popolo ucraino

Mentre il conflitto in Ucraina prosegue, molte aziende – nell’ambito tech, della moda e di altri settori – hanno deciso effettuare donazioni e mostrare il loro supporto, mettendo a disposizione i loro servizi in modo da aiutare quanto possibile la popolazione ucraina. Da SpaceX a Tesla passando per Airbnb, Armani e Gucci, ecco come le grandi aziende stanno creando campagne per donazioni e aiuti all’Ucraina.

Gli aiuti all’Ucraina da parte delle aziende tech

Tra le aziende che stanno aiutando attivamente l’Ucraina troviamo SpaceX, con a capo Elon Musk. Il 26 febbraio Mykhailo Fedorov, vice primo ministro ucraino e ministro della trasformazione digitale, ha chiedo ad Elon Musk di fornire all’Ucraina il servizio Starlink e le sue parabole per poter mantenere attiva la connessione internet nel paese. Poche ore dopo Musk ha affermato di aver attivato il servizio e dopo un paio di giorni è arrivato un carico di parabole in Ucraina. Fedorov, il 9 marzo, ha poi avvisato tramite Twitter che era arrivato un secondo carico di parabole.

SpaceX è una delle numerose società che hanno iniziato a svolgere un ruolo attivo nel supportare l’Ucraina nella lotta contro la Russia. Tesla sta consentendo a qualsiasi veicolo elettrico di utilizzare le sue stazioni di ricarica lungo i confini dell’Ucraina con Polonia e Ungheria. Gli operatori di telefonia mobile, tra cui Fastweb, Windtre e Tim, hanno diminuito o rimosso del tutto le tariffe per le chiamate, gli SMS e internet da e verso l’Ucraina.

Airbnb, la famosa piattaforma online per gli alloggi, si è impegnata per organizzare alloggi gratuiti a breve termine per 100.000 rifugiati dall’Ucraina.

Decine di aziende nel campo IT hanno pubblicato centinaia di annunci di lavoro per assumere programmatori ucraini tramite il sito web chiamato Remote Ukraine, creato per aiutare le aziende di tutto il mondo ad assumere le persone coinvolte nell’invasione russa. Aziende come Modular Automation e WarDucks in Irlanda, Sportradar in Svizzera e Drive System Design in Inghilterra sono tra le aziende tech che hanno condiviso annunci di lavoro sul sito, cercando sviluppatori, designer 3D e molto altro.

Gli aiuti nel campo della moda e del beauty

Moltissime aziende del settore della moda e del beauty stanno dando una mano all’Ucraina, principalmente facendo donazioni tramite organizzazioni internazionali. La top model Gigi Hadid ha annunciato che donerà i guadagni della sfilata autunno 2022 per aiutare l’Ucraina. Chanel ha chiuso i suoi negozi in Russia e donato 2 milioni di euro alle organizzazioni CARE e UNHCR. La casa di moda francese ha anche annunciato su Instagram che “Foundation Chanel lavorerà a stretto contatto con i suoi partner locali per fornire futuro supporto critico a medio e lungo termine a donne e bambini colpiti da questa situazione in evoluzione”.

L’Oréal Paris, il gigante nel campo della cosmetica, ha collaborato con una serie di organizzazioni no profit locali e internazionali per sostenere i rifugiati e le persone sul campo in Ucraina, donando un milione di euro attraverso il suo L’Oréal Fund for Women. “Abbiamo iniziato a fornire prodotti per l’igiene alle ONG in Polonia, Repubblica Ceca, Romania e nella stessa Ucraina. Doneremo 300.000 prodotti nelle prossime settimane“, si legge sul sito web aziendale dell’azienda.

Grande Cosmetics ha deciso di donare invece il 50% di tutti i proventi del proprio sito dal 10 marzo al 12 marzo alla Croce Rossa Ucraina.

Come potete leggere sul nostro articolo dedicato, moltissime aziende nel campo della moda si sono mobilitate per mandare degli aiuti all’Ucraina. Il Gruppo Armani ha donato 500.000 euro a UNHCR, oltre all’abbigliamento essenziale ai rifugiati tramite l’organizzazione Comunità di Sant’Egidio. Anche Gucci ha effettuato una donazione, così come Valentino, Adidas – che dona anche dell’abbigliamento – e molte altre aziende.

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