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Alexa diventa un concierge virtuale per gli hotel

In Italia arriva da oggi al TH Roma Carpegna Palace Hotel

Amazon annuncia il lancio di Alexa Smart Properties for Hospitality in Italia: l’assistente vocale diventa un vero e proprio concierge virtuale. Infatti aiuta gli ospiti a orientarsi: permette di connettere il WiFi, avere indicazioni sugli orari dell’hotel (ristorante, piscina) ma anche gestire la smart home, dall’aria condizionata alle luci. Insomma: tutta l’intelligenza artificiale di Alexa, nella vostra camera d’albergo.

Alexa fa da concierge in hotel con Smart Properties for Hospitality

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Volete sapere l’orario della palestra o del bar? Volete regolare la luce o l’aria condizionata, piuttosto che segnalare qualche problema con la camera? Vi serve sapere che tempo ci sarà il giorno successivo, come arrivare in aeroporto oppure quando è meglio visitare il Colosseo? Potete chiederlo ad Alexa – da oggi anche nella vostra camera d’hotel.

Gia in Francia e Regno Unito, il servizio Alexa Smart Properties for Hospitality è da oggi disponibile anche in Italia presso il TH Roma Carpegna Palace Hotel.

Giorgio Palmucci, Executive Vice President TH Resorts, ha dichiarato: “Il Gruppo TH è entusiasta di essere tra le prime catene in Italia ad utilizzare Alexa Smart Properties al TH Roma Carpegna Palace Hotel“. Questo perché: “Grazie ad Alexa riusciremo ancora meglio a garantire ai nostri ospiti un riscontro immediato a tutte le loro esigenze: dalle semplici informazioni, a richieste specifiche per lo staff. Questo permetterà di vivere in albergo la stessa esperienza di comfort della propria casa”.

Alexa Smart Properties for Hospitality 15 hotel min

Meryem Tom, Director Alexa Enterprise EU di Amazon spiega che: “I clienti ci dicono di apprezzare la natura intuitiva di Alexa per svolgere attività che vanno dall’intrattenimento al chiedere informazioni, fino al controllo della Casa Intelligente. Con Alexa Smart Properties for Hospitality, i clienti possono sperimentare lo stesso comfort nella loro camera d’albergo”.

Un’attenzione particolare alla privacy

Il nuovo servizio permette agli utenti di interagire in inglese e in italiano, qualcosa di estremamente utile per i turisti. E non c’è bisogno di collegare il proprio account personale. Inoltre, se gli utenti preferiscono possono disattivare il microfono del dispositivo Echo presente in camera – anche se le registrazioni non vengono salvate (qui tutte le info sulla privacy).

Parc Hotels Italia lancerà la soluzione anche al Parc Hotel di Peschiera del Garda, mentre il gruppo So.GES al Borgo di Cortefreda a Firenze. Presto, Alexa Smart Properties for Hospitality sarà disponibile anche per gli ospiti del Continental Terme Hotel di Montegrotto (Padova).

Un’esperienza che si adatta alla struttura, mettendo però il cliente al centro

Gianmaria Visconti Head of Alexa
Gianmaria Visconti, Head of Alexa, France, Italy & Spain

Durante la presentazione della nuova soluzione Alexa Smart Properties for Hospitality, abbiamo avuto modo di fare qualche domanda sul nuovo servizio a Gianmaria Visconti, Head of Alexa, France, Italy & Spain.

Il nostro primo punto riguarda la personalizzazione: cosa può aspettarsi un cliente dell’albergo quando arriva in hotel? Può chiedere qualsiasi cosa ad Alexa? Visconti ci spiega che: “ogni struttura è diversa, con diverse esigenze. Per esempio: se un utente chiede un asciugamano ad Alexa, la risposta varia in base alle pratiche dell’hotel. Magari una struttura mette un asciugamano extra nell’armadietto sotto il lavandino, quindi basta dare un’indicazione al cliente invece che mandare del personale in camera”.

Per questa ragione, Visconti aggiunge: “Noi collaboriamo con i service provider che si occupano della struttura, fornendo le nostre API, affinché possano personalizzare al massimo l’esperienza. Anche se è vero, c’è il rischio che l’esperienza del cliente vari da hotel a hotel, in base a come le strutture impostano il servizio”.

Ma gli hotel dovranno garantire dei servizi minimi per rendere più uniforme e migliore l’esperienza?
“Nel nostro processo di selezione chiediamo agli hotel di implementare un minimo di funzionalità tramite Alexa Smart Properties for Hospitality, in modo che gli utenti abbiano esperienze di buona qualità. Ma alla struttura sta poi capire su quali ulteriori settori puntare”.

Alexa Smart Properties for Hospitality 10 min

Un altro punto focale riguarda il rapporto con gli hotel, che possono interfacciarsi con due fornitori di servizi: Navoo e Zucchetti Hospitality. “Il vantaggio per chi ha, per esempio, un gestionale Zucchetti per gestire il proprio hotel, diventa ancora maggiore”.

A questo proposito, interviene anche Sergio Farinelli, CTO di Zucchetti Hospitality, il principale fornitore in Italia di software per il settore alberghiero, ha dichiarato: “Alexa Smart Properties for Hospitality si adatta perfettamente ai sistemi e agli strumenti di gestione delle proprietà di Zucchetti. Alexa diventa un digital concierge che può rispondere all’ospite a domande relative alla struttura, ai servizi offerti oltre che inviare senza problemi richieste direttamente al personale, che vengono registrate e comunicate con il nostro sistema unificato, facendo risparmiare tempo prezioso sia all’ospite sia ai team di reception, housekeeping e manutenzione e garantendo un’ottima esperienza all’ospite. Il risparmio potenziale sui costi, l’esperienza personalizzata degli ospiti e le opportunità di upselling con i dispositivi Echo e Alexa ci permettono di arricchire l’offerta per i nostri clienti in tutta Italia.”

Alexa Smart Properties for Hospitality 18 min

Anche Giorgio Magrin, CEO di NAVOO, pensa che questa soluzione abbia potenziale: “La collaborazione fra NAVOO e il Gruppo TH ha fatto sì che potesse nascere una soluzione tecnica creata sulle specifiche necessità di ospiti e staff. Alexa è un’opportunità per ridurre le richieste ripetitive alla reception, elevare il livello di servizio offerto, aumentare l’upselling durante il soggiorno e accrescere il valore percepito della struttura. Il dialogo vocale fra staff e Alexa, collegato all’interazione con il PMS in uso, consente di digitalizzare varie attività e processi”.

Mentre ci raccontano questa interessantissima novità, ci chiediamo come vengano selezionati gli hotel che potranno poi dotarsi di Alexa. Insomma, ci sono dei “requisiti minimi”?
Visconti spiega che: “Di solito è il fornitore di soluzioni che si interfeccia con l’hotel, ma per noi non ci sono limiti. Anzi, nella nostra visione questa è una soluzione anche per le realtà più piccole come bed&breakfast con sei camere, per chi mette tre appartamenti su AirBnB. C’è la barriera di doversi interfacciare con un service provider, ma pensiamo che un domani i fornitori potranno trovare soluzioni pensate appositamente per questo tipo di realtà”.

Alexa in hotel, in macchina: ovunque

Affidandosi ai propri solution provider che conoscono bene il prodotto, Amazon vuole portare Alexa in ogni hotel e struttura ricettiva. Una “svolta B2B” per l’assistente vocale di Amazon, che invece ha iniziato come AI per la smart home direttamente dai consumatori. Questa mossa si somma a quella di rivolgersi ai costruttori di auto per arrivare anche nelle macchine degli utenti. Quale potrebbe sarà il prossimo ambito di business in cui debutterà Alexa?

A risponderci è ancora una volta Gianmaria Visconti: “Il nostro obiettivo è portare Alexa ovunque. E per farlo dobbiamo rivolgerci anche a business come gli hotel o i produttori di auto. Un altro ambito che ci sembra molto interessante è quello delle residenze per gli aziani. Con Alexa Smart Properties for Senior Living possiamo dare il nostro contributo ai residenti. C’è qualcosa in comune con l’Hospitality: ho bisogno di chiamare la struttura per avere un asciugamo o assistenza di altro tipo. Ma c’è anche una parte di intrattenimento che diventa importante, anche per combattere la solitudine: uno studio di qualche anno fa dell’Università Cattolica ha rivelato che oltre il 60% dei residenti si sente meno solo grazie a un assistente vocale come Alexa. Anche perché trovare canzoni o audiolibri con Alexa diventa più semplice, specie per i meno informatizzati. E poi c’è la parte di comunicazione: videochiamare i parenti a casa, per esempio”.

L’arrivo di Alexa negli hotel quindi diventa solo un primo passo per implementare l’assistente vocale in moltissime realtà in cui può fare la differenza. “Di fatto Alexa è un modo per interfacciarsi a un mondo di servizi tramite internet, come un browser con cui si può dialogare. Quindi le possibili applicazioni sono tantissime”, conclude Visconti.

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