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Anonymous attacca la compagnia petrolifera russa Rosneft

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Continua senza sosta la cyber war di Anonymous, che sigla un altro colpo: ha colpito la filiale tedesca della compagnia petrolifera russa Rosneft. E continuano le rimostranze contro Putin e i messaggi inviati alla popolazione russa. Ma gli attacchi del collettivo di attivisti informatici non restano senza risposta.

Anoymous, la cyber war continua: attaccata la compagnia petrolifera russa Rosneft 

In questo periodo di rincari di gas e benzina siamo tutti consapevoli del ruolo che gioca la Russia nel mercato energetico europeo. E di come anche il petrolio e il gas diventino oggetto di discussione durante l’invasione russa dell’Ucraina.

Il collettivo di hacker Anonymous ha quindi attaccato la compagnia petrolifera russa Rosneft, che gioca un ruolo essenziale nell’economia russa e anche in quella europea. Gli hacker hanno sottratto 20 Terabyte di dati dalla filiale tedesca di Rosneft , provocando danni enormi secondo quanto riportano i giornali tedeschi.

Come riporta RaiNews, Anonymous sembra aver colpito le filiali estere perché sono quelle che non sono state colpite da sanzioni, forse anche per timore di alzare ulteriormente i prezzi di benzina e gas. Il sito Anonleaks riporta: “L’ex cancelliere Gerhard Schröder è il presidente del consiglio di amministrazione di Rosneft in Russia. Il capo della Rosneft Igor Ivanovich Sechin è un politico e manager russo. È stato confidente di Vladimir Putin dagli anni ’90. Secondo i rapporti, nel 2003, in qualità di vice capo dell’amministrazione presidenziale, ha dato il via al procedimento legale e, infine, allo scioglimento di quella che un tempo era la più grande compagnia petrolifera, Yukos”.

L’appello di Anonymous ai russi

Oltre all’attacco diretto al gigante del petrolio Rosneft, Anonymous continua le proprie dimostrazione in Russia, per coinvolgere la popolazione e attaccare il regime di Putin dall’interno. Nell’ultima settimana ha inviato messaggi tramite stampanti negli uffici governativi, ha inviato oltre 7 milioni di messaggi e email alla popolazione russa, ha trasmesso video sulle TV di Mosca. Sempre sostenendo che il nemico è il Cremlino, non la popolazione.

Nelle ultime ore, l’ANSA ha pubblicato la traduzione del messaggio inviato alla popolazione: “Voi siete intrappolati dietro una cortina di ferro di propaganda, con il vostro governo che cerca di tenervi all’oscuro della trattativa internazionale, fuori dalla paura per quello che potreste scoprire. Il regime di Vladimir Putin sta compiendo crimini di guerra con la sua recente invasione dell’Ucraina, che ha causato un’enorme crisi di rifugiati e innumerevoli morti. E’ una situazione terribile in cui siete stati messi, ma la vostra sola possibilità per prevenire il collasso economico imminente e una potenziale guerra mondiale è di agire per resistere alla guerra e al regime di Putin. Putin ha esposto la popolazione ad un sacrificio. A questo punto, la via più pacifica in cui questo conflitto può finire è che la gente della Russia insorga contro Putin e lo rimuova dal potere”.

Nel frattempo, il collettivo di hacker ha ricevuto il ringraziamento da parte della popolazione ucraina in un video dove vengono citati come sostenitori dell’indipendenza del Paese. Ma anche gli hacker del Cremlino stanno lavorando in queste ore, anzi dall’inizio del conflitto (e probabilmente molto prima).

Anonymous attacca Rosneft, gli hacker russi attaccano Viasat

Come riporta il Corriere della Sera, nelle ultime ore l’intelligence ucraina e l’Anssi, l’agenzia di cybersecurity francese, hanno reso noto l’attacco russo ai server di Viasat. Il disservizio ha lasciato offline circa 10 mila clienti in Europa del servizio, in concomitanza con l’avanza dei carri armati russi nel territorio ucraino.

Quest’attacco potrebbe sembrare una risposta ai vari attacchi hacker e alle sanzioni subite nei giorni scorsi. Ma vista la complessità dell’attacco, dovrebbe essere un asso che Mosca ha nella manica da lungo tempo. Ed è particolarmente significativo perché è uno dei principali mezzi di comunicazione dell’esercito ucraino. Ma è anche riconosciuto dagli Stati Uniti come sistema di difesa, tanto che i russi hanno attivato l’ambasciata a Washington per disconoscere l’attacco. Che potrebbe portare a un escalation anche della guerra informatica: se gli americani sostituissero Anonymous nelle battaglie online, la situazione diventerebbe ancora più terribile.

Anonymous: gli attacchi recenti

Già dai primi giorni, Anonymous ha attaccato diversi siti governativi:

Inoltre il collettivo continua a mandare messaggi per informare la popolazione russa e aggirare la propaganda di Mosca:

Il “fronte digitale” del conflitto resta caldo, vi terremo informati su nuovi attaccati. Nella speranza di poter vedere questo conflitto risolto e la violenza fermata.

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