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Anonymous colpisce ancora: in streaming sulla TV russa

Continuano gli attacchi dimostrativi contro la propaganda russa e non solo

Il collettivo di attivisti hacker Anonymous continua la cyber war contro il Cremlino, riuscendo a trasmettere messaggi e informazioni sulla TV russa. E oltre alle azioni dimostrative per combattere la propaganda di Mosca, che nasconde ai propri cittadini l’orrore del conflitto, ci sono tanti altri attacchi a importanti siti e server in Russia.

Anonymous colpisce la TV russa, infrangendo il muro della propaganda del Cremlino

La campagna hacker di Anonymous contro il Cremlino non conosce pause e anche in questo weekend ha continuato a colpire. Gli hackvisti volontari hanno ottenuto risultati piuttosto eclatanti in quella che sta diventando una vera e propria guerriglia informatica.

Come già fatto nei precedenti approfondimenti su Anonymous e la cosiddetta Operazione Russia, specifichiamo le operazioni sono portate avanti da hacker, come dice il nome del collettivo, anonimi. Quindi risulta difficile attribuire gli attacchi e verificarli in maniera indipendente, anche per la reticenza russa nel rendere noti gli attacchi subiti.

Anonymous sulla TV russa, per superare la censura del Cremlino

Il colpo più significativo portato a segno nel fine settimana da Anonymous riguarda la comunicazione di massa. Dopo che il Cremlino ha bloccato i social network, la TV e le testate di stato russe sono uno dei pochi modi con cui i cittadini russi possono informarsi sul conflitto. Questo rende semplice per Mosca sottostimare le proprie perdite e spacciare l’invasione come un’operazione di pace e di successo.

Anonymous ieri (domenica 6 marzo) ha riportato di aver avuto accesso ai servizi di streaming russi Wink e Ivi, che in questi giorni saranno ancora più utilizzati dopo che Netflix ha bloccato i propri servizi in Russia. Inoltre, avrebbe trasmesso anche su canali pubblici come Russia 24, Channel One, Moscow 24 dei filmati che mostrano l’invasione in Ucraina. Aggirando la propaganda del Cremlino e mostrano l’enorme costo umano che il conflitto sta avendo.

Ma oltre alla TV ci sono altre iniziative che Anonymous sta portando avanti affinché la popolazione russa possa conoscere il dramma del conflitto in Ucraina. Per esempio ha aperto un servizio di SMS per comunicare le informazioni alla popolazione russa. Oltre ad Anonymous, altri gruppi online si stanno muovendo, per esempio lanciando un canale per rintracciare familiari e amici mandati a combattere in Ucraina.

La speranza è che queste operazioni diano informazioni alla popolazione russa, che in questi giorni ha continuato a protestare, con ormai oltre diecimila arresti di pacifisti da parte del regime di Mosca.

Gli altri attacchi degli ultimi giorni

Oltre a queste operazioni per comunicare con la popolazione russa, Anonymous ha riportato diversi attacchi contro siti russi. Alcuni di dimostranza, altri con effetti potenzialmente strategici. Nel primo caso rientrano le operazioni degli attivisti che hanno ‘disegnato’ delle facce troll nei software per le radio militari russe. Ma l’aver ‘bucato’ il software ha anche l’effetto di far dubitare l’esercito russo della sicurezza delle proprie comunicazione.

Anonymous riporta anche di essere “entrato nell’aria in Russia”. Infatti avrebbe colpito il sistema di ventilazione di Orangescada, azienda informatica russa.

anonymous ucraina hacker uniti min

I precedenti risultati della cyber war di Anonymous

Oltre ad attaccare la TV russa, Anonymous e gli altri attivisti hacker hanno continuato a colpire la Russia dall’inizio dell’invasione. Specificando però che: “No. Anonymous non è in guerra con la Russia. Siamo in guerra contro Putin. Il popolo russo non sostiene la guerra di aggressione di Putin contro il popolo ucraino”.

Riportiamo qui i risultati più eclatanti dei giorni scorsi (qui potete leggere le news nella loro interezza):

  • Il 25 febbraio Anonymous pubblica i dati dei Ministero della Difesa Russo (forse già trapelate in passato)
  • Colpito il sito di Gazprom, principale fornitore di gas russo
  • In Bielorussia, il sito del principale produttore di armi Tetraedr finisce offline. I servizi ferroviari vanno k.o.
  • Offline i siti del Ministero della Giustizia e dell’Energia russi
  • Online oltre 40 mila documenti in russo del Russian Nuclear Safety Institute
  • Le informazioni di oltre 20 mila conti correnti della banca di stato russa SberBank finiscono in rete
  • Bloccato il sito bestchange.ru, impedendo di convertire i rubli in criptovalute
  • Attaccati diversi media russi, fra cui TASS, rbc.ru, kommersant.ru, fontanka.ru e iz.ru.
  • Colpite alcune centraline di ricarica per le auto elettriche in Russia, con messaggi in sostegno all’Ucraina
  • La navigazione dello yatch del presidente russo ‘Graceful’ viene hackerata
  • Anonymous ha postato le frequenze delle radio militari russe a corto raggio
  • IPubblicati dei dati al Ministero dello Sviluppo Economico Russo
  • Il collettivo affiliato NB65 blocca il sito dell’agenzia spaziale Roscosmos
  • Anonymous avrebbe recuperato i piani russi sull’invasione, approvati il 18 febbraio
  • Colpiti oltre 2.500 siti russi dagli attivisti online, fra cui il sito del governo instaurato in Crimea
  • Colpito il sito dell’Istituto di Ricerca Spaziale Russo (IKI)
  • Pubblicati i dati personali di 120 mila soldati russi

Questi sono gli ultimi colpi portati a segno contro il Cremlino da Anonymous e dagli altri hacker, che stanno usando la TV, i siti e ogni canale di comunicazione per informare la popolazione russa. Ma anche colpire istituzioni vicine a Mosca. Vi terremo informati in caso di nuovi attacchi.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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