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Le Mappe di Apple compiono 10 anni: possono competere con Google?

Dopo un lancio problematico, stanno recuperando. Ma convincono gli utenti iPhone?

Le Mappe di Google sugli iPhone 10 anni fa. E all’epoca per la maggior parte degli utenti erano più una fonte di meme che una risorsa per navigare una città poco conosciuta. Ma ora Apple Maps funziona non solo funziona, ma offre anche diverse funzionalità interessanti (anche se non tutte in Italia) e ha un approccio pensato per la privacy. L’evoluzione della Mappe di Cupertino in questa decade è evidente: ma è abbastanza per convincere gli utenti iPhone a lasciare Google Maps e Waze?

Apple Maps compie 10 anni e funziona bene (quasi) quando Google

Le Mappe di Google arrivarono sul mercato nel 2005 e nel giro di sette anni riuscirono a conquistare oltre un miliardo di utenti. Un mercato enorme di persone che cercavano la propria destinazione tramite il browser sul PC prima e che si facevano navigare dal proprio smartphone poi. Non solo su quelli Android, anzi.

Oggi sembra difficile immaginarlo, ma quando Steve Jobs presentò il primo iPhone, YouTube e Google Maps erano fra le pochissime app preinstallate in ogni smartphone della Mela. Ma con la competizione di Android in aumento, le due aziende iniziarono a distanziarsi l’una dall’altra. Dapprima Google sembrava rallentare l’uscita di alcune funzioni sulla versione di Maps per iOS. E Apple decise di reagire.

Dopo un annuncio agli inizi del mese, il 19 settembre 2012 Apple Maps sostituì la versione di Google in tutti gli iPhone. Ma i risultati erano tutt’altro che felice.

Fallimento iniziale…

apple maps non funziona min
Una delle prime immagini satellitari su Apple Mappe

L’esordio non fu felice, specie nella visione satellitare (in cui invece Google era già molto avanti). La Statua della Libertà era solo un’ombra, i nomi di alcuni aeroporti erano sbagliati, strade collassavano o finivano in mare. Sebbene fosse una delle funzioni più importanti di iOS 6 (insieme a Siri), non era pronta.

Tanto che persino Tim Cook si scusò pubblicamente in una lettera aperta: “In Apple, lottiamo per creare prodotti di classe mondiale e dare ai nostri utenti la miglior esperienza possibile. Con il lancio delle nostre Mappe settimana scorsa, siamo venuti meno a quell’impegno. Siamo estremamente dispiaciuti per la frustrazione che questo ha causato ai nostri clienti e stiamo facendo di tutto per migliorare Apple Maps”. E il mese successivo i dirigenti che non avevano firmato quella lettera furono licenziati.

…e (lento) riscatto

Dopo un esordio del genere, competere con l’esperienza da un miliardo di utenti di Google Maps sembrava impossibile. Tanto che, nonostante non fosse più preinstallata sugli iPhone, in meno di tre anni Google Maps tornò a superare quota un miliardo di utenti.

apple maps pubblicita mappe min

Ma gli ingegneri Apple iniziarono la rincorsa. Dapprima risolvendo gli errori: quando un’app non funziona bisogna tornare alle basi e per molti versi Apple Maps non funzionava. Quindi raddrizzarono ponti e cambiarono nomi. Ma mancavano ancora diverse funzionalità.

Per farlo iniziò a comprare aziende che potessero aiutarla. Dalle startup per un GPS migliore a quelle che tracciavano i movimenti dei mezzi pubblici. Che arrivarono nel 2015 con iOS 9. Mentre nel 2016 arrivò una navigazione passo a passo decisamente migliore e l’anno successivo la navigazione indoor.

La differenza però la fanno i dati: Google aveva per raccolto i suoi, mentre Apple si affidava a quelli altrui. Almeno fino al 2018 con iOS 12, dopo aver mandato i propri van per raccogliere immagini, aver mappato le aeree con la tecnologia LiDAR e aver abilitato videocamere in tutto il mondo. Apple pagò persino degli utenti per muoversi a piedi con zaini pieni di sensori per tracciare le aree.

Mappe Apple 2

Apple Maps ora funziona, ma non ovunque nello stesso modo

Dopo un lancio avventato, la Mela cercò di fare le cose con calma. La prima nuova mappatura copriva solamente l’area della Baia in California: era utile per gli sviluppatori che andavano ad Apple Park ma non per la maggior parte degli utenti nel mondo. Le tipologie di strade differenziate, le aree verdi e boschive, etichette più precise.

A inizio 2020 copre tutti gli Stati Uniti e con iOS 13 ha una visualizzazione delle strade come Google Street View. Inoltre introduce la possibilità di gestire le partenze con gli amici per arrivare allo stesso orario. Con iOS 14 arrivano i tragitti per ciclisti, con iOS 15 le mappe in 3D. E con il prossimo iOS 16 arrivano i viaggi con più tappe e tante altre novità.

Mappe di Apple

Ma purtroppo, non per tutti arrivano nello stesso momento. In Italia molte delle funzionalità più avanzate non ci sono ancora, tanto che l’esperienza di Apple Maps funziona in maniera radicalmente diversa fra USA ed Europa.

Anche Google abilita alcune funzioni con maggiore calma in alcune regioni del mondo: di solito gli USA arrivano prima e l’Europa poi. Ma Google Maps non deve recuperare terreno e ha già diverse funzionalità avanzate che mancano su Mappe di Apple.

La convinzione di moltissimi utenti iPhone è che Apple Maps funziona abbastanza bene per utilizzarla senza problemi nella maggior parte dei casi. Ma preferiscono comunque puntare sulla comprovata solidità di Google Maps o sulla personalizzazione di Waze. E voi invece cosa ne pensate? Dopo dieci anni le Mappe di Apple vi hanno conquistato oppure no? Fatecelo sapere nei commenti.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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