I re:Store di Apple riaprono in Russia ma i prezzi aumentano del 50%

La guerra in Ucraina continua ad avere importanti conseguenze per la Russia, dove re:Store, principale rivenditore di prodotti Apple, ha riaperto i negozi, ma la svalutazione del rublo porta i prezzi alle stelle.

re:Store: il rivenditore Apple riapre in Russia ma i prezzi sono alle stelle

Dopo aver rimosso le app Sputnik News e RT News dall’App Store, Apple ha deciso di sospendere tutte le spedizioni di prodotti in Russia. Una conseguenza diretta delle azioni di Vladimir Putin, che poco più di una settimana fa ha invaso l’Ucraina, scatenando sanzioni e proteste da parte del mondo occidentale. Da sottolineare che Cupertino non ha sul territorio punti vendita proprietari, tuttavia esistono dei rivenditori ufficiali locali, come ad esempio re:Store. Quest’ultimo, il principale rivenditore di prodotti Apple in Russia, ha riaperto oggi i propri negozi. Una decisione non priva di conseguenze, dato che la forte svalutazione del rublo ha portato i prezzi alle stelle, con un aumento di circa il 50%.

Basti pensare che un iPhone 13 Pro Max da 128 GB, che prima della guerra costava 109.990 rubli (circa 885 euro), oggi è venduto a 149.990 rubli (pari a 1.258 euro). Una situazione che può solo peggiorare visto che le sanzioni nei confronti di Mosca sono ben lontane dall’essere sollevate. A ciò si aggiunge una questione di approvvigionamento: Cupertino ha smesso di inviare prodotti, ciò vuol dire che per queste scorte di iPhone e iMac, venduti a prezzi stratosferici, non ci sarà alcun restock.

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