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Assassin’s Creed Odyssey, il primo incontro ravvicinato all’E3 2018

Tra le grandi rivelazioni dell'E3 2018 abbiamo trovato anche Assassin's Creed Odyssey, nuovo capitolo dello storico franchise Ubisoft che quest'anno ci porterà alla (ri)scoperta dell'antica Grecia. L'action/adventure è stato protagonista di un'approfondita presentazione alla press conference del colosso francese, ma solo durante la kermesse losangelina abbiamo avuto l'occasione di vederlo con i nostri occhi, con le mani sul controller.

La nostra prova si è svolta nell'arco di 15 minuti, insomma, il tempo necessario per poter dare una rapida occhiata alle novità più rilevanti del prossimo episodio e quanto basta per scatenare la furia spartana dei nostri due protagonisti: Alexios e Kassandra.

Assassin's Creed Odyssey, l'eredità di Leonida

Proprio così, saranno due i personaggi principali della storia di Assassin's Creed Odyssey. A differenza di quanto avviene nell'episodio londinese di Syndicate, tuttavia, il protagonista scelto sarà l'unico che utilizzeremo per l'intera durata dell'avventura.

Qualunque sia la strada che intraprenderete, la trama del gioco non cambierà di una virgola: Alexios e Kassandra sono entrambi nipoti di Leonida, il leggendario re di Sparta, dal quale erediteranno la sua formidabile lancia – o quel che ne rimane, se non altro. L'arma è in realtà un frutto dell'Eden e pertanto ci conferirà degli straordinari poteri, abilità che non abbiamo mai potuto sfruttare nei panni di un Assassino.

Tocca specificare, a tal proposito, che gli eventi di Odyssey avranno luogo 400 anni prima della storia di Bayek, protagonista di Assassin's Creed Origins. Il penultimo capitolo della saga aveva lo scopo di raccontare (per l'appunto) la nascita della Confraternita degli Assassini, la stessa Confraternita che di conseguenza potrebbe non essere più il focus del racconto. Ci aspettiamo quindi che l'attenzione si sposti sulla Prima Civilizzazione e, dunque, sul pantheon di divinità che ha generato i famigerati Frutti dell'Eden.

Non avendo avvistato ulteriori indizi durante la nostra breve prova tralasceremo tutto quello che concerne la trama per concentrarci sulla componente chiave di Assassin's Creed Odyssey: il gameplay. Si torna così a parlare del suddetto Origins e dei numerosi punti di contatto che l'avventura greca condividerà con il suo prequel spirituale.

La deriva ruolistica del capitolo egiziano trova un'ampia espansione nel nuovo action/adventure, tramite l'introduzione di un inedito sistema di dialoghi che porteranno alla nascita di romance – Dragon Age docet – e che ci condurranno verso dei finali multipli.

Vestendo i panni di Kassandra, abbiamo colto l'irripetibile occasione di dibattere con Socrate in persona. L'Assassina ha dovuto rispondere alle numerose domande del suo saggio interlocutore, scegliendo una delle diverse opzioni a nostra disposizione: Kassandra può dunque essere diretta, vaga o mentire spudoratamente, pur di ottenere le informazioni che il figlio di Sofronisco ci avrebbe fornito per spedirci alla prossima missione.

Durante l'unica quest che abbiamo sviscerato durante la nostra prova ci siamo buttati nella mischia, sperimentando il moveset della nostra guerriera spartana. È qui che ritorna la già citata lancia di Leonida con le sue relative abilità, quattro per la precisione, che saranno distribuite sui tasti frontali del controller. Oltre ad aggiungere un po' di varietà al combat system, queste tecniche ci offriranno un significativo vantaggio ai danni dei nostri nemici, ma richiederanno anche un tempo di cool down prima di essere riutilizzate.

Gli elementi RPG si ripresenteranno nell'inventario e nello skill tree del nostro alter ego. Nel primo spazio avremo modo di gestire le risorse e gli equipaggiamenti raccolti nel mondo di gioco, ovvero le consuete armi e armature che si distingueranno per i diversi livelli di rarità. Poco cambierà anche per quanto riguarda l'albero delle abilità, la cui stratificazione è però resa in modo molto più chiaro di quanto avvenga in Origins.

Nel nostro appuntamento con Assassin's Creed Odyssey non abbiamo potuto, purtroppo, familiarizzare con le battaglie campali – altra grande introduzione del nuovo capitolo – né con quelle navali. Le prime ci permetteranno di prendere parte all'evento più significativo che si svolgerà durante la trama di Odyssey, la guerra del Peloponneso, combattendo al fianco dei nostri compagni spartani in brutali scontri su vasta scala.

Le battaglie navali rappresentano invece il ritorno di una delle meccaniche più amate degli episodi della scorsa generazione – Assassin's Creed IV: Black Flag in primis – e ci permetteranno di esplorare a fondo l'immensa mappa dell'antica Grecia che, ricordiamo, sarà estremamente più estesa di quella egiziana (del 62%, secondo i dati ufficiali).

Sul fronte tecnico Odyssey rappresenta un'altra grande meraviglia per le console last-gen, eppure qualche difetto c'è. La splendida tavolozza di colori che vivacizza le terre del Peloponneso è infatti contrastata da un framerate ballerino, che – almeno nella demo provata a Los Angeles – non riusciva a garantire una certa stabilità durante l'azione. Nulla da dire invece circa il livello di dettaglio di paesaggi e personaggi.

Rimanderemo ulteriori giudizi al prossimo incontro con Alexios e Kassandra, magari in occasione di quel 5 ottobre 2018 in cui Assassin's Creed Odyssey sbarcherà ufficialmente su PlayStation 4, Xbox One e PC.

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Autore

  • Pasquale Fusco

    A metà strada tra un nerd e un geek, appassionato di videogiochi, cinema, serie TV e hi-tech. Scrivo di questo e molto altro ancora, cercando di dare un senso alla mia laurea in Scienze della Comunicazione e alla mia collezione di Funko Pop.

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