B1NARY – Episodio 1: Donne (e uomini) d’altri tempi (e città)

Non possiamo vedere di buon occhio questa ricerca ossessiva di uomini cis hetero basic, la cui protezione sembri tanto anelare, perché diventerà inevitabilmente il banco di scambio su cui presto o tardi perderari la libertà di decidere del tuo destino.

Qui nel 2022 noi rifiutiamo categoricamente la figura del maschio provider, specie quando si tratta di nobili estensi che pretendono di comprarci con una cena a corte e un paio di titoli signorili.

Rifiuta, insomma, la tentazione aristocratica dello sugar daddy. E ricorda sempre: il ducato di Ferrara è politicamente instabile, come del resto tutta l’area contingente agli avidi veneziani e al sempre ingordo Stato Pontificio.

E no, la soluzione non è nemmeno tornare sui tuoi passi, anche perché nessuno dei precedenti rapporti, ci sembra, ha avuto l’esito sperato. Per cui è giunto il momento di andare avanti, anche perché morto un Papa…

Ti consigliamo quindi di trovare un nuovo pretendente e di consultare un notaio, un avvocato, un leguleio, al fine di redarre un pre nup, un accordo prematrimoniale, con cui dedicarti più serenamente alla carriera di gold digger sulla quale sembri già lungamente instradata – e fai attenzione: non sarebbe, il tuo, il primo matrimonio che inizia in chiesa e finisce in convento. Facci sapere!

P.S.: se non avete colto subito il riferimento a Lucrezia Borgia, non preoccupatevi! Anche noi ci abbiamo messo un bel po’, e ci siamo riusciti solo quando l’occhio ci è caduto sulla mail.
Il/la nostr@ amic@ ha voluto metterci alla prova con questo piccolo divertissement storico e artistico, è stata un’esperienza stimolante e siamo ovviamente prontissimi a replicare l’esperienza. Perciò sbizzarritevi: ci aspettiamo altre idee e suggestioni!

A parte gli scherzi: sei proprio sicuro di volerti imbarcare in una relazione a distanza? Non siamo contrari a priori a questo tipo di relazioni, c’è chi si trova addirittura meglio così, con chilometri e chilometri messi lì in mezzo, a separare due persone che prediligono mantenere ampi spazi personali. Purtroppo chi ti scrive non può dire di appartenere a questa categoria. Una relazione a distanza significa limitare a incontri spesso brevi e sporadici tutti quegli elementi che personalmente amiamo nei rapporti di coppia – il contatto fisico, gli sguardi fugaci, le coccole, il semplice accumulo di minuti di gioia ma anche di noia passati insieme – quello di cui questi bellissimi, simpaticissimi, coinvolgentissimi mezzi di comunicazione digitale sembrano sottrarci, facendo finta di annullare le distanze.

Purtroppo a volte le relazioni con persone troppo lontane e difficilmente raggiungibili, soprattutto nel quadro della coppia monogama, sono complicate e inutili come prendere la macchina e fare 30 km per andare a mangiare in un fast food. E ci pensi all’inquinamento? È sempre raccomandabile trovarsi un amore (o almeno un amore) a km 0.

Il problema fisiologico delle relazioni a distanza è, insomma, l’assenza o comunque la riduzione della “fisicità” necessaria a giustificare un rapporto. Se per te questo non è importante, allora buttati a pesce! Perché non esiste una ricetta universale per conquistare una persona (e comunque ci sembra di capire che nel caso specifico sei sulla buona strada), ma c’è un buon consiglio che ci sentiamo di dare con leggerezza: mostrati interessato, più che interessante, e quando verrà a trovarti a Milano, dai sfogo a tutta la tua conoscenza nordica per portarla nei luoghi più romantici della città. Il che non comprende un McDonald. (Oppure sì, se è davvero una persona speciale!) E se vi troverete bene, potrebbe essere un’altra ottima giustificazione per una futura gita a Napoli!

Prima di tutto ti ringraziamo per la dovizia di particolari. L’amante delle soap opera che si nasconde dentro di noi adora le storie articolate e ben raccontate!

I rapporti umani sono una faccenda complessa per loro stessa natura. E noi tendiamo a complicare ulteriormente le cose peccando di mancata comunicazione, o peggio, di pretese infondate o di vere e proprie presunzioni.
A volte tutto ciò che serve per uscire dall’impasse è parlare.
Parlare per chiarire dubbi, offese o dolori, e avere risposte più chiare, dirette e appaganti, anche se deludenti o amare, di una speranza mal riposta, alimentata solo dalla necessità cieca e dall’auto-narrazione.

E sì, spesso parlare sembra la scelta più rischiosa: “Insomma, che faccio? Mi espongo? Confesso i miei sentimenti senza avere la certezza che siano ricambiati?”
Sembra spaventoso ma in realtà è l’unica strada che vale la pena percorrere.

A volte però lo facciamo nei modi e nei tempi sbagliati, correndo così il rischio di spaventare, infastidire o allontanare le persone, persino quelle che tengono davvero a noi..

Detto ciò, indietro non si torna. Quindi che fare?
L’unico modo di uscirne è – non ti sorprenderà – parlare, liberandoti però delle aspettative, delle insicurezze e persino dei pregiudizi.

Ad esempio, chi ha detto che le avventure siano il male assoluto?

Noi rivendichiamo con orgoglio il diritto all’avventura, e ancor di più ricerchiamo l’abbandono all’implicita, spaventosa ed esaltante indeterminatezza che l’avventura comporta. Perché l’avventura ci apre all’improbabilità, l’avventura ci porta in posti in cui non sappiamo ancora di voler andare, per scoprire cose che non sappiamo ancora di desiderare, e persone che altrimenti non avremmo mai conosciuto.

Crediamo, forse sbagliandoci, che tu, non conoscendo bene questa persona, e proiettando magari su di lui timori, perplessità e insicurezze esclusivamente personali, voglia precluderti la possibilità di scoprire cosa realmente lui abbia da offrirti, e cosa realmente tu sia in grado di dargli.

Perciò ti invitiamo ad abbandonare piani troppo elaborati per il futuro (il futuro è un’ipotesi vaga e una cattiva consigliera – esattamente come la paura) e a concederti il lusso di scoprire se hai torto o meno, di vedere quello che questa storia e questa vita ti riserveranno in futuro con la curiosità, l’entusiasmo e l’animo impavido di un avventuriero.

E se noti un continuo tira e molla, sii tu il punto fermo tra i due. E tieni in considerazione che questa storia è ancora molto giovane e pretendere “l’esclusiva” adesso non ha molto senso. Che abbia altre “conoscenze” è un qualcosa che tu non puoi controllare, quello che puoi fare è dare il meglio di te così da far sembrare le altre possibilità delle mezze calzette!

Se poi si dovesse rivelare una scopa-amicizia (e, nel consenso e nel rispetto, in ciò non vi è nulla di male), guardati dentro e cerca di capire se è quello che desideri.
Se così fosse, puoi lasciarti andare e godertela.
Se invece non la dovessi ritenere la scelta giusta per te, dovrai solo darti il tempo e lo spazio per voltare pagina e andare avanti.
Ti lasciamo con un pensiero di un intellettuale nordamericano che ammiriamo (Michael Jordan): ”Never say never, because limits, like fears, are often just an illusion.” Buona fortuna e ovviamente vogliamo sapere il seguito!