Aspettando Bayonetta 3: la storia fino ad ora

Bayonetta è uno di quei giochi che si fa difficoltà a descrivere. Non perché non sia chiaro il genere o l’ambientazione. Semplicemente perché c’è bisogno di giocarci per capire esattamente di cosa stiamo parlando. Soprattutto, ricordiamo molto bene come il primo episodio giocato su XBox 360 ci faceva appoggiare il pad lasciandoci ancora addosso un sacco di adrenalina. Bayonetta è un action adventure dal ritmo incessante che continua a tenerci sotto pressione in maniera fortissima. Uno dei pochi per cui un nemiche incontrato come boss diventa standard e si presenta a gruppi pochi livelli dopo. Però, Bayonetta racconta anche una storia per il personaggio; e neppure banale. Sfruttiamo questa l’occasione per ricordare gli eventi mentre aspettiamo il terzo episodio della serie in uscita tra poco su Nintendo Switch.

Bayonetta e la sua storia

Il primo capitolo della serie inizia con il personaggio principale, Bayonetta, una femme fatale tutta curve e con un abito nero attillatissimo, che si risveglia da un sonno lungo 500 anni e non si ricorda assolutamente nulla. Da qui, scopriremo la storia insieme alla protagonista. Il nostro obiettivo è quello di capire chi siamo e cosa sta succedendo.

Il bene e il male

Il primo Bayonetta è ambientato nella città di Vigrid. Scopriamo che il mondo è conteso da sue fazioni contrapposte: i Saggi di Lumen e le Streghe di Umbra. Che, ci vuol poco a capirlo, rappresentano la luce e le ombre. In più, il mondo si divide in Inferno, Purgatorio e Paradiso (nel gioco originale vengono utilizzate le parole in lingua italiana). A questo punto, aggiungendo che Vigrid suona molto come “Virgilio”, l’ambientazione si identifica indubbiamente come “dantesca”. Viene perciò il ragionevole dubbio che Bayonetta sia una rivisitazione del personaggio di Beatrice, vista anche l’assonanza dei due nomi.

Tornando però a parlare di luce e ombra, l’equilibrio tra le fazioni è garantito da due artefatti che controllano lo scorrere del tempo: gli Occhi del Mondo.

Dalla creazione all’appocalisse

Per poter recuperare la sua memoria, Bayonetta deve riuscire a trovare gli occhi del mondo. Durante il percorso, apprende prima che il suo vero nome è Cereza e poi che lei è la figlia di una strega di Umbra e di un saggio di Lumen chiamato Balder. Balder, suo padre, vuole usare gli occhi del mondo per riportare in vita Jubileus: la divinità creatrice di tutto. Con l’intervento di Jubileus, i regni delle due fazioni potranno essere riuniti. È un peccato che l’operazione richiede di scatenare l’apocalisse.

L’ultima informazione importante che scopriamo è che Bayonetta stessa è l’Occhio Sinistro del Mondo. Quando, verso la fine delle storia, riotteniamo tutti i nostri ricordi l’occhio si attiva e Balder riesce a resuscitare Jubileus. Le cose, però, a questo punto vanno un po’ storte; perché per prima cosa Jubileus assorbe Balder e poi si mette subito al lavoro.

Nell’ultima parte del primo episodio della serie Bayonetta e la sua spalla Jeanne (Giovanna d’Arco, forse?) ingaggiano una battaglia epica con Jubileus e scongiurare l’apocalisse.

Bayonetta 2, la storia continua

Il secondo episodio si svolge pochi mesi dopo la terminazione del primo nella città di Noatun. All’inizio di questo capitolo, Bayonetta è in compagnia di Jeanne e le due subiscono l’attacco di alcuni angeli. Durante lo scontro gli angeli evocano un drago demoniaco dal nome di Gomorrah, che però sfugge al loto controllo. Alla fine della battaglia Gomorrah viene sconfitto. Tuttavia, prima di morire, il demone riesce a imprigionate l’anima di Jeanne all’Inferno. Bayonetta, ovviamente, giura di andare a recuperare la sua amica. Per farlo, la storia le fa trovare un nuovo alleato: Loki. Loki soffre di amnesia, ma accetta di accompagnare Bayonetta all’inferno se in cambio lei lo aiuterà a recuperare i ricordi e poteri.

È interessante notare come in questo secondo capitolo ci sia una svolta verso la mitologia nordica. Al di la di Loki, che si commenta da solo, nella mitologia nordica Noatun è la capanna del dio Njord; divinità spesso associata ad attività marittime. Infatti, nel gioco, Noatun è una città portuale.

Un cerchio che si chiude

Dopo aver salvato Jeanne dall’Inferno, Loki perde il controllo dei suoi poteri. I risultati sono piuttosto intricati: Bayonetta e una incarnazione giovane di suo padre, Balder, vengono spediti indietro nel tempo di 500 anni. Proprio nel pieno di una caccia alle streghe che sarà la causa del sonno di 5 secoli della protagonista.

Nella nuova linea temporale, Bayonetta si allea con sua madre, Rosa, per sconfiggere Loptr: la controparte malvagia di Loki. Loptr ha corrotto Balder trasformandolo nel nemico che abbiamo incontrato nel primo capitolo.

Epilogo

Purtroppo, Rosa cade vittima di Loptr. Bayonetta e il giovane Balder lo inseguono mentre scappa nella linea temporale originaria. Per fortuna, riescono a distruggerlo prima che lui possa usare gli Occhi del Mondo per trasformarsi in una divinità e regnare su tutta l’umanità. Nonostante la sua sconfitta, Loptr riesce ugualmente a corrompere il giovane Balder prima che lui faccia ritorno alla propria linea temporale.

Tutto quello che abbiamo appena descritto mette in moto gli eventi alla base della situazione trovata nel primo capitolo della serie.

In attesa di Bayonetta 3

La storia di Bayonetta, così come viene raccontata nei primi due capitoli è, onestamente, chiusa in un cerchio. Per cui, dal punto di vista narrativo, non è ancora molto chiaro che cosa possiamo aspettarci nel terzo episodio. Un pò di informazioni sono già state catalogate dai fan, ma l’hype resta molto alto.

Non ci resta che attendere la disponibilità a scaffale per poterci poi godere il gioco.

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