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Come è cambiato: la bilancia

Come è cambiata la bilancia?

Come si è evoluto (e diversificato), nella storia, uno strumento tanto semplice quanto importante in qualunque società? E per iniziare, cos’è una bilancia?

Cos’è la bilancia

Prima di scoprire come si è evoluta la bilancia, proviamo a darne una definizione.

E come spesso accade per gli oggetti di uso comune, adoperare le parole precise è operazione meno semplice di quanto si sarebbe previsto.

La bilancia è lo strumento che si adopera per misurare la massa di un oggetto (o, d’accordo, di una persona o di altro essere vivente).

E qui ci troviamo già di fronte a una sorpresa. Si dovrebbe infatti parlare di massa e non di peso. Perché il peso, a voler essere rigorosi, è la forza prodotta dalla massa in un determinato campo gravitazionale. La massa, al contrario, non è influenzata dalla forza di gravità.

Origini (e importanza) della bilancia

Non è difficile pensare alla bilancia come a un oggetto rappresentativo dell’evoluzione dell’umanità. Pesare, come misurare, sono sintomi di una cultura che denota un sistema di relazioni tra gruppi diversi di individui.

Con la bilancia si abbandona così una civiltà primitiva, in cui ogni piccola comunità famigliare utilizza le risorse disponibili fino all’esaurimento e poi si sposta. Subentra una cultura più evoluta, con esigenze di scambio impossibili da soddisfare col solo baratto.

Ma quando nasce la bilancia?

La Babilonia e la Assiria sono ritenute la culla del più antico sistema di misura, come riportato nelle loro iscrizioni, cioè nella scrittura cuneiforme, che si può far risalire intorno al 3.000 a.C.

Sono state trovate due statue acefale del re sumero Gudea di quell’epoca, ora conservate nel Museo del Louvre, che venivano adoperate come pesi.

bilancia egitto come è cambiata

La funzione simbolica della bilancia: la psicostasia

È fortissima l’attrattiva simbolica della bilancia, oggi simbolo di giustizia. Ma già gli antichi egizi avevano introdotto il concetto di psicostasia, come troviamo raffigurato in diverse testimonianze pittoriche egizie. Si tratta della pesatura dell’anima: Anubi, il dio dei morti, decideva l’accesso dei defunti nell’oltretomba pesando su un piatto la loro anima e sull’altro una piuma.

Le prime evoluzioni della bilancia

Le bilance più antiche, a bracci uguali, erano formate da un’asta libera di oscillare con due piatti appesi alle estremità.

I Babilonesi hanno introdotto un’importante novità: al confronto tra il peso di due oggetti hanno aggiunto il paragone dello specifico peso di un oggetto con alcuni campioni adoperati per un riferimento standard, inizialmente rappresentati da una serie di pietre di diversa dimensione.

bilancia

La stadera

Per scoprire come è cambiata la bilancia con la romanità dobbiamo introdurre il concetto di stadera, di origine campana: un braccio con un peso scorrevole (detto proprio “romano”) alla cui estremità c’è un piatto su cui si porre l’oggetto da pesare. Avete presente la bilancia per pesare i pazienti in alcuni studi medici? Altro non è che l’evoluzione della stadera. Che nel mondo romano antico e in quello etrusco ha avuto molta fortuna nei mercati, grazie alla sua facile trasportabilità.

Come è cambiata la bilancia: il commercio

Fondamentale strumento per il commercio, la bilancia comincerà ad affinarsi a partire dal Seicento. Adoperando ad esempio una superficie a lama di coltello di riduceva di molto l’area di contatto e quindi la forza di attrito sul fulcro, a vantaggio della precisione di misura.

Si iniziano a introdurre le bilance di precisione per i metalli preziosi e quelle a uso farmaceutico.

Nei primi anni dell’Ottocento in Francia e in Inghilterra si ragiona sulla necessità di stabilire con precisione le tariffe delle spedizioni postali a seconda del loro peso. Vengono così create le bilance per lettere, caratterizzate da un’estrema sensibilità.

Nel frattempo il sistema metrico decimale, elaborato da una commissione presieduta da Lagrange nel 1791, inizia a diffondersi in tutta Europa, Italia compresa.

bilancia smart

Il dinamometro

Nel 1874 il fisico e matematico tedesco Philipp von Jolly inventa il dinamometro, il cui utilizzo si basa su una molla con una costante elastica, necessaria a misurare la forza peso dell’oggetto agganciato, a seconda dell’elongazione della molla stessa.

La bilancia nel Novecento

La bilancia ha conosciuto un’ulteriore e importante evoluzione a partire dagli anni Cinquanta del Novecento, quando ai modelli meccanici hanno iniziato ad affiancarsi quelli digitali. Ormai le bilance digitali sono usate pressoché in tutti gli ambiti: per pesare le persone e gli alimenti, così come per le pesature di estrema precisione, ad esempio nell’oreficeria.

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Le bilance smart

Come è cambiata la bilancia negli ultimi tempi è sotto gli occhi di tutti. Ormai ogni oggetto di utilizzo quotidiano che riguardi in qualche modo la sfera psicofisica dell’individuo può essere collegato allo smartphone e fornire non solo dati in tempo reale ma anche proiezioni e suggerimenti per il futuro.

Lo stesso per le bilance. Nella loro versione smart sono in grado di calcolare, ad esempio, l’indice di massa corporea, il rapporto in percentuale tra grasso e muscoli, la frequenza metabolica basale o il numero di calorie da assumere quotidianamente.

Non mancano bilance intelligenti con funzionalità aggiuntive, magari ad hoc per sportivi o per donne incinte. Tutte, rigorosamente, con la loro app da scaricare.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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