Blue Origin, l’azienda aerospaziale fondata da Jeff Bezos, ha recentemente condotto un volo sperimentale per la NASA, simulando la gravità lunare per testare nuove tecnologie destinate alle future missioni sulla Luna. Il lancio è avvenuto dal sito di West Texas, dove il razzo New Shepard ha trasportato 29 esperimenti tecnologici fino al confine dello spazio.
Durante il volo, la capsula ha ruotato su se stessa 11 volte al minuto, creando condizioni di gravità pari a un sesto di quella terrestre per circa due minuti. Questa tecnica ha permesso di replicare l’ambiente lunare, offrendo agli scienziati l’opportunità di osservare il comportamento delle apparecchiature in condizioni simili a quelle che si troveranno sulla superficie della Luna.
I dettagli dell’esperimento di Blue Origin
Tra gli esperimenti a bordo, sponsorizzati principalmente dalla NASA, vi erano metodi per prevenire l’adesione della polvere lunare alle tute spaziali e agli strumenti. La polvere lunare rappresenta una sfida significativa per le operazioni sulla superficie lunare, poiché può compromettere l’efficienza delle apparecchiature e la sicurezza degli astronauti. Testare queste tecnologie in un ambiente di gravità simulata consente di identificare e risolvere potenziali problemi prima delle missioni effettive.
Il volo del New Shepard è durato circa 10 minuti. Dopo il lancio, il razzo è atterrato con successo, mentre la capsula contenente gli esperimenti è rientrata nel deserto tramite paracadute. Questo successo segna un passo importante per Blue Origin, che alterna missioni con equipaggio a voli dedicati alla ricerca scientifica. La capacità di simulare la gravità lunare in voli suborbitali offre un metodo efficiente e a basso costo per testare tecnologie critiche, accelerando lo sviluppo di soluzioni per l’esplorazione spaziale.
Oltre al programma New Shepard, Blue Origin sta sviluppando il razzo New Glenn, progettato per trasportare satelliti e, in futuro, astronauti in orbita e verso la Luna. Il New Glenn ha recentemente completato il suo volo di prova inaugurale, raggiungendo l’orbita terrestre e trasportando un prototipo di satellite. Sebbene il primo stadio del razzo non sia riuscito ad atterrare come previsto, la missione ha rappresentato un traguardo significativo per l’azienda.
Fra le altre cose, la compagnia di Jeff Bezos è anche coinvolta nel programma Artemis della NASA, avendo ricevuto un contratto da 3,4 miliardi di dollari per sviluppare un lander lunare denominato Blue Moon. Questo veicolo è destinato a trasportare astronauti sulla superficie lunare nelle future missioni Artemis, contribuendo agli sforzi per stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna e gettando le basi per future esplorazioni su Marte.
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