Dopo cinque anni di assenza, il Salone Auto fa il suo grande ritorno a Torino: l’edizione 2024, presentata oggi in conferenza stampa nella stazione ferroviaria di Porta Susa, sarà un evento diffuso su tutta la città e completamente gratuito per i visitatori. Dal 13 al 15 settembre le piazze e le strade della città della Mole si riempiranno di veicoli di ogni tipo, con il presidente del Salone Andrea Levy che assicura “neutralità verso le tecnologie”.
Torino, capitale dell’auto: nel 2024 torna il Salone per celebrare la storia e guardare al futuro
Durante l’evento di annuncio, organizzato nella stazione ferroviaria di Porta Susa, si capisce già che il Salone Auto 2024 porterà Torino al centro della discussione — non senza qualche polemica. Dall’importanza della produzione in Italia fino a come spendere gli incentivi, passando per l’approccio alle motorizzazioni: già oggi, a mesi dall’apertura, il salone fa discutere.
Solo una cosa sembra mettere d’accordo tutti: la scelta di ribadire il ruolo di Torino come capitale italiana dell’automotive. Andrea Levy, il Presidente del Salone Auto Torino, ha spiegato che proprio a questo serve il nuovo format dell’evento, che si svolgerà dal 13 al 15 settembre 2024. Piazze e strade principali di Torino ospiteranno esposizioni, test drive e iniziative legate al mondo dei motori.
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Un’occasione per celebrare i 200 anni di mobilità, dalle carrozze alle auto di oggi. Ma anche per guardare al futuro, con uno sguardo neutrale sulle diverse tecnologie: potrete provare ogni motorizzazione all’evento. E potrete farlo gratis: non solo, potrete raggiungere Torino da tutta Italia con treni di Ferrovie dello Stato e Flixbus con tariffe ridotte.
Il Salone Auto 2024 non sarà solo una vetrina per le quattro ruote, ma anche un’opportunità per scoprire le bellezze di Torino. Oltre ai già citati sconti sui treni, ci saranno agevolazioni per i musei (quello dell’Auto, ma anche Cinema, Risorgimento, Egizi e non solo). Un modo per unire la passione dell’auto con la scoperta di una delle più belle città del nostro Paese.
Riportare Torino al centro
Durante l’evento, le istituzioni locali hanno espresso il loro pieno sostegno al Salone, che pensano sia importante per la città. L’assessore regionale Andrea Tronzano ha sottolineato l’importanza dell’auto per l’economia piemontese, mentre il sindaco Stefano Lo Russo ha ribadito la centralità di Torino come città dell’auto, non solo per la produzione ma anche per la ricerca e il design.
Ma all’evento non sono mancate anche le critiche verso chi aveva fatto allontanare il Salone dalla città. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha criticato la precedente amministrazione torinese, accusandola di aver fatto vivere a Torino “un periodo buio della sua storia” per via dei “troppi no” a eventi come il Salone.
Ma Cirio ha anche evidenziato la necessità di rimettere Torino al centro per quanto riguarda la produzione di auto. L’obiettivo è passare dalle attuali 80 mila unità a 200 mila all’anno, anche ridestinando gli incentivi. “Dei cinquemila euro di incentivi per acquistare le auto elettriche, solo mille vanno ad aziende italiane”.
Il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenuto alla conferenza, ha ripreso le parole di Cirio e Lo Russo, invocando “un approccio pragmatico e non ideologico” al tema della mobilità sostenibile. Puntando su più tecnologie, come l’idrogeno, ma senza “dire no al motore termico”. Perché, secondo il ministro, “dobbiamo chiederci che senso ha mettere un miliardo di euro di bonus se poi non finisce a Torino, ma a Pechino”.
Un Salone Auto destinato a far discutere
Il ritorno del Salone Auto a Torino per il 2024 sarà un’occasione per gli appassionati di vedere auto di ogni tipo: d’epoca, di lusso, elettriche e termiche, concept e modelli in vendita. Ma già da questa prima conferenza di lancio, sembra evidente che farà anche molto discutere.
Impossibile non parlare della produzione di auto in calo in Italia, degli incentivi sulle auto di nuova generazione, della transizione verso la sostenibilità (che non tutti vorrebbero solo elettrica, almeno fra i politici intervenuti oggi a Porta Susa). Insomma: se Torino torna a essere la “Capitale dell’Auto”, diventerà anche il centro della discussione.
La speranza è che la discussione sia produttiva e non si limiti alla polemica. Andrea Levy, il Presidente del Salone, sottolinea che l’evento potrebbe diventare un’occasione per dissipare la “tanta confusione del pubblico sulle motorizzazioni, portando conoscenza e avvicinando i giovani al mondo dei motori”.
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