Le App di dating spopolano in Cina, e non solo per amore

C’è un lato nascosto della Cina che da qui fatichiamo a vedere – figuriamoci a conoscere -. Gli anni della pandemia, infatti, hanno radicalmente cambiato il Paese, rendendolo meno accogliente ed aperto nei confronti di turisti ed estranei. E questa non è il solo lascito del Covid-19. Negli ultimi due anni, il Paese ha visto declinare buona parte della sua industria tecnologia nazionale, fatta eccezione per un solo settore, quello delle App di dating. In Cina, infatti, le applicazioni di incontri stanno letteralmente spopolando. E non solo per questioni legate al romanticismo.

Cina: le App di dating spopolano nel Paese

Secondo la società di analisi data.ai, il numero delle App di dating in Cina con oltre 1000 download è salito dalle 81 del 2017 alle 275 di quest’anno. I numeri parlano chiaro: i download delle applicazioni sono aumentati, così come lo sono gli acquisti in-App. Secondo PitchBook, gli investitori hanno anche versato più di 5.3 miliardi di dollari in società di incontri e social network nel Paese, rispetto ai 300 milioni di dollari del 2019. E le più grandi aziende tecnologiche cinesi, come ByteDance e Tencent, stanno testando, acquisendo e investendo in applicazioni legate agli incontri. Ma qual è il vero motivo di questo incredibile successo delle App di dating in Cina?

L’amore, come potete immaginare, non è la sola forza che spinge gli utenti a rivolgersi alle applicazioni di incontri. Tinder e soci, infatti, regalano una promessa di vita di coppia in un momento in cui i tassi di matrimonio e fertilità in Cina sono ai minimi storici. E, dall’altro lato, aiutano le persone a combattere la solitudine, dato che negli ultimi anni le politiche per combattere il Covid-19 hanno praticamente distrutto qualunque occasione di relazione sociale. Le App di dating, infatti, hanno finito con il trasformarsi in una sorta di piazza virtuale dove poter incontrare nuovi amici e discutere dei propri interessi. “È davvero difficile incontrare persone offline“, ha detto Raphael Zhao, 25 anni, neolaureato di Pechino.

Insomma, le applicazioni di incontri sembrerebbero essere rimasti i soli strumenti a disposizione degli utenti cinesi per coltivare le proprie relazioni interpersonali. E questo nonostante le autorità del Paese abbiano preso provvedimenti seri contro le App di dating in passato, limitando alcune delle loro funzionalità. Eppure, le stesse autorità hanno riconosciuto che queste applicazioni sono di supporto per il popolo cinese. “La solitudine è il problema principale che vogliamo risolvere“, afferma a tal proposito Zhang Lu, fondatore di Soul, un’App di appuntamenti supportata da Tencent. E Blued, la più celebre App di incontri gay, si autodefinisce un’App di salute pubblica e di sensibilizzazione all’HIV.

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Cambia completamente, quindi, la funzionalità delle App di appuntamenti. E, a quanto pare, nel corso degli anni sono cambiate anche le stesse applicazioni. Tantan e Momo, ad esempio, hanno smesso di abbinare tra loro gli utenti sulla base di caratteristiche fisiche, prediligendo gli interessi, gli hobby e la personalità degli iscritti. E lo stesso vale per Douyin e Little Red Book, che hanno creato vere e proprie funzionalità di “scoperta sociale”. Soul, invece, ha addirittura acquisito l’abilità di abbinare gli utenti sulla base dei risultati di test di personalità. Tutti questi cambiamenti, quindi, rendono ben evidente l’esigenza degli utenti cinesi: stringere relazioni sociali. E non obbligatoriamente trovare l’amore. Non a caso, in un sondaggio condotto da un istituto di ricerca cinese l’89% degli intervistati ha dichiarato di aver usato un’App di dating per espandere la propria cerchia sociale. Tutto cambia, quindi. Anche le App di dating.

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