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La recensione di CMF Phone 1: stile e personalizzazione (a basso prezzo)

Dopo il debutto con auricolari e smartwatch, CMF by Nothing, il sub-brand di Nothing, è pronto a fare il suo debutto nel mondo degli smartphone con il CMF Phone 1, che abbiamo testato e che vi racconteremo in questa recensione. Un dispositivo che, nonostante il prezzo contenuto, ha un design originale e personalizzabile, buone caratteristiche hardware e soprattutto un’esperienza software unica. Un prodotto che vuol fare entrare tutti nell’ecosistema Nothing, e che debutta insieme ai nuovi CMF Buds Pro 2 e CMF Watch Pro 2.

La nostra recensione di CMF Phone 1

Nothing ha già lanciato due generazioni di smartphone di fascia medio-alta, Phone (1) e Phone (2), per poi annunciare una versione più economica con Nothing Phone (2a), un prodotto che univa attenzione al design e al software in una fascia di prezza dove di solito ne vediamo poca.

Il primo telefono del sotto-marchio CMF by Nothing vuole portare questa filosofia oltre, con un prodotto economico (si parte da 239 euro per la versione 8+128GB, fino a 269 euro per quella da 8+256GB) ma con uno stile preciso. Uno stile che non vede più la trasparenza tipica dei Nothing Phone, ma che introduce un nuovo elemento: la personalizzazione. Che unita al carattere del software, rende questo telefono una proposta unica per questa fascia di prezzo.

Design modulare e cover intercambiabili per uno stile unico

Il primo impatto con CMF Phone 1, una volta aperta la scatola (dove trovate anche cavo USB-C, pin per la SIM e moduli), è di un telefono piuttosto classico. Lo schermo piatto e la fotocamera frontale si vedono in molti altri smartphone. Ma è voltando il telefono che notiamo il suo stile fuori dal comune.

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Invece di puntare sulla trasparenza, CMF by Nothing ha fatto una ricerca su colori, materiali e finitura (come suggerisce l’acronimo dell’azienda), realizzando una copertura che ci ha colpito. Bordi e retro sono in un unico pezzo affrancato al telefono con quattro viti a vista. Il materiale plastico dà una sensazione di leggera ruvidezza che aiuta a tenere il telefono in mano, e non mette in mostra alcun tipo di impronta.

cmf phone 1 recensione fondo usb c e microsd
cmf phone 1 recensione accensione
laterale cmf phone 1 recensione

    Lungo i bordi vediamo a sinistra il pulsante di accensione e a destra quelli del volume, in un grigio che richiama la mascherina delle fotocamere in alto a sinistra sul retro. Le porte sono in basso: una USB-C e il lettore per la doppia SIM, che potete usare anche per schede microSD fino a 2 TB. Un peccato la mancanza di modulo NFC.

    Il telefono ci piace in questo stile originale ma discreto, soprattutto nella colorazione nera, che troviamo elegante. Ma il punto di forza di CMF Phone 1 sta nella personalizzazione. La scocca posteriore, infatti, è intercambiabile grazie a un sistema di viti a vista: basta svitarle con l’apposito tool (o con un qualsiasi cacciavite piatto) per poter sostituire la cover con una di colore o materiale diverso. CMF offre una vasta gamma di opzioni, dal classico nero al verde chiaro, fino al blu e all’arancione con la superficie in pelle vegana.

    cmf phone 1 recensione smontato design

    L’Accessory Point

    Ma le possibilità di personalizzazione non finiscono qui. Il CMF Phone 1 integra anche un Accessory Point sul retro, che si presenta come una semplice “rotella” in basso a destra. Svitandola, potete agganciare accessori come un cavalletto, un portacarte o un cordino. Noi non li avevamo a disposizione per provarli, ma potete ammirarne un paio scorrendo il carosello qui sotto.

    cmf phone 1 recensione accessori
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    Nothing Phone 1 stand

      CMF by Nothing ci ha fatto sapere che le varie cover costano 35 euro, mentre gli accessori (Stand, cordino e custodia per schede) costano 25 euro l’una. Che ci sembra tutto sommato un prezzo accessibile per degli accessori originali. Soprattutto le cover che permettono di utilizzare il telefono senza coprire il design con il silicone di una custodia, cosa che apprezziamo molto. Nel caso la cover dovesse rigarsi o rompersi, potete sostituirla in un secondo momento: un bel vantaggio, anche se non vi dovesse interessare la possibilità di cambiare spesso il retro del vostro smartphone per questioni di stile.

      Questa versatilità, tuttavia, arriva a scapito della protezione. La certificazione infatti è di IP52, che significa protezione piuttosto buona dalla polvere, ma resistenza solo a una pioggia leggera. Noi l’abbiamo usato lo stesso in una serata con un po’ di pioggia (in cui disgraziatamente eravamo usciti in monopattino) senza alcun problema: le stime della certificazione sono sempre conservative. Ma meglio non farlo cadere in piscina quest’estate. La qualità costruttiva, tuttavia, ci è parsa ottima.

      Il dispositivo resta tuttavia compatto, con uno spessore di 8 millimetri (che diventano 9 con le cover in pelle vegana) e un peso attorno ai 200 grammi (da 197 a 202 a seconda della cover scelta).

      Potenza e autonomia per un uso intenso

      Sotto la scocca, il CMF Phone 1 monta il nuovo processore MediaTek Dimensity 7300, realizzato con processo produttivo a 4 nm. Questo chip a 8 core, con velocità fino a 2,5 GHz, offre prestazioni al top della categoria senza sacrificare l’efficienza energetica. Ad affiancarlo ci sono fino a 16 GB di RAM (fisica + virtuale) e fino a 2 TB di storage espandibile, un primato per gli smartphone Nothing.

      La connettività è affidata al modem 5G dual band a 9 bande, per navigare alla massima velocità anche in movimento.

      Display AMOLED da 6,67″ con refresh rate adattivo

      Il CMF Phone 1 monta un luminoso display Super AMOLED da 6,67″ con risoluzione FHD+ (2400×1080 pixel), con neri profondi e colori piuttosto vivaci: per questa fascia di prezzo, ci sembra piuttosto buono. La luminosità di picco arriva a ben 2000 nit, mentre quella media attorno ai 500-700 nit: non abbiamo avuto problemi a leggere il display anche sotto la luce diretta del sole (al massimo abbiamo dovuto inclinarlo leggermente). Il pannello supporta l’HDR10+ per un contrasto e una resa cromatica ottimizzati nei contenuti multimediali compatibili.

      display cmf phone 1 recensione

      Non manca il refresh rate adattivo da 60 a 120 Hz, che regola automaticamente la fluidità dell’interfaccia in base al contenuto visualizzato, risparmiando energia. A questo si aggiunge un touch sampling rate di 240 Hz per una reattività ai comandi ottima per il gaming.

      Rispetto agli smartphone Nothing, il CMF Phone 1 che abbiamo provato per questa recensione ha cornici leggermente più grandi, e non è perfettamente simmetrico fra le cornici superiore e inferiore. Ma in questa fascia di prezzo non ce lo saremmo aspettato: ci sembra molto buono considerando il costo.

      Il lettore d’impronte sotto lo schermo, ottico, funziona abbastanza bene — anche se non sempre è stato fulmineo. Di buona qualità l’audio stereo, sufficientemente potente (anche se distorce un po’ il suono al massimo del volume).

      Recensione CMF Phone 1: prestazioni e uso quotidiano

      Il dispositivo utilizza un processore MediaTek Dimensity 7300 5G, affiancato da 8 GB di RAM (a cui si aggiungono 8GB di RAM virtuale, volendo) e 128/256GB di memoria, espandibile fino a 2TB con microSD. Nothing aveva già lavorato con un chip MediaTek con Phone (2a) con buoni risultati, e anche in questo caso troviamo un telefono piuttosto brillante nell’uso quotidiano. I benchmark (Geekbench ottiene 1040 single-core e 2922 multi-core, mentre 3D Mark Wild Life arriva a 3136) sono da smartphone di fascia media. Nel gaming il telefono non ci stupisce, ma si comporta piuttosto bene, senza scaldare troppo o crollare all’improvviso nei nostri test.

      L’esperienza software

      Nell’uso quotidiano CMF Phone 1 si comporta molto bene, grazie anche all’ultima versione del sistema operativo proprietario di Nothing, Nothing OS 2.6, basato su Android 14. Troviamo pochissime app inutili preinstallate, ma diverse opzioni per personalizzare l’esperienza. I Nothing Widget ci piacciono molto, così come la possibilità di personalizzare icone delle app e cartelle sulla schermata home. Trovate la piena esperienza Nothing (tolti i Glyph luminosi sul retro), che significa un software decisamente più fluido e leggero della media in questa fascia di prezzo.

      utilizzo app normali cmf phone 1

      Tra le novità esclusive del CMF Phone 1 ci sono il widget Date, per avere sempre sott’occhio la data corrente, e il widget Community, un hub per interagire con gli altri utenti Nothing. Inoltre, nel widget batteria potete vedere l’autonomia di CMF Watch Pro 2, che potete usare per attivare la telecamera sullo smartphone. Un assaggio di ecosistema, accessibile anche per chi vuole spendere un po’ di meno.

      Il CMF Phone 1 integra funzioni di intelligenza artificiale, come il supporto a ChatGPT direttamente sugli auricolari CMF e Nothing, per accedere al chatbot in mobilità usando la propria voce. Oppure potete usare l’AI Wallpaper Generator, che permette di creare sfondi unici e personalizzati. I risultati sono piuttosto buoni.

      Il sistema è garantito per 2 anni di aggiornamenti Android e 3 anni di patch di sicurezza: avremmo preferito di più, ma sotto i 300 euro è quasi sempre la norma.

      Fotocamera Sony da 50 MP con algoritmi avanzati

      Il comparto fotografico del CMF Phone 1 si affida a un sensore Sony IMX890 da 50 MP con zoom 2x, affiancato da un sensore di profondità per aiutare nei ritratti bokeh. La stabilizzazione elettronica dell’immagine (EIS) e la modalità Azione dovrebbero aiutare nella registrazione dei video (anche se è qui che lo stacco dai top di gamma si nota di più). La fotocamera frontale arriva a 16 MP.

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      Il sensore principale, che ha un’apertura di f/1.8, raccoglie una grande quantità di informazioni in condizioni di luce ideali. Il TrueLens Engine di Nothing integra algoritmi come l’Ultra XDR, sviluppato in collaborazione con Google, che aumenta il dinamismo delle immagini e rende il contrasto più marcato, ottimo per postare sui social network.

      Al buio, invece, il sensore fatica di più: nel mirino vediamo la difficoltà nel gestire le fonti di luce la sera — ma dopo lo scatto il software della fotocamera risolve tutti i problemi più evidenti. Tuttavia, negli scatti più difficili (zoom 2x e ritratti, per esempio), il software non può far miracoli, e rischiate di scattare immagini troppo buie o sovraesposte. E la stabilizzazione elettronica perdona solo movimenti minimi.

      Ci sono diverse funzionalità intelligenti come modalità AI Vivid, che analizza la scena e regola colori e contrasto, piuttosto che l’Advanced HDR chje scatta otto immagini a varie esposizioni per poi creare un’immagine più vicina alla realtà. Anche se la cosa che noi abbiamo preferito è il vecchio caro Ritratto, che scontorna bene i volti e i soggetti in primo piano, sfocando bene (a volte anche troppo) lo sfondo.

      Video e fotocamera anteriore

      CMF Phone 1 ha la possibilità di registrare video in 4K a 30fps (o 1080p a 60 fps), anche se la mancanza di stabilizzazione ottima si fa sentire mentre vi muovete o fate pan con la telecamera. C’è anche lo slow-motion a 120 fps. Buoni gli scatti e i video con la fotocamera anteriore, per l’occasionale selfie e per le videochiamate.

      Durante i test per questa recensione, la fotocamera di CMF Phone 1 non ci ha entusiasmato: ma in questa fascia di prezzo, non ce lo aspettavamo. È un sensore competente, con un software chiaro e ben calibrato, che nelle giuste condizioni realizza foto e video di buona qualità: difficile chiedere di meglio senza spendere di più.

      Scatti di prova

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      Zoom 2X
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        Batteria e autonomia

        La batteria da 5000 mAh promette fino a 2 giorni di autonomia con un uso medio, ma anche con l’uso intenso fatto durante le giornate di test si è comportata molto bene. Anche usando Android Auto per la navigazione e lo streaming in 5G, l’hotspot per connettere il PC e girando video e foto per un evento stampa, siamo tornati a casa senza preoccuparci di caricarlo per la sera. Nelle giornate di uso meno intenso (per esempio collegando il WiFi a casa in smart working e limitandoci ad ascoltare podcast e guardare qualche video) abbiamo consumato appena la metà della batteria dopo un giorno intero.

        fotocamera cmf phone 1 recensione

        Interessante anche la ricarica rapida a 33W (50% in 20 minuti), anche se va detto che nella confezione c’è solo il cavo USB-C/USB-C. Ma utilizza Power Delivery, quindi potete usare qualsiasi caricabatterie per ottenere il massimo della velocità. C’è anche la ricarica inversa a 5W (non wireless, ma tramite USB) per dare energia ad accessori come auricolari o smartwatch.

        Recensione CMF Phone 1: la personalizzazione arriva nella fascia media

        CMF Phone 1 ci ha convinti durante questa recensione, specialmente quando ci siamo decisi a “spiare” il prezzo di lancio: 239 euro per il modello 8+128GB, 269 euro per la versione da 8+256GB. In questa fascia di prezzo, soprattutto quest’anno, sono usciti diversi smartphone completi e interessanti (date un’occhiata alla nostra selezione dei migliori smartphone). Prodotti con discrete prestazioni e fotocamere, buoni display e ottima autonomia. Ma a tutto questo CMF Phone 1 aggiunge l’elemento della personalizzazione.

        Non solo per le cover (a 35 euro) e gli accessori (a 25 euro), ma anche per l’ottimo software Nothing che permette di avere widget e schermate davvero d’effetto. Se già Nothing Phone (2a) riusciva a fornire dare molto per meno di 400 euro, il fatto che CMF Phone 1 rinunci relativamente a poco per togliere altri 100-150 euro dal prezzo di partenza è molto interessante. Specie perché permette a tanti nuovi utenti di testare le novità software di Nothing (che in questi due anni ha aggiornato molto spesso i propri dispositivi).

        Se lo stile industriale, con le viti in evidenza e la rotella dell’Accessory Point, vi hanno colpito, questo smartphone è molto facile da consigliare: una scelta solida, ma anche ricca di stile e possibilità di personalizzazione.

        Potete preordinare CMF Phone 1 sul sito cmf.tech e su Amazon da oggi, con le consegne dal 12 luglio.

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        Autore

        • Stefano Regazzi

          Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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