Mentre i più grandi colossi mondiali (Facebook in testa) investono sul metaverso, l’Italia non rimane a guardare. A guidare il nostro Paese in questo settore dalle grandissimi potenzialità in prospettiva futura è l’azienda palermitana Coderblock, fondata nel 2016 da Danilo Costa e Aura Nuccio. Ancora prima che lo smart working diventasse forzatamente parte della nostra quotidianità, Coderblock ha fornito alle aziende un sistema per lavorare in veri e propri uffici virtuali tridimensionali, permettendo ai dipendenti di queste realtà di collaborare in remoto in un’esperienza altamente immersiva. Il mondo virtuale di Danilo Costa e Aura Nuccio non si è però fermato qui e, anche per via della spinta della pandemia, è arrivato all’organizzazione di eventi aziendali, conferenze e fiere online, come Cospladya, fiera del fumetto e del cosplay terminata proprio pochi giorni fa.
Tutto questo a Coderblock non basta. Con il supporto di una campagna di raccolta fondi su Mamacrowd, l’azienda punta sul potenziamento della propria piattaforma SaaS, che consente la creazione automatizzata di mondi virtuali e di metaversi condivisi, con i quali è possibile vivere esperienze immersive attraverso il proprio avatar personalizzato. Questo progetto farebbe di Coderblock il primo metaverso italiano, orientato soprattutto al Business-to-business ma in grado di attrarre diverse tipologie di utenti con l’aggiunta di funzionalità dall’indubbio fascino. Nel metaverso sarà infatti implementata un’economia virtuale, che prevederà anche l’acquisto e l’affitto di spazi e lotti virtuali. Non mancherà uno store per la personalizzazione degli avatar e troverà spazio anche un sistema automatizzato per la vendita di spazi pubblicitari.
A disposizione degli utenti non ci sarà solamente una piattaforma di sostegno allo smart working e agli eventi, ma una vera e propria città virtuale, in cui gli avatar potranno passeggiare liberamente alla ricerca di esperienze dei più disparati generi.
Meta e Coderblock
Coderblock sulla scia di Meta? A rimarcare la principale differenza fra il suo progetto e l’imminente evoluzione di Facebook è lo stesso Danilo Costa al Corriere della Sera: «Rispetto a Meta, la nuova realtà di Mark Zuckerberg, la nostra idea è quella di permettere agli utenti di entrare nella città virtuale anche da pc o mobile, per avere il proprio mondo a disposizione in qualsiasi momento della propria vita».
Cospladya ha dimostrato le potenzialità di Coderblock su un ampio pubblico, anche in ottica internazionale. Nella città virtuale predisposta dall’azienda palermitana per questo evento, era infatti possibile muoversi con il proprio avatar all’interno di un ambiente che riproduceva le fiere del settore. Si poteva chattare con altri utenti o videochiamare ospiti ed espositori, ma ci si poteva anche dirigere verso l’area games, per godere di qualche videogame integrato nell’esperienza, o verso l’area comics per conoscere i prodotti presentati durante questa manifestazione. Il tutto con un’interfaccia grafica pulita e priva di evidenti bug, forte inoltre di alcune notevoli funzionalità volte a fare sentire a casa gli avventori della fiera online.
Se una buona fetta della nostra vita nei prossimi anni si svolgerà all’interno dei metaversi, Coderblock dimostra di avere tutte le carte in regola per dire la propria, a partire da un’interfaccia utilizzabile anche da smartphone o computer in maniera semplice e intuitiva, senza la necessità di installare alcun tipo di software o di ricorrere a visori specifici. Il futuro è già qui, e l’Italia c’è.
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