Cos’è una teoria del complotto? Mettiamola così: quando il legittimo dubbio viene soppiantato dall’assoluta certezza che ci sia qualcosa di torbido dietro ogni cosa, allora siamo nel campo del complotto.
Dopo i terrapiattisti e gli sciochimichisti, i complottisti italiani sono esplosi durante la pandemia, avallando le più disparate teorie sui vaccini (che si ostinano a chiamare siero, come a volerne delegittimare la parola). Ora però, a emergenza sanitaria terminata, i complottisti italiani hanno deciso di riversarsi in massa contro qualcos’altro: IT-Alert.
Non sapete cos’è? Ve lo spieghiamo noi, dato che sui gruppi Telegram del tipo “STOP DITTATURA” scritto in caps c’è tanta disinformazione (ma anche tanta fantasia).
Cos’è IT-Alert?
Per spiegare cos’è IT-Alert, ci avvaliamo della descrizione presente sul sito ufficiale:
“IT-Alert è un sistema di allarme pubblico gestito dalla Protezione Civile, che invia messaggi sui dispositivi mobili presenti nell’area interessata da una grave emergenza o da un evento catastrofico imminente o in corso. Il sistema usa la tecnologia cell-broadcast, che permette di raggiungere tutti i cellulari connessi alle celle telefoniche dell’area, anche in caso di campo limitato o saturazione della banda. IT-Alert è ancora in fase di sperimentazione e viene testato periodicamente in alcune regioni italiane. L’obiettivo è di informare tempestivamente le persone potenzialmente coinvolte dal pericolo e di indicare le misure di autoprotezione da adottare”.
Si tratta quindi di un servizio che sfrutta la modalità di trasmissione cell-broadcast, quella che solitamente si utilizza per inviare o ricevere chiamate o SMS: il cellulare si aggancia ad una cella locale per trasmettere il segnale. In questo caso il segnale è solo in entrata, ed è sfruttato dalla protezione civile per inviare agli utenti notifiche in caso di emergenze. È quindi uno strumento che nasce con lo scopo di prevenire le calamità naturali, consentendo così alle autorità di gestire in modo ottimale l’emergenza anche in situazioni di scarsa rete internet o campo limitato.
Attualmente il Governo sta testando IT-Alert nelle diverse regioni, inviando agli utenti in possesso di una SIM dei messaggi di prova. In questi giorni è stato il turno dell’Emilia-Romagna. Di seguito un esempio della notifica inviata in fase di test.
Peraltro un sistema simile è stato già testato pochi mesi fa nel Regno Unito.
Complottisti uniti contro IT-Alert
Il grande vantaggio di IT-Alert è che non è necessario avere nessuna app installata sul proprio dispositivo. Il sistema di notifica è assolutamente automatico ed è gestito dalle autorità. E i complottisti hanno un problema con i sistemi gestiti dalle autorità, dato che sono fermamente convinti che ci sia un Deep State pronto manipolare le masse.
Su Telegram sono già nati gruppi atti a boicottare IT-Alert, con orde di complottisti che ritengono che il sistema serva a controllare gli spostamenti degli utenti. In che modo non si sa, dato che teoricamente qualsiasi SIM è già agganciata ad una cella, quindi, sempre teoricamente, non ci sarebbe bisogno di inviare alcuna notifica (e nemmeno di inserire ipotetici simboli massonici nel logo).
Sui gruppi Telegram sono nate le più fantasiose discussioni sul tema. Una di queste proviene da un canale gestito da tale Ugo Fuoco, un quarantenne napoletano noto alla cronaca per essere stato un convinto no-vax (finito in terapia intensiva fopo essersi preso il Covid) e un forte sostenitore della teoria secondo la quale i vaccini contengono micro-chip per spiare la popolazione.
Fuoco, che su Telegram utilizza in modo compulsivo l’emoticon della fiamma, è anche celebre per una vicenda decisamente triste: aver esultato per la morte di David Sassoli, ma questa è un’altra storia.
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