“Compra ora, paga dopo”: così la generazione di TikTok si sta indebitando

Ancora una volta TikTok si dimostra la piattaforma dove si consolidano le tendenze più diffuse tra gli utenti della Gen Z. Scrollando i video suggeriti, infatti, non vi sarà difficile notare che i giovanissimi sfoggiano con disinvoltura capi d’abbigliamento e accessori griffati e costosi. Ma come possono permettersi di spendere migliaia di dollari per questi look? La risposta è semplice: grazie ai servizi “Compra ora, paga dopo”, diventati un vero e proprio trend sull’App social. Tanto da costringere i più giovani ad indebitarsi pur di riuscire ad acquistare i capi più alla moda.

“Compra ora, paga dopo”, la tendenza (pericolosa) dello shopping online

Klarna, Sezzle, Afterpay e Affirm sono solo alcuni dei più noti servizi “Compra ora, paga dopo” che stanno riscuotendo successo in Rete. Con un piccolo acconto e pochi click, questi permettono di acquistare tutto quello che desiderate. E di pagarlo in quattro comode rate. Un servizio pratico, che sta diventando una vera e propria tendenza grazie alla promozione degli influencer su TikTok e Instagram. Gli utenti che frequentano le piattaforme, infatti, finiscono con l’acquistare quello che indossano i propri beniamini indipendentemente dal fatto che abbiano o meno soldi a disposizione. E il prestito diventa così un modo più amichevole e responsabile di fare acquisti.

Una tendenza confermata anche dai dati. Nel 2021 gli Americani hanno speso più di 20 miliardi di dollari attraverso servizi “Compra ora, paga dopo” – una “fetta” crescente rispetto agli 870 miliardi annui dello shopping online -. Nella sola California, il 91% di tutti i prestiti al consumo del 2020 sono stati collegati a servizi di questo tipo. Ma sono soprattutto gli utenti della Generazione Z a scegliere questa modalità di acquisto, arrivando a spendere il 925% in più rispetto a Gennaio 2020 grazie al supporto di questi servizi. I numeri parlano chiaro, quindi: i servizi di prestiti per acquisti stanno diventando un vero e proprio trend di acquisto tra i più giovani, spinti soprattutto dalle parole degli influencer. Ma questo potrebbe davvero comprometterne il futuro finanziario, costringendoli ad indebitarsi senza neppure accorgersene.

“Questi programmi ‘Compra ora, paga dopo’ incentivano le persone a spendere al di sopra delle loro possibilità, perché sono tipo, ‘Oh, beh, è ​​solo questo importo in quattro mesi’ – commenta Celesta, influencer di TikTok. Alla gente piace quasi vantarsi o scherzare sul fatto che ‘Oh, erano solo 24 pagamenti di $ 20’ o ‘L’ho acquistato con Afterpay, quindi è tecnicamente gratuito’“. È abbastanza evidente, quindi, che la tendenza abbia non pochi risvolti cupi. Ma è innegabile che continuerà a riscuotere successo, dato che i servizi vengono pubblicizzati all’interno dei più noti siti di shopping online del settore fashion. D’altronde, sono proprio gli acquisti di moda ad essere protagonisti della tendenza “Compra prima, paga dopo”.

Secondo un rapporto di Afterpay, il 73% della spesa dei consumatori della Generazione Z è destinato alla moda: alta moda e H&M, allo stesso modo. E considerando quanto si susseguono veloci le tendenze fashion su TikTok, non c’è da stupirsi che l’interesse dei giovani sia quello di stare al passo con la moda. Acquistando sempre nuovi abiti e accessori, tramite i servizi di prestito. Insomma, Klarna e soci sono gli alleati più fedeli della Gen Z. Ma siamo davvero sicuri che sia un bene?

La Generazione Z si sta indebitando?

Quando si parla di servizi di prestito, gli esperti della finanza non nascondono affatto la preoccupazione riguardo l’uso smodato che ne fanno gli utenti della Generazione Z. Pochi di questi servizi, infatti, eseguono controlli di credito significativi per capire se davvero le persone sono in grado di pagare quello che devono. Non a caso, moltissimi giovani stanno spendendo più di quello che possono permettersi. Secondo un sondaggio di Piplsay, il 43% degli utenti della Gen Z ha saltato almeno ua rata di pagamento. E stando a quanto riportato da Credit Karma, il 30% dei consumatori più giovani che hanno usufruito di servizi di prestito in negozio ha saltato almeno due pagamenti rateali. “I servizi ‘Compra ora, paga dopo’ sanno che riducendo l’apparenza del pagamento anticipato, sembrerà più economico alle persone“. Commenta RJ Gross, consulente politico del Frontier Group -.

Dal canto loro, le compagnie che offrono i servizi di prestito sanno bene che questi incoraggiano le persone a spendere di più. E fanno di questo un punto di forza nella loro collaborazione con le aziende. “Vediamo carrelli di dimensioni maggiori, acquisti più grandi, rispetto a ciò che gli utenti acquisterebbero con le loro carte di debito e di credito“, ha dichiarato Libor Michalek, Presidente della tecnologia di Affirm. In questo senso, i dirigenti di Affirm e Afterpay vedono solo il lato positivo dei servizi che propongono. Ossia un’alternativa più responsabile – e meno predatoria – alle carte di credito e ai prestiti personali. Una visione del tutto contrastante con quella degli esperti di finanza, che accusano i servizi di prestiti di far indebitare i più giovani.

In ogni caso, quale sarà il futuro del portafogli della Gen Z lo scopriremo solo tra qualche anno. Solo allora sapremo se i servizi “Compra ora, paga dopo” ne hanno effettivamente compromesso la credibilità finanziaria.

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