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Cultura

Cosa guardare su Netflix – Giugno 2018

Giugno è arrivato e con esso il caldo, il sudore, le belle giornate, il caldo… Ed è per questo che vi consigliamo di stare nel vostro letto, possibilmente con l'aria condizionata al massimo, a guardare ciò che vi consigliamo questo mese con la nostra rubrica dedicata a Netflix! Speriamo che anche questo mese potremo aiutarvi a guardare qualcosa di interessante.

Cargo: dalla Terra di Mezzo agli zombie

Questa volta cominceremo dal film del mese! Ne sono usciti un bel po', ma la maggior parte di essi aveva quel retrogusto adolescenziale che, dopo un po', riusciva ad annoiare anche me. È per questo che ho preferito lasciarli nel catalogo ed optare invece per Cargo, un thriller post-apocalittico australiano del 2017 scritto da Yolanda Ramke, diretto da Ramke e Ben Howling ed ispirato ad un cortometraggio australiano del 2013. Dopo essere stato presentato in anteprima all'Adelaide Film Festival del 6 ottobre 2017, è stato distribuito da Netflix in tutto il mondo il 18 maggio 2018.

In Cargo ritroviamo qualcuno che sicuramente molti di voi già conoscono: sto parlando di Martin Freeman che, in questa occasione, interpreta il protagonista Andy. Ci troviamo in un mondo dominato da un virus che trasforma le persone in zombie nell'arco di 48 ore e l'intera trama gira intorno ad Andy, un padre di famiglia che viene involontariamente morso da sua moglie che, poco prima di attaccarlo, ha completato la trasformazione in zombie. Andy sa di avere poco tempo e lo impiegherà per salvare la vita di sua figlia Rosie, una piccola e tenera neonata che può ancora avere una chance.

Non si tratta della solita storia sugli zombie ed è proprio per questo che questo film si differenzia dalla massa, risultando innovativo ed interessante. Per iniziare è bene mettere in evidenza che il film è stato girato dagli autori del cortometraggio, quindi vi sono elementi che non hanno potuto mettere nel corto: è interessante infatti vedere come siano stati in grado di ampliare e dare spessore a quello che era già un piccolo capolavoro (se non avete mai visto il cortometraggio di Cargo, vi invito a vederlo cliccando qui!).

Un'altra particolarità, che probabilmente è alla base dell'intero film, è il rapporto tra la piccola Rosie ed Andy, l'amore che il padre prova verso sua figlia e i suoi disperati tentativi per poterle permettere di sopravvivere. L'atmosfera che si respira non riguarda solamente carne putrefatta e zombie alla ricerca di cervelli da mangiare, bensì è proiettata verso le responsabilità di un padre nei confronti della figlia, della famiglia e vi sono occasioni in cui dovremo affrontare un tema estremamente delicato: dire addio.

Martin Freeman, già conosciuto in film e serie tv come Lo Hobbit, Fargo e Sherlock, si cimenta in un ruolo diverso dal solito ed eccelle come sempre. Interessanti, infine, sono i nuovi personaggi che i registi hanno avuto modo di introdurre: in particolare e di grande importanza è il personaggio di Thoomi, una bambina aborigena che non riesce a separarsi dalla figura paterna.

Violet Evergarden: bambole di scrittura automatica a Leiden

So benissimo che l'anime di cui vi parlerò oggi è "vecchio" per i nostri standard. Il fatto è che nell'ultimo mese non è uscito nulla in grado di attirare la mia attenzione ed è per questo che vi consiglio Violet Evergarden, un anime prodotto da Kyoto Animation, trasmesso in Giappone dal 10 gennaio 2018 e sulla piattaforma Netflix a partire dall'11 gennaio, in versione doppiata.

Violet è un'orfana che, durante un'operazione militare, viene catturata e fatta prigioniera dall'esercito del Leidenschaftlich, intenzionato a sfruttare a proprio favore le sue incredibili capacità belliche. Violet è stata rapita quando era poco più che una bambina ed è da allora che trascorre la sua vita sui campi di battaglia: questo la rende diversa, totalmente incapace di provare sentimenti, poiché nella sua vita non c'è altro che morte e distruzione.

Finita la guerra, Violet viene reintegrata tra i civili e finalmente ha l'opportunità di costruirsi una vita normale: viene infatti assunta nella società di scrittura e spedizione di lettere di un suo amico e lavorerà come bambola di scrittura automatica. Inizia qui il viaggio interiore di Violet, alla scoperta delle emozioni umane e del significato delle parole "ti amo", pronunciate dal suo comandante.

Con Violet Evergarden ci troviamo di fronte ad un anime caratterizzato da una storia affascinante, in grado di coinvolgere gli spettatori fin dal primo episodio e di farli emozionare. La sua particolarità è proprio questa, mettere gli spettatori nei panni della protagonista e permettere loro di essere partecipi nel suo viaggio verso queste strane cose chiamate emozioni, ancora estranee per Violet. Ogni puntata racconta una storia particolare, in grado di lasciare il segno. I disegni invece sono puliti, ben dettagliati e caratterizzati da colori vibranti in grado di catapultarci nei paesaggi che predominano la serie, i quali vengono accompagnati da una colonna sonora adatta e in sintonia con la scena.

Sense8, "Rainbow Pride"

https://www.youtube.com/watch?v=9W-DuWYqVaQ

Ovviamente nella categoria serie TV non poteva mancare il finale di quella che probabilmente può essere targata come la miglior serie tv creata da Netflix: sto parlando di Sense8. In giro ho letto di molte persone che ancora non avevano avuto l'occasione di vedere questa serie TV e, se rientrate in questa categoria, penso sia arrivato il momento di prendere un po' di pop-corn ed iniziarla!

Sense8 è una serie tv di fantascienza creata dalle sorelle Wachowski e pubblicata su Netflix il 5 giugno 2015. Dopo una seconda stagione ed uno speciale natalizio, la serie è stata cancellata: grazie ai suoi fan, però, Sense8 è riuscito ad ottenere un finale conclusivo della durata di 150 minuti e pubblicato l'8 giugno 2018.

LEGGI ANCHE: Recensione Sense8 – This is the morning of our Love

Per quale motivo ve la consiglio? Perché è diversa sotto ogni aspetto. Non è una di quelle serie TV che ti prende fin da subito: per alcuni può essere un male, per altri no. Le situazioni e i discorsi si sviluppano lentamente ma una volta entrati nell'ottica in cui le sorelle Wachowski vogliono portarci, è impossibile uscirne. Famiglia, amore, uguaglianza, amicizia, sesso, sono tutti temi importanti in questa serie e vengono sviluppati in ogni piccola sfumatura, senza lasciare nulla al caso. A questo viene unita la fantascienza e quell'alone di mistero che renderà difficile, almeno all'inizio, capire ciò che sta succedendo. Non fatevi ingannare dall'iniziale lentezza o dalla "particolarità" dei temi che andrete a vedere, questa serie tv è in grado di cambiare il modo in cui vediamo determinate cose oppure di ampliarlo. Il semplice fatto che sia stata creata dalle Wachowski, poi, è già un punto a suo favore: il resto lo scoprirete da soli, innamorandovi lentamente di Sense8.

La rubrica di questo mese termina qui! Come sempre speriamo vi sia piaciuta, nonostante vi siano state delle piccole modifiche per quanto riguarda la scelta dell'anime. Torneremo ad aggiornarci per il mese di luglio!

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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