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Dazn, seconda giornata di campionato senza disguidi

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Dazn problemi

Diciamo la verità: in questo inizio di campionato, a essere sotto la lente di ingrandimento non sono solo le squadre della serie A, che per più di metà hanno cambiato allenatore.

Dopo l’esordio piuttosto disastroso della prima giornata, osservato speciale di questa seconda tornata di partite era anche Dazn. Cioè la piattaforma con sede a Londra che quest’anno (e nei prossimi tre) trasmetterà la serie A in streaming, con 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva.

Dunque, all’alba della seconda giornata del campionato di calcio serie A Tim, come si è comportata Dazn? I problemi che hanno fatto infuriare i tifosi nella giornata d’esordio si sono ripetuti?

Dazn e la seconda giornata di campionato di serie A

È certamente troppo presto per affermare che i problemi di Dazn sono rientrati. Ma certamente si può dire che durante la seconda giornata di campionato non ci sono state particolari segnalazioni di disguidi da parte degli spettatori della piattaforma.

E dopo la quanto meno movimentata prima giornata (e conoscendo l’attitudine alla lamentazione e allo sfottò tramite social), se tutto tace significa che stavolta l’app che permette di vedere la serie A in streaming si è comportata in modo egregio.

Dazn solerte nei commenti

Peraltro, a dare una scorsa ai commenti sui social, qualche voce di protesta c’è. E va segnalata la solerzia di Dazn, che risponde puntualmente (e rapidamente) a ogni commento critico sulla qualità del servizio, invitando a fornire ulteriori informazioni. Oppure, la maggior parte delle volte, suggerendo di consultare la guida presente sul sito ufficiale.

Cos’era successo domenica scorsa

Certo, per rimanere in ambito calcistico, è come se adesso fossimo sull’1-1. Dopo una pesante sconfitta all’esordio in campionato, oggi l’app di streaming fa segnare un punto a proprio favore.

Ricordiamo che nella prima giornata di campionato di serie A Tim, Dazn ha riscontrato grossi problemi soprattutto nella gara d’anticipo Inter-Genoa, giocata a Milano sabato 21 agosto alle ore 18.00.

Poco dopo il calcio d’inizio, molti spettatori hanno visto la partita tra svariate interruzioni e con una qualità di streaming scadente. Si sono contati fino a 20 blocchi delle immagini in mezz’ora, ben al di là dell’ottimistico comunicato dell’azienda che ha parlato di un disguido di 3 minuti, e che ha coinvolto una quota di spettatori “non numericamente importante”.

Le polemiche

I tifosi, memori anche dei problemi di Dazn nello scorso campionato, si sono divisi: i più benevoli si sono limitati a diffondere in rete qualche meme sarcastico, altri hanno reclamato in modo vistoso pretendendo il rimborso dell’abbonamento.

Della protesta si è fatta portavoce Codacons, che ha chiesto “immediati rimborsi in favore di tutti gli abbonati per l’impossibilità di fruire del servizio acquistato. Chi, infatti, è in possesso di pacchetti Dazn e non è riuscito ad assistere in tv alla partita, o ha subito continue interruzioni del segnale, ha diritto, in base del Codice civile, ad ottenere il rimborso di quanto pagato, proporzionalmente al disagio subito”.

Gli sviluppi della controversia

La seconda giornata di campionato serie A Tim era un banco di prova davvero importante per Dazn.

Infatti, dopo i problemi durante Inter-Genoa, l’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) “ha annunciato che prosegue l’azione di costante monitoraggio, che è previsto un incontro con l’azienda dopo la seconda giornata di campionato e che saranno oggetto di una costante attenzione i temi della qualità del servizio offerto agli abbonati. E, infine, che si riserva di intervenire con appositi provvedimenti, anche di urgenza, ove ve ne fosse la necessità”.

L’incontro tra Agcom e Dazn è dunque atteso nelle prossime ore. E la mancanza di intoppi in questa seconda giornata presuppone almeno una tregua nei rapporti piuttosto tesi tra l’Autorità e la piattaforma.

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Cosa accadrà

In rete pullulano bignami su come limitare al massimo i problemi di streaming di Dazn. Ma non sono altro che riproposizioni della guida che appare sul sito dell’azienda.

Chiariti i motivi del disguido della scorsa settimana (il picco di accessi che ha messo in crisi una Cdn, ovvero un provider che distribuisce i contenuti sulle piattaforme Ott), Dazn si è scusata. Ha parlato di un “momento fisiologico di assestamento”. E ha promesso il massimo impegno “nello sviluppo e nel potenziamento di Dazn Edge, la cache proprietaria per la gestione del traffico e nell’ulteriore ottimizzazione dei processi con le CDN globali”.

Anche il dialogo con la Lega Serie A è sembrato proficuo. In una nota, la Lega ha fatto sapere che “In un clima di forte collaborazione Dazn ha fornito ampie rassicurazioni sulle misure che saranno messe in atto, fin dal prossimo turno di campionato, per garantire a tutti gli utenti la visione senza disturbi delle gare.”

Oggi il clima sembra dunque sereno. Però solo la prova dei fatti, cioè lo streaming delle prossime partite (che si disputeranno domenica 12 settembre, dopo la sosta della nazionale), ci dirà se i problemi di Dazn saranno davvero solo un ricordo.

Ben sapendo come questa querelle sia anche il paradigma di un’Italia digitalizzata poco, male e in modo non uniforme.

Lo ha detto la stessa Agcom, che ha visto la vicenda come “un importante volano per la digitalizzazione dell’intero Paese”.

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