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DAZN oscurato l’11 aprile 2021: cosa è successo davvero

Chi c’è dietro il disservizio che ha impedito di vedere Inter-Cagliari e Verona-Lazio

DAZN è stato parzialmente oscurato nella giornata di domenica 11 aprile 2021. I disservizi hanno coinvolto due partite del campionato di calcio di serie A TIM.

Scopriamo cosa è accaduto e di chi sono le responsabilità.

DAZN oscurato: cosa è successo domenica 11 aprile

Domenica 11 aprile si sono giocate sei partite della trentesima giornata del campionato di calcio di serie A TIM. Tra queste, Inter-Cagliari alle 12.30 e Hellas Verona-Lazio alle 15.00. Ovvero, i due match trasmessi dalla piattaforma DAZN.

Trasmessi ma non visti, o visti solo da una parte degli utenti. La piattaforma di streaming online, infatti, è stata a lungo inaccessibile a molti dei suoi abbonati. I problemi hanno riguardato soprattutto gli accessi tramite applicazione.

dazn oscurato

La preoccupazione dei tifosi e dei club

Il malfunzionamento ha allarmato gli abbonati, che hanno subito fatto piovere i loro reclami. Anche perché dal prossimo anno, per tre stagioni calcistiche, DAZN sarà il principale partner televisivo della Serie A. La piattaforma trasmetterà tutte le partite di ogni giornata, sette delle quali in esclusiva.

Agli appassionati di calcio fanno eco i club di serie A, che hanno inviato una pronta lettera ai vertici di DAZN, chiedendo immediate spiegazioni sull’accaduto e maggior attenzione, perché in futuro “il problema tecnico non si ripeta e al fine di tutelare la Serie A e i suoi tifosi”.

DAZN oscurato: i rimborsi

Le scuse di DAZN non si sono fatte attendere. Già durante il disservizio è apparsa la scritta “Siamo spiacenti, ma a causa di un problema tecnico non possiamo garantire la visione dei nostri contenuti”. E nelle ore successive la piattaforma di streaming britannica ha rassicurato i suoi clienti: chiunque non abbia potuto assistere ai due incontri di Serie A TIM sarà rimborsato.

Ancora non si conoscono i termini di tali rimborsi. I rumors dicono che ai clienti danneggiati sarà offerto un mese di contenuti gratuiti, ma non saranno accettati reclami inoltrati oltre la giornata di lunedì 12 aprile.

dazn diletta leotta

Cosa è successo domenica 11 aprile: le note di DAZN

Al di là dell’aspetto diplomatico nei confronti della moltitudine di tifosi e appassionati di calcio, vale la pena di approfondire il disservizio da un punto di vista tecnico.

Lo ha fatto la stessa piattaforma, che nel corso della giornata di domenica 11 aprile ha inviato ai suoi abbonati tre comunicazioni, per aggiornarli sulla natura del problema.

La seconda nota recitava: “Siamo molto dispiaciuti di quando accaduto nel corso della visione della partita Inter Cagliari.

Il problema è derivato dal fallimento del servizio di autenticazione fornito da un nostro partner esterno che non è stato in grado di risolvere velocemente applicando le previste procedure di backup, pur avendo ricevuto da parte di DAZN informazioni tempestive e collaborazione immediata.

Il nostro partner è attualmente al lavoro per risolvere una problematica che sembra coinvolgere più paesi a livello Europeo e stiamo investigando ulteriormente la natura del danno ed eventuali responsabilità.”

Nel terzo e ultimo statement, DAZN ha quindi accennato ai rimborsi: “Come comunicato in precedenza, stiamo indagando il problema originato dal nostro partner Comcast Technology Solutions (CTS), che ha avuto un impatto su DAZN e su altri broadcaster europei.

Malgrado il problema si sia ora risolto, consapevoli dell’effetto che questa situazione ha avuto soprattutto sui tifosi, offriremo opportuni indennizzi, che saranno comunicati nei prossimi giorni, a coloro che hanno riscontrato anomalie durante le partite del pomeriggio.”

dazn logo

Chi è Comcast. E le sue scuse

Al di là delle pronte scuse di DAZN, non si può ignorare che CTS – il partner esterno che ha causato il disservizio – faccia parte del gruppo Comcast, azionista di maggioranza di Sky, l’avversaria di DAZN nel palinsesto televisivo del campionato italiano di calcio di Serie A.

E anche Comcast Technology Solutions non ha fatto attendere la sua dichiarazione: “Ci scusiamo con tutti gli utenti che sono stati coinvolti – ha spiegato una fonte. – C’è stato un malfunzionamento tecnico che ha causato un’interruzione temporanea del servizio per quattro network clienti di CTS in Europa. Abbiamo lavorato a stretto contatto con questi broadcaster per risolvere il problema.”

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Lo streaming e l’effetto autista dell’autobus

Nonostante l’incidente tecnico di domenica, il futuro dello sport in video pare indirizzata verso lo streaming: la qualità delle immagini è sempre più soddisfacente e la latenza (cioè il ritardo rispetto alla diretta reale di un evento) è sempre più bassa.

Lo dimostrano non solo l’accordo tra DAZN ma anche i numeri: una ricerca di EY ci dice che nel gennaio 2021 gli abbonamenti alle piattaforme OTT pay (Netflix, Timvision, Amazon Prime Video, Eurosport Player, DAZN, Disney+ eccetera) erano 11 milioni, e gli utenti 16 milioni.

Infine, una considerazione. Le vibranti proteste dei tifosi e degli appassionati nei confronti di DAZN, pur comprensibili, hanno riproposto quello che potremmo definire l’”effetto autista dell’autobus”: quando un mezzo pubblico è in ritardo, al suo arrivo gli utenti se la prendono con il conducente, senza pensare che magari è stata l’azienda a tagliare le corse. E che l’autista è stato danneggiato almeno quanto l’utenza.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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