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Dipendenza da videogiochi: da oggi è ufficialmente riconosciuta dall’OMS

È ufficiale: la Dipendenza da Videogiochi è da oggi un disturbo ufficialmente riconosciuto dall’OMS. A deciderlo i 194 membri della World Health Assembly, riunitasi ieri a Ginevra.

Dipendenza da videogiochi: i criteri per diagnosticarla

La definizione di Dipendenza dai Videogiochi verrà introdotta nella nuova revisione dell’ICD-11, l’International Classification of Diseases, revisione che verrà adottata a partire dal 1 gennaio 2022.

Ma quali sono i criteri scelti dall’OMS per la diagnosi del Gaming Disorder? Al momento sembrano essere tre:

  • Incapacità di controllo l’attività di gioco;
  • Comportamenti persistenti e ricorrenti che prendono il sopravvento sugli altri interessi e sulle attività quotidiane;
  • Prosecuzione dell’attività a prescindere dalle conseguenze negative. Il pattern di comportamento è sufficientemente severo da sfociare in problemi personali, famigliari, sociali, educativi, occupazionali o riguardanti altre importanti aree di funzionamento.
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Non tutti sono d’accordo

La decisione dell’OMS è stata ovviamente criticata dall’industria videoludica, tanto che una serie di rappresentati del settore ha chiesto all’OMS di tornare sui propri passi. Il motivo? Semplice: mancanza di prove sufficientemente robuste da giustificare l’inclusione all’interno dell’ICD-11.

Anche l’ESA, l’Entertainment Software Association, continua ad essere fortemente in disaccordo. Secondo l’associazione di categoria americana il Gaming Disorder distoglierebbe l’attenzione da reali disturbi mentali, quali depressione e ansia sociale.

Rimaniamo invece in attesa delle eventuali dichiarazione di AESVI.

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Source
Polygon

Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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