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Do Revenge: com’è il film con Maya Hawke e Camila Mendes

Do Revenge è disponibile nel catalogo di Netflix.

Cosa succede se si prova a trasportare il canovaccio alla base de L’altro uomo di Alfred Hitchcock (un reciproco scambio di vendette) nel cinico e competitivo ambiente liceale americano, aggiungendo qualche spunto femminista? La risposta è Do Revenge, film originale Netflix diretto da Jennifer Kaytin Robinson, già nota per la regia di Someone Great e per la sceneggiatura di Thor: Love and Thunder. Un teen drama decisamente fuori dagli schemi, che sotto l’apparenza di una commedia dai risvolti romantici affronta temi urgenti come il cyberbullismo, l’emarginazione sociale e il classismo, traendo il meglio dall’affiatata coppia di protagoniste formata da Camila Mendes (Riverdale) e Maya Hawke (universalmente conosciuta per il ruolo di Robin in Stranger Things).

Do Revenge: il lato oscuro del teen movie

Do Revenge
Cr. Kim Simms

Drea Torres (Camila Mendes) ha tutto quello che vuole: è una delle ragazze più ammirate della scuola, ha una carriera scolastica ben avviata e frequenta il ragazzo più popolare dell’istituto. La sua realtà va però improvvisamente in frantumi quando viene diffuso in maniera non autorizzata un suo video intimo. La sua rabbiosa reazione la porta all’esclusione dal suo gruppo sociale, nonché ai malcelati sguardi sdegnosi dei coetanei. Con il morale a terra, Drea incontra Eleanor (Maya Hawke), che come lei ha un conto in sospeso con una coetanea, rea di avere diffuso bugie sulla sua intimità. Le due uniscono le forze per mettere in atto una duplice vendetta, certe del fatto che nessuno sospetterebbe di un loro legame: Eleanor si deve occupare dell’ex ragazzo di Drea, mentre quest’ultima si mette sulle tracce dell’amica bugiarda della sua nuova socia.

Una delle prime battute di Do Revenge ci mette in guardia sul fatto che nulla è davvero come sembra. Jennifer Kaytin Robinson rispetta coi fatti questa dichiarazione, dando vita a un racconto feroce e cangiante, scosso da frequenti colpi di scena e attraversato dal tema della vendetta. L’ambientazione liceale emerge in tutta la sua tossicità, fra clan esclusivi, diffidenza nei confronti delle minoranze e maldestri e ipocriti tentativi di camuffare il proprio egocentrismo (come la “lega dei maschi etero cis che aiutano chi si identifica come donna”). La reputazione è tutto, e basta una piccola leggerezza per perdere la posizione sociale faticosamente guadagnata. Una visione che rispecchia il mondo adolescenziale di oggi, ben distante dalla goliardia mista a malinconia del cinema di uno dei cantori per eccellenza di questa magica stagione della vita, ovvero il compianto John Hughes.

Uno sguardo sadico e corrosivo sugli adolescenti americani

Do Revenge 3

Fra strizzate d’occhio agli anni ’90 (la preside interpretata da Sarah Michelle Gellar), una gradevole estetica pastello e qualche riuscita stoccata al patriarcato, Jennifer Kaytin Robinson mette in scena una commedia nera godibile, che funziona soprattutto per il suo sguardo sadico e corrosivo sugli adolescenti americani, mentre mostra il fianco quando tenta di inserire a forza nel racconto trascurabili contraltari sentimentali. Maya Hawke si rivela ancora una volta perfettamente a suo agio nel ruolo della teenager ribelle e anticonformista, ma la vera sorpresa è Camila Mendes, che sfrutta la sua esperienza in Riverdale per tratteggiare un personaggio costantemente in bilico fra vittima e carnefice e fra colpa e redenzione. Da segnalare inoltre un divertente e divertito cameo di Sophie Turner, che dimostra di essere pronta per un nuovo ruolo importante dopo la conclusione di Game of Thrones.

Nel panorama spesso deludente del film originali delle varie piattaforme, Do Revenge si distingue per la sua freschezza e per lo sguardo disincantato sui giovani di oggi. Peccato però per qualche lungaggine di troppo (una sforbiciata alle 2 ore di durata avrebbe probabilmente giovato al ritmo del film), per l’approccio stereotipato ad alcune tematiche inclusive e per un lieto fine posticcio, che contraddice parzialmente il quadro umano e sociale mostrato in precedenza. Emblematica inoltre l’assenza pressoché totale di adulti dal racconto, che sottolinea l’incomunicabilità e la sempre più ampia divergenza di vedute fra generazioni diverse.

Do Revenge è disponibile su Netflix.

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

Un commento

  1. Ciao! Ho appena letto la tua recensione su Do Revenge e devo dire che mi è piaciuta davvero tanto. Hai saputo descriverne il gameplay in modo chiaro e coinvolgente, evidenziando tutti i suoi punti di forza. Inoltre, apprezzo la tua attenzione ai dettagli e la sincerità con cui hai espresso la tua opinione. Non vedo l’ora di provare personalmente questo gioco grazie alle tue parole entusiasmanti! Continua così, il tuo sito è una fonte affidabile per scoprire i migliori titoli del momento. Grazie mille! CinemaHDV2.

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