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Dylan Dog: in arrivo una serie TV live-action prodotta da Bonelli

Molto presto i fan di Dylan Dog potranno accogliere la prima serie TV live-action ispirata alle pagine del celebre fumetto italiano. A darne l'annuncio è proprio Sergio Bonelli Editore e sarà la sua nuova branca Bonelli Entertainment ad occuparsi della produzione della nuova opera. Quest'ultima punterà ad una distribuzione internazionale, dal momento che i 10 episodi che comporranno la prima stagione saranno girati in lingua inglese.

Dylan Dog invade il piccolo schermo

I lettori dell'intramontabile opera di Tiziano Sclavi avevano già accolto – nel 2010 – un film dedicato a Dylan Dog, lungometraggio che si è tuttavia rivelato un flop su ogni fronte. Più apprezzato è stato invece il mediometraggio Vittima degli eventi (2014) diretto dallo youtuber e filmmaker Claudio Di Biagio e scritto da Luca Vecchi (The Pills).

Stavolta tocca alla stessa Bonelli dare un nuovo volto al carismatico Dylan Dog, lavorando alla prima serie TV ispirata al fumetto. In tal modo anche gli amanti del piccolo schermo conosceranno l'indagatore dell'incubo che, in compagnia del fedele Groucho, si ritroverà spesso invischiato in casi inerenti la sfera del paranormale, con mostri di ogni genere, vampiri, licantropi e chi più ne ha più ne metta.

È qui che entra in gioco la neonata Bonelli Entertainment, divisione creata appositamente per la realizzazione e la diretta supervisione del suddetto progetto televisivo, onde evitare che si verifichi un secondo flop. La nuova branca di Sergio Bonelli Editore avrebbe già avviato le trattative con alcuni grandi nomi, tra cui dovrebbero figurare i giganti della distribuzione streaming – la piattaforma "desiderata" per la serie.

Stando alle dichiarazioni del direttore editoriale di Bonelli, Michele Masiero, le loro serie a fumetti presentano diversi "punti di contatto", i quali offrirebbero un'imperdibile occasione per portare personaggi come Mister No e Martin Mystère nel 'cast' dello show di Dylan Dog.

Insomma, si tratta indubbiamente di un progetto molto ambizioso, ma tocca ricordare che l'ultima parola spetterà sempre al pubblico. Voi che ne pensate?

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