Un vero e proprio titolo di tendenza nello streaming, soprattutto nella comunità LGBTQ+, ma non solo, chiaramente. Una serie che è sbarcata l’anno scorso quasi in sordina, ma non troppo, e che ora torna con la sua seconda stagione, attesissima per i suoi fan. Ci ha così incuriosito cosa ha in serbo per noi la nuova stagione di Heartstopper, serie Netflix appena sbarcata con i suoi nuovi 8 episodi e che non vedevamo l’ora di poterci gustare. Vi raccontiamo le nostre impressioni in questo appuntamento della rubrica Trending On Streaming.
Heartstopper 2, il ritorno nella Città dell’Amore
Nata dalla creatrice Alice Oseman e diretta da Euros Lyn, la seconda stagione di Heartstopper è un nuovo, ennesimo ma non scontato esempio di rappresentazione dell’adolescenza sul piccolo schermo. Tornano anche questa volta gli stilemi classici e propri di una narrazione caratterizzata dalla scoperta del sé e dalla ricerca del proprio posto nel mondo, temi che hanno visto un consequenziale adattamento e aggiornamento nel corso del tempo.
Torna l’immagine adolescenziale questa volta immersa nel mondo queer, scardinando ancora una volta i tabù nei confronti della sessualità. Dunque Heartstopper 2 riprende quanto lasciato in sospeso nella prima stagione e prosegue il percorso dello spettatore alla scoperta del mondo interiore di Nick Charlie e dei vari personaggi, stavolta più approfonditi. Debolezze, paure, difetti e fragilità di ognuno balzano all’occhio, e non possiamo che empatizzare con loro.
Heartstopper 2: la recensione della serie Netflix
Fame bulimica di amore
Ma quali sono quindi i “drama” di questa stagione? Le difficoltà quotidiane di un adolescente queer medio, Nick, sono quelle più classiche che potessimo incontrare. Il ragazzo vuole fare coming out e rivelare la sua bisessualità ad amici e parenti, ma proprio non ce la fa, tra paure e timori delle reazioni che questo potrebbe suscitare. Del resto, c’è anche Charlie, che l’omofobia l’ha vissuta in prima persona a scuola per la sua omosessualità, e che non vuole mettere pressione a Nick, supportandolo anzi.
Questo però porterà Charlie a dimenticarsi di nutrire amor proprio e a lasciare che i disturbi alimentari colmino il vuoto scavato dal bullismo che da anni lo ha segnato. Non sono solo loro i protagonisti stavolta; anche i loro amici riescono ad avere un maggiore spazio in questo senso. Tara e Darcy incontrano difficoltà inattese, dopo la pubblica dichiarazione della loro omosessualità, soprattutto all’interno delle mura famigliari.
Non manca nemmeno di stupirci la coppia Tao – Elle, che li lega ormai “un’amicizia che profuma d’amore”. E ancora tanti altri personaggi alla ricerca della propria identità e, di conseguenza, serenità. Che però sembra lontana ancora.
Trending On Streaming – Heartstopper 2: recensione della serie
Alla ricerca della felicità, e della propria identità
I problemi affrontati in questa stagione sono dunque ancora più concreti rispetto alla precedente, considerando anche che si amplia lo spettro della narrazione, includendo altri personaggi. Alice Oseman ha così dato ampiamente fondo alle sfumature e alle pieghe dell’opera originale a piene mani, per affrontare tanti temi differenti e tutti legati però dal fil rouge della fluidità sessuale e salute mentale in età adolescenziale.
Il mondo di questi studenti esce anche dalle classi scolastiche per passare dalla provincia britannica alla capitale francese. Un salto di qualità sotto diversi aspetti. I ragazzi sono più maturi e consapevoli nell’affrontare le sfide del proprio quotidiano, sempre più difficile e arduo. Soprattutto quando ancora si sentono responsabilità più grandi di sé.
Heartstopper 2: la nostra recensione della serie Netflix
Tutti gli otto episodi di Heartstopper 2 sono su Netflix, disponibili a partire dallo scorso 3 agosto. Una stagione che saprà accogliervi e accompagnarvi in un percorso di crescita a tratti piacevole, a tratti arduo, ma sempre in grado di farci avvicinare ai protagonisti. Una seconda stagione che conferma ancor di più la capacità di questa serie nella narrazione delle fragilità e complessità degli adolescenti, e nelle loro capacità di affrontare i problemi contemporanei sempre più discussi sulla fluidità del proprio orientamento sessuale. Un tabù che riesce a scalfirsi sempre di più.
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