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L’E3 2022 è stato annullato, quale futuro per l’evento internazionale di videogiochi?

Ieri sera è stato ufficialmente annunciato che l’E3 2022, l’Electronic Entertainment Expo di Los Angeles, è stato annullato. Non saranno presenti eventi fisici ne in digitale.

La notizia ha scosso gli appassionati, la stampa e le aziende del settore, sebbene un vago sentore di disdetta ci fosse già dall’anno scorso. Nel 2021, infatti, a causa delle difficoltà legate alla pandemia, l’evento ha avuto un’edizione esclusivamente digitale dove però, tra alti e bassi, alcuni importanti annunci hanno trovato ampio respiro. L’edizione 2022 non è stata così fortunata e molti vedono in questa cancellazione le prospettive di un futuro tutt’altro che roseo per l’E3. Potrebbe essere davvero così?

Il valore dell’E3

e3 2022 annullato

Dal 1995, quello dell’E3 è stato un palco di grande prestigio per il mondo dei videogiochi che, per la prima volta nella storia, avevano a disposizione un evento di fama internazionale sempre più crescente. Come da nome, un vero e proprio Expo fino ad allora assente, o almeno non a quei livelli, che ha dato per la prima volta, grande risalto al mondo dei videogames facendosi conoscere anche dai non appassionati. Da allora, anche qui tra alti e bassi, l’E3 ha mantenuto una propria identità raccogliendo sotto la sua gestione sempre più software house e aziende ben disposte ad utilizzare quello scenario per presentare le novità videoludiche in arrivo.

Negli ultimi anni, grazie (o a causa?) dell’avvento di nuove piattaforme e una rinfrescata intraprendenza delle singole software house, l’importanza dell’evento è andata a diminuire. Tra State of Play, Showcase, DevLog e via dicendo, le aziende hanno trovato nuovi canali per raccontare le proprie storie fino ad arrivare, in alcuni casi, all’abbandono dell’E3 stesso, come Sony. L’evoluzione dei mezzi di comunicazione si è ripercosso sul valore dell’Expo che però, nonostante tutto, si è sempre ben difeso restando, tutt’oggi, uno dei più importanti eventi al mondo che mette sotto i suoi riflettori il medium dei videogiochi.

Quella del 2022 è però la seconda edizione ad essere stata annullata, dopo quella del 2020, in piena pandemia. Questa volta però, le motivazioni data dagli organizzatori non sono state molto chiare e questo ha lasciato aria a numerose voci di corridoio che vedono una fine prossima (già rumoreggiata) nell’Expo dei videogiochi.

L’E3 2022 è stato annullato, potrebbe essere una buona cosa?

Una linea di pensiero più ottimista vede invece in questa scelta una speranza per il futuro dell’evento. Che siate fan o meno, è innegabile che la formula proposta negli ultimi anni non seguisse direttamente l’evoluzione, rapida e drastica, che hanno subito i videogiochi e il suo mercato. La scelta di aver annullato l’E3 2022 potrebbe nascondere infatti la volontà di una rivoluzione nei modi e nei mezzi di organizzazione e fruizione dell’E3 sia da parte del pubblico che da parte delle aziende.

Sono molti infatti quelli che già guardano al futuro tra cui l’ESA (Entertainment Software Association) stessa. Gli organizzatori, attraverso un comunicato stampa hanno infatti affermato: “L’E3 tornerà nel 2023 con un showcase rinnovato che celebra nuovi ed entusiasmanti videogiochi e innovazioni dell’industria. Dedicheremo tutte le nostre energie e risorse per offrire un’esperienza E3 fisica e digitale rivitalizzata la prossima estate. Che venga seguito dallo showfloor o dai vostri dispositivi preferiti, lo showcase del 2023 riunirà la comunità, i media e l’industria in un formato e un’esperienza interattiva completamente nuovi. Non vediamo l’ora di presentare l’E3 ai fan di tutto il mondo dal vivo da Los Angeles nel 2023.”

Ha ancora senso l’esistenza dell’E3?

Di tutt’altro parere sono invece le voci, anche qui di videogiocatori e aziende, che sperano che l’E3 sia arrivato alla fine. Le delusioni degli ultimi anni sono state cocenti e il ritmo, peso degli annunci o semplicemente i modi di fruizione, non sono piaciuti a molti e l’E3 è stato subissato di critiche. Allo stesso tempo, l’attenzione si è rivolta verso altri eventi di importanza simile come la Gamescom di Colonia o gli stessi eventi online organizzati in autonomia dalle aziende.

Che siate a favore o contro l’esistenza dell’E3, è importante tenere a mente il valore storico e unitario che un evento del genere possiede nei confronti del mercato. Non esiste infatti nessun’altra organizzazione che abbia portato in un solo posto praticamente tutti gli attori protagonisti del mondo videoludico, tanto da essere conosciuto a livello internazionale anche da chi ai videogiochi non ha mai giocato.

Avere una figura così prominente nel gaming, dà valore ai videogiochi stessi e a ciò che vi ruota intorno e da appassionati, non possiamo che esserne grati per questo. Speriamo vivamente che questo anno di pausa possa portare una ventata di aria fresca nella creatività degli organizzatori ed espositori, per un E3 2023 davvero pazzesco!

Voi che ne pensate?

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