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Enel: istruttoria dell’Antitrust per posizione dominante nel settore della mobilità elettrica

L’ipotesi è di “condotte escludenti”

L’AGCM (Autorità garante per la concorrenza e il mercato), più nota come Antitrust, ha un bel daffare in questi ultimi tempi.

Ha avviato un’istruttoria su Meta per “presunto abuso di dipendenza economica nei confronti di Siae.”

Inoltre, a più riprese ha multato le maggiori compagnie di telefonia fissa e mobile. Prima per aumenti incongrui delle bollette, poi per le fatture post recesso.

E ora è di nuovo Enel nel mirino dell’Antitrust. Era già accaduto nel novembre dello scorso anno, quando era stata comminata una multa a Enel Energia (e ad alcune agenzie partner) per “pratiche ingannevoli nella vendita di servizi energetici”.

Stavolta il comparto è quello della mobilità elettrica: vediamo meglio cosa è accaduto.

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Enel: istruttoria dell’Antitrust

La notizia è stata pubblicata nella giornata di venerdì 14 aprile sul sito dell’AGCM.

Nella nota, in coda alla quale è possibile scaricare le ventidue pagine del provvedimento, si legge che l’istruttoria è stata avviata per un “possibile abuso di posizione dominante nel settore della mobilità elettrica.”

Quali sono, nello specifico, le aziende coinvolte? E quali le azioni contestate?

Le aziende coinvolte

L’istruttoria dell’Antitrust nei confronti di Enel riguarda le società del gruppo attive nel settore della mobilità elettrica.

Sotto accusa tre aziende che operano come CPO (Charging Point Operator). Ovvero Enel X Way, Enel X Way Italia ed Ewiva, quest’ultima joint venture con il gruppo Volkswagen dedicata allo sviluppo delle infrastrutture a più alta potenza.

Per parlare in modo semplice, le tre società sono attive nel settore delle colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Le azioni contestate

Per le tre aziende potrebbe configurarsi, appunto, una posizione dominante nel mercato dell’installazione e gestione delle colonnine per la ricarica elettrica sul territorio nazionale.

Insomma, l’istruttoria dell’Antitrust nei confronti di Enel muove dal fatto che le condotte delle tre società escluderebbero dal mercato altri operatori MSP (Mobility service providers). E limiterebbero “l’eventuale ingresso di altri operatori non integrati che potrebbero essere interessati a questo mercato in via di sviluppo, anche per la possibile offerta di nuovi servizi a sostegno della mobilità elettrica di carattere innovativo.”

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I prezzi al dettaglio e le offerte flat

Il possibile abuso di posizione dominante contestato a Enel X Way S.r.l., Enel X Way Italia S.r.l. ed Ewiva S.r.l. consiste in una “compressione dei margini degli operatori attivi nella fornitura dei servizi di ricarica elettrica alla clientela finale” (i già citati MSP).

Queste aziende praticano prezzi all’ingrosso (le cosiddette tariffe roaming, all’interno dei contratti di interoperabilità con i vari MSP) per l’accesso alle loro colonnine, che sarebbero insufficienti a consentire “una redditività minima se comparati con i prezzi al dettaglio praticati ai clienti finali dalla società del gruppo attiva come MSP attraverso la propria app Enel X Way”.

Ciò, spiega l’Antitrust, avverrebbe sia nei prezzi al dettaglio che, in misura ancora maggiore, “con riferimento ai cosiddetti pacchetti o offerte flat, che consentono di prelevare un certo numero di kWh mensili a una cifra complessiva predeterminata.”

Le ispezioni

Sempre nella nota pubblicata sul sito dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato apprendiamo che, nella giornata di giovedì 13 aprile, funzionari dell’Antitrust hanno svolto – assieme al Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza – ispezioni nelle sedi delle tre aziende “e di alcune società non parti del procedimento”.

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La risposta di Enel

Poco dopo l’apertura dell’istruttoria da parte dell’Antitrust, è arrivata la risposta di Enel, che pubblichiamo.

“Enel X Way ed Enel X Way Italia precisano di aver sempre agito nel pieno rispetto delle regole.

Il procedimento riguarda l’asserita compressione dei margini degli operatori concorrenti nel mercato dei servizi di ricarica di autovetture elettriche tramite colonnine posizionate in luoghi aperti al pubblico. Al riguardo, le società precisano di avere sostenuto lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia, garantendo costi sostenibili per gli operatori e prezzi competitivi nell’interesse dei clienti finali compatibilmente con un difficile contesto di mercato determinato da una forte volatilità dei prezzi dell’energia nel corso del 2022.

Tale dinamica di mercato ha condizionato infatti le politiche di prezzo di tutti gli operatori e sostanzialmente eroso i margini di tutti i soggetti operanti sul mercato, ivi compreso Enel X Way, e non solo di quelli che hanno segnalato un presunto abuso di posizione all’Autorità.

Le società sono pertanto confidenti di poter dimostrare la piena legittimità e correttezza del proprio operato nel corso del confronto istruttorio con gli uffici dell’Autorità.”

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Autore

  • Claudio Bagnasco

    Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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