In una rete domestica è molto difficile che il router usato per accedere a Internet sia nel centro geometrico dell’appartamento. Di solito il router si trova nel punto in cui abbiamo la prima presa telefonica o comunque su un muro perimetrale. Il risultato finale è che, se abbiamo una casa piuttosto estesa o con molti ostacoli, in alcuni punti il segnale WiFi potrebbe essere pessimo. Pertanto, abbiamo bisogno di un dispositivo in grado di estendere la portata della nostra rete wireless: un repeater. Questi tipi di apparati esistono già da parecchi anni, ognuno con i suoi pregi e difetti. In questa recensione andiamo ad analizzare il Fritz!Repeater 1200 AX per capire che cosa lo distingue dalla concorrenza.
Pochi elementi, ma ben integrati
Un repeater, se lo chiedete a un tecnico di rete, non è niente altro che una scatola di plastica con due schede di rete: una raccoglie un segnale e l’altra lo ripete (da qui il nome) rinnovandone l’energia trasmissiva. Il Fritz!Repeater 1200 AX che vediamo in questa recensione fa esattamente questo, combinando però tecnologie di rete all’avanguardia con una grande semplicità d’uso.
I tre elementi su cui fa leva questo repeater sono: WiFi di nuova generazione, la possibilità di creare una rete unica con il vostro router: (una cosiddetta rete mesh) e la disponibilità di una scheda di rete fisica. Vediamo ora queste caratteristiche una per una.
WiFi 6
Il sistema WiFi disponibile in questo prodotto fa uso del nuovo standard 802.11ax (da cui prende il nome) commercializzato come WiFi (generazione) 6. Il WiFi 6 adotta una tecnica di trasmissione chiamata MIMO (Multiple In/Multiple Out) che, semplificando al massimo, fa uso di più antenne per ottimizzare l’uso dello spettro trasmissivo. Questa tecnica permette di aumentare la capacità trasmissive e contemporaneamente ottenere prestazioni migliori in ambienti affollati. Cosa non da trascurare, visto il crescente numero di dispositivi connessi che abbiamo in casa. Inoltre, grazie all’introduzione di una metodologia che prende il nome di TWT (Target Wake Time) è possibile far risparmiare energia ai dispositivi mobili migliorando le prestazioni delle loro batterie.
Ovviamente, tutto questo funziona molto bene se anche il dispositivo che fa uso del repeater è WiFi 6. Questo, purtroppo, è il caso di una minoranza delle apparecchiature oggi in commercio. Tuttavia, non è impossibile trarre dei benefici anche con apparecchi che usano WiFi classico, come discusso nella recensione del Fritz!Box 7950 AX (naturale compagno di questo repeater) che vi consigliamo di leggere.
Mesh
Quando estendiamo la portata di una rete WiFi non vogliamo ottenere reti diverse a contatto tra loro, perché ogni volta che un utente si sposta i suoi dispositivi mobili dovranno agganciarsi alla nuova rete, autenticarsi e prendere un nuovo indirizzo, facendo cadere tutte le connessioni in corso. Ciò di cui abbiamo bisogno è replicare la situazione che troviamo normalmente in alberghi e aeroporti: un’unica grande rete WiFi con una moltitudine di punti di accesso. Quando ci spostiamo il nostro portatile passerà semplicemente da un punto d’accesso all’altro in base alla qualità del segnale ma senza cambiare rete. Questa, in gergo, viene chiamata una rete mesh.
Se vogliamo estendere la nostra mesh WiFi con il Fritz!Repeater 1200 AX, non dobbiamo fare altro che dargli i dati di accesso alla rete, e lui farà tutto il resto. I dispositivi che abbiamo in casa non avranno neppure bisogno di sapere che il repeater esiste, perché per loro sarà una rete unica. I vari apparati che compongono la mesh si occuperanno di ottimizzare i canali e suddividersi i dispositivi in maniera tale da massimizzare l’uso della banda disponibile.
Ovviamente, va detto, questa magia funziona nel momento in cui anche il resto della mesh è costituito da repeater e router AVM. È tuttavia difficile considerare questo un vero difetto, perché sussiste lo stesso vincolo anche per le apparecchiature enterprise: tutti i punti di accesso devono essere dello stesso costruttore o, come minimo, essere certificati dal produttore dell’infrastruttura principale.
La scheda di rete fisica
Il repeater arriva equipaggiato anche di una scheda di rete fisica (quelle con il cavo, per intenderci) con una capacità di 1 Gbps. Per cui il Fritz!Repeater può fare da ponte tra due reti WiFi ma anche tra una rete cablata e una WiFi.
A prima vista questo non sembra avere una grande utilità, visto che usiamo il WiFi proprio per non far arrivare il cavo di rete in tutti gli angoli di casa nostra. Tuttavia, esistono almeno due situazioni in cui può essere un vantaggio.
La prima situazione è quando abbiamo la necessità di istituire un’area con copertura WiFi completamente separata dalla rete principale; perché troppo lontano dal nostro router o perché il segnale non può fisicamente arrivare. Pensate a un piccolo ufficio con una sala riunioni in un punto diverso del palazzo. Potrebbe essere possibile installare due access point, che andranno poi gestiti, oppure far arrivare un cavo e portare la sala riunioni all’interno della mesh dell’ufficio spendendo molto meno.
La seconda situazione è quando non abbiamo disponibilità di una rete WiFi. Magari perché abbiamo un router un po’ vecchio o perché il nostro operatore non la prevede. Ci basterà collegare il repeater al router e avremo a disposizione una rete WiFi. Rete che sarà trasparente al nostro operatore.
La semplicità di installazione
Questo, ammettiamolo, è sempre stato una qualità distintiva degli apparati prodotti da AVM. Nel momento in cui infiliamo il repeater in una presa di corrente questo attiverà una propria rete WiFi a cui dovremo collegarci (i dati sono stampigliati sul retro del dispositivo). Collegandoci alla rete, potremo effettuare la configurazione usando un browser. Le tre (!) informazioni che dovremo dare sono: la lingua che si vuole usare per i menu, se il router viene raggiunto via WiFi o con la rete cablata e le credenziali per il WiFi. Dopo di che, possiamo tranquillamente dimenticarci della sua esistenza, perché tutti i parametri di funzionamento della rete saranno ereditati dal router Fritz!Box.
Esiste ovviamente un menu di configurazione accessibile tramite browser, ma si tratta di una interfaccia più che altro informativa e ci metteremo le mani solo se avremo bisogno di cambiare i parametri trasmissivi delle antenne.
Anche per la collocazione del repeater non saremo lasciati soli: il led sulla scatola ci dirà se il segnale è sufficiente per il suo funzionamento. Un led verde vorrà dire che il segnale è sufficiente, mentre un led arancione sarà il segnale per cercare una collocazione migliore.
Difetti? Uno, ma fisico
Se proprio dobbiamo trovare un difetto in questa recensione, allora sappiate che salta fuori guardando il Fritz!Repeater 1200 AX da dietro, ed è un difetto fisico. Ovverosia, la scatola è quadrata e, per motivi probabilmente ingegneristici, il connettore di alimentazione è collocato al centro. Questo vuol dire che sia che alimentiamo il repeater a muro o con una multipresa (chiamata anche ciabatta) andremo a ostruire, rendendole inutilizzabili, le due prese adiacenti. Se l’alimentazione fosse stata messa su uno dei bordi, sarebbe forse un po’ più comodo.
La recensione di Fritz!Repeater 1200 AX in sintesi
Un repeater è un apparato di rete tanto semplice quanto utile e la discriminante per il suo gradimento è spesso la facilità di integrarlo in una rete già esistente. AVM rende l’operazione di installazione una passeggiata e rilancia con il WiFi di sesta generazione e dando la possibilità di estendere anche una rete fisica.
Il Fritz!Repeater 1200 AX è secondo noi un ottimo acquisto sia per uso domestico sia per un piccolo/medio ufficio. Quello che serve davvero è giusto una presa inutilizzata.
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