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Futurama, dal 3000 a oggi – Perché guardarla?

Riscopriamo l'opera seconda di Matt Groening, che ha raccolto tantissimi fan

In questi giorni è tornata di attualità una delle serie animate per adulti più famose della storia. Non stiamo parlando dei Simpson, ma della ‘sorella minore’ Futurama, di cui recentemente è stato annunciato un ritorno con una nuova stagione. Fu un progetto ambizioso, dalla storia travagliata, ma che vale la pena recuperare, non solo per il revival in cantiere. Scopriamo insieme perché guardarla e soprattutto perché non è solamente la sorellina dei Simpson.

Futurama, dal 1999 al mondo del domani

Il primo episodio di Futurama è un vero e proprio pilota, che pone le basi per quello che accadrà durante lo show. Philip J. Fry è un giovane fattorino per le pizze (oggi diremmo rider) che sta lavorando la notte del 31 dicembre 1999. Deve fare una consegna a un laboratorio di criogenia, ma si rivela uno scherzo. Decide così di mangiarsi la pizza e brindare “a un altro squallido millennio“. Ma per una casualità del destino rotola all’interno di una delle celle di ibernazione e rimane bloccato.

Si risveglia esattamente mille anni dopo, in un futuro per lui (e anche per noi) lontanissimo. Qui farà la conoscenza di due figure: la severa e combattiva ciclope Leela e il robot Bender, dedito a ogni tipo di vizio e attività illecita. Dopo alcune rocambolesche avventure, insieme a loro verrà assunto come ragazzo delle consegne per la Planet Express, un servizio di spedizioni interplanetario di proprietà del professor Farnsworth, lontano discendente di Fry. Qui inizierà una serie di avventure tra lo spazio e la Terra, in questo futuro così bizzarro e particolare…

Il lavoro di Matt Groening si inserisce in un solco relativamente già tracciato, quello della fantascienza umoristica. Si possono facilmente notare in Futurama echi di quel capolavoro del genere che è Guida galattica per gli autostoppisti, nel concept e nei personaggi stessi. Ma naturalmente l’autore non si ferma a questo, anzi: questa serie è un compendio di riferimenti a ogni angolo del genere.

Futurama poggia su una base di profonda conoscenza del mondo in cui si muove e piano piano si costruisce un proprio universo ricchissimo. La forza di questo show non sta solo nel suo umorismo sempre altissimo o nell’ironizzare sulla fantascienza. C’è un vero e proprio tentativo di smontare, rimontare e ‘pasticciare’ con questo genere per creare qualcosa di davvero straordinario.

Gradi di parentela

futurama perche guardarla 03

Molto spesso quando si parla di grandi autori (ed è il caso di Matt Groening) esiste una nicchia che preferisce le opere ‘secondarie’ a quelle più celebri. E così esiste tutta una fetta di appassionati che adora Futurama ancora più che I Simpson. Chi vi scrive ha raggiunto un grado di snobismo tale che potrebbe sostenere addirittura che la vera migliore opera di Matt Groening è Life in Hell, ma non è il caso di divagare.

Perché è indubbio che ci sia un certo grado di parentela tra I Simpson e Futurama. Non solo perché figlie di uno stesso creatore, ma perché c’è una comunanza di approccio. Tutte e due infatti puntano a smontare un riferimento culturale ormai cristallizzato, con i primi che avevano nel mirino le classiche sit-com familiari da I Jefferson a Gli Antenati. Ed entrambe lo hanno fatto degnamente, ma quella differenza nel materiale di partenza è chiave.

I gialli sono stati costretti a restare fedeli alla propria formula, a uno status quo che non poteva cambiare, proprio come nei prodotti a cui si ispiravano. Al contrario, Fry e i suoi hanno potuto trasformarsi ed evolversi molto di più. Nel corso del tempo si introducono nuovi personaggi nella crew, si scoprono ulteriori dettagli sull’universo, si crea una vera e propria continuity.

Futurama diventa così una serie TV completa, che pur basandosi su episodi principalmente autoconclusivi, presenta una sua crescita. È una storia che ha un chiaro inizio (a cui accennavamo prima) e una chiara fine. Anzi, più di una, ma questo è principalmente dovuto alle diverse cancellazioni e successivi ritorni. E chissà cosa accadrà in quello previsto per il prossimo futuro

Attraverso le difficoltà Futurama è rimasta fedele a sé stessa

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Un pregio di Futurama è che è riuscita a mantenere la propria energia iniziale, senza diluirsi. Il successo di Homer e i suoi li ha obbligati nel tempo a cedere parte della propria durezza, per diventare un prodotto più adatto alle famiglie. Gli episodi si sono semplificati, nelle trame e nei temi trattati, l’umorismo si è fatto meno greve. Pur restando una serie per adulti, si è lentamente ammorbidita e ‘imborghesita’.

Viceversa le avventure della Planet Express hanno mantenuto il loro approccio più maturo. Le gag ruotano intorno ad argomenti meno adatti ai minori, sia perché sconvenienti (come quando parlano di sesso o droga) sia perché difficili da comprendere davvero (come nei casi della religione o della politica). In più si sviluppano episodi altamente concettuali, prima ancora che ci arrivassero Rick Sanchez e suo nipote.

Un punto poi dove Futurama davvero non ha perso il suo smalto è la capacità di toccare vette drammatiche. Se I Simpson raramente sono riusciti a recuperare il livello di emozioni di alcuni episodi delle prime stagioni, i loro ‘cugini del 3000’ hanno continuato a sfornare perle. E per molte di queste non è difficile sostenere che abbiamo superato anche i predecessori.

Se sapete di cosa stiamo parlando, basta pensare a un certo cane o al quadrifoglio a sette petali per iniziare a sentire le lacrime formarsi al bordo degli occhi. Sono storie potentissime, raccontate da esperti narratori che sanno che corde toccare. E se ancora non le conoscete, è venuto il momento di farlo.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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