La maggior parte degli smartphone abitualmente sono dotati di una serie di applicazioni preinstallate, app scelte dal produttore e normalmente pensate per offrire funzionalità aggiuntive agli utenti. O almeno questo è ciò che ci aspettiamo. Non sempre però le cose vanno come da programma. App che abitualmente servono a migliorare l’esperienza d’uso possono infatti rivelarsi pericolose. È questo che è successo sugli smartphone Xiaomi.
A svelarlo è stata Check Point Research, il team di ricerca di Check Point Software Technologies. Il gruppo ha infatti analizzato Guard Provider, l’app responsabile proprio della sicurezza sugli smartphone del colosso cinese, e ha trovato una falla che espone invece gli utenti ad un potenziale attacco di tipo Man-in-the-Middle (MiTM). Il rischio? Quello di essere infettati da un malware o di vedersi sottratte informazioni personali.
E ora? Niente panico: Check Point ha prontamente informato Xiaomi che ha rilasciato una patch per tutti i propri device, patch che rende finalmente sicuri i device asiatici.
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