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Google apre il suo primo negozio fisico a New York

Quest'estate nel quartiere di Chelsea apre il primo Google Store

Quest’estate Google apre un negozio fisico a New York: il primo Google Store. L’azienda ha annunciato oggi che il negozio sarà collocato nel quartiere di Chelsea, dove c’è la sede newyorkese dell’azienda e il suo campus. I clienti potranno acquistare smartphone Pixel, dispositivi Nest e molto altro.

Google Store: il primo negozio fisico dell’azienda apre a New York

L’azienda di Mountain View aveva di recente iniziato a sperimentare l’implementazione di un negozio fisico con piccoli negozio in affitto. Ma finora il modo più sicuro per acquistare un prodotto targato Big G era l’acquisto online. L’offerta di prodotti però si sta sempre più allargando. E se prima c’erano solo gli smartphone (dapprima Nexus, ora Pixel) da quest’estate nel negozio di New York potete trovare i dispositivi Nest per la smart home, i tracker Fitbit (azienda comprata da Google), i Pixelbook, le Pixel Buds. E presto ancora altro, se stiamo ad ascoltare le indiscrezioni.

Inutile nascondere che l’idea a Google sia probabilmente venuta guardando il successo che i nuovi Store Apple stanno avendo. Quindi sembra che i negozi facciano come quelli della Mela: non solo vendite di dispositivi ma demo e incontri con gli esperti, riparazioni e workshop per imparare ad usare al meglio i prodotti Google.

uffici Google negozio fisico

Accesso in sicurezza

Il negozio aprirà quest’estate e, come tutti i negozi in riapertura, prevede delle normative per assicurare la salute dei clienti nonostante il persistere delle varianti di Covid. Quindi la mascherina sarà d’obbligo e il numero di accessi limitato, oltre alle pulizie e sanificazioni continue.

Ma aldilà delle restrizioni, siamo certi che tutti gli appassionati di tecnologia (anche quelli con in tasca un iPhone) di passaggio a New York non potranno resistere alla curiosità di sperimentare il primo negozio fisico di Google.

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Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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